Scusate l'ignoranza.
Da quanto ho letto si potrebbe tirare un calcolo:
Prima ipotesi
Se ad esempio uno possiede 100 azioni (avendo investito diciamo 9€ l'una, ovvero 900€),
vuol dire che il 9/01 mattina ha il diritto di poter acquistarne altre 2x100=200 al prezzo scontato di €1.943 (ovvero spendendo 388.60€) . Complessivamente si ritroverebbe 300 azioni al prezzo medio (900+388.6)/300=4.295€.
Dunque il problema è: ci sarà un rialzo nel prezzo del titolo durente la fase transitoria (come avvenne nell'adc del 2009) e a quanto arriverà? se supererà 4,29€ allora si potrà vendere tutto e ricavarci pure. Il prezzo però potrebbe assestarsi vicino a 2€ e l'azionista perderebbe così 900+388-300x2=688.00€ e sperare.
Seconda ipotesi
Stesso tizio conil portafoglio di 100 azioni comprate a 9€.
Decide di :
-vendere 50 azioni in portafoglio oggi guadagnando 5,79x50=+289.5€, realizzando una minus di (9-5,7)x50=165, da scontare sulle plus di altri titoli(come tasse)
-vendere il 09/01 metà diritti (25) : realizza +XX.XX
-esercitarne altri 25 per acquistare 50 titoli (spesa: -97.15€)
Si ritrova così in portafoglio di nuovo 100 azioni al prezzo medio di (97.15+450)/100=€5.47
Domanda: quale sarà il valore del titolo? In questo caso ridurrebbe le perdite percentuali (dal 35% secondo la quotazione attuale), avrebbe un poco di liquidità già oggi e un poco il giorno della vendita dei diritti.
Teraaza ipotesi.
Il soggetto non esercita i diritti, e li vende il 09/01 ricavando un po'.
Domanda: quale sara il prezzo iniziale (presumibilmente il più alto di tutta l'operazione)
In tutto questo, ovviamente le variabili sono il prezzo dei diritti e (Se ci sarà) il picco di prezzo di unicredit durante l'operazione di aumento.
In attesa di commenti.