* Tre opzioni per ruolo banche nel secondo bailout greco
* Piani parte di azione urgente per garantire finanziamento
* Giovedì summit zona euro per discutere secondo bailout
(riscrive, aggiunge dettagli, contesto)
di Luke Baker
BRUXELLES, 19 luglio (Reuters) - Sono tre le opzioni che i funzionari della zona euro hanno esaminato in teleconferenza la scorsa settimana per assicurare il coinvolgimento del settore privato al secondo pacchetto di aiuti alla Grecia, secondo quanto si legge in un documento che Reuters ha potuto visionare.
Il documento, datato 16 luglio, fa parte delle misure urgenti che la zona euro sta cercando di intraprendere per garantire alla Grecia finanziamenti sufficiente per i prossimi tre anni, mettendo fine alla preoccupazione dei mercati riguardo la sostenibilità del debito sovrano di altri Paesi europei, come Spagna e Italia.
Giovedì 21 i leader dei 17 paesi della zona euro s'incontreranno a Bruxelles per discutere il secondo pacchetto di aiuti alla Grecia.
Le opzioni, abbozzate nel documento sotto forma di tabella, prendono in considerazione le interrelazioni di diversi fattori nel secondo pacchetto di aiuti, a seconda della modalità di coinvolgimento del settore privato.
I fattori presi in considerazione includono l'impatto sul rating della Grecia, l'ammontare di fondi richiesto al fondo di salvataggio Efsf, l'eventualità di una riduzione degli interessi sui prestiti dell'Efsf e di un'estensione delle loro scadenze, oltre che la sostenibilità del debito greco.
PRIMA OPZIONE PREVEDE BUY-BACK DEBITO
La prima opzione consiste nel buyback del debito greco e nella valorizzazione dei crediti (credit enhancement) del settore pubblico, ma dovrebbe causare un selective default o un default completo. Il documento non precisa quale forma di credit enhancement sia presa in considerazione.
Le forme più diffuse di credit enhacement comprendono la securitisation, la collateralizzazione e altre modalità che garantiscono che il creditore verrà ripagato.
Il documento non fornisce alcuna cifra, ma spiega che il costo di un bailout attraverso la prima opzione equivarrebbe al costo del nuovo programma per la Grecia, cui dovrebbero aggiungersi gli oneri del credit enhancement, quelli di un buyback del debito, quelli della ricapitalizzazione del sistema bancario greco e dei collaterali dalla Bce. Alla somma di questi costi andrebbe sottratto il contributo del settore privato.
L'impatto sulla sostenibilità del debito greco di questa opzione dipenderebbe "dal tasso di interesse e dai possibili haircut nel settore privato e dallo sconto applicato nei riaqcuisti di debito", dice il documento.
SECONDA OPZIONE BASATA SU PIANO FRANCESE, TERZA SU TASSA
La seconda proposta è basata sullo 'schema francese' per un rollover del debito ellenico, ma non include forme di credit enhancement. Farebbe scattare, probabilmente, per Atene un selective default, dice il documento.
Il costo per l'Efsf sarebbe quello del nuovo programma per la Grecia, aggiungendo il costo di ricapitalizzare gli istituti di credito ellenici e il collateral Bce, meno il contributo del settore privato.
La seconda possibilità includerebbe una riduzione dei tassi e un prolungamento delle scadenze dei prestiti concessi alla Grecia dall'Efsf e l'impatto sulla sostenibilità del debito greco dipenderebbero dal taglio degli interessi e dall'allungamento delle scadenze dei finanziamenti Efsf.
La terza ipotesi prevederebbe una tassa sul settore finanziario o un accordo decentralizzato sul modello di quello di Vienna con le banche più esposte al debito perchè mantengano la loro esposizione in bond ellenici.
Quest'ultima ipotesi è la sola che non porterebbe a un selective default del Paese. Inoltre la terza ipotesi avrebbe in termini di costi l'impatto meno rilevante sulla zona euro, perchè, spiega il documento, comprenderebbe unicamente quelli per un nuovo pacchetto di aiuti alla Grecia, cui bisognerebbe sottrarre i contributi del settore privato.
L'ultima opzione, però, richiederebbe ugualmente tassi più bassi da parte del fondo di europeo di salvataggio e un allungamento delle scadenze dei prestiti.