Perdonate la banalità, ma o si è investitori retail (me compreso) che sono per definizione parco buoi, o si è investitori sofisticati.
Se si rientra nella prima categoria, non è che ci sia molto su cui disquisire o filosofeggiare: o si aderisce o non si aderisce vendendo i diritti.
In questo 3d più di uno ha scritto, e pure chiaro, cosa accade alle singole posizioni nei due casi, e onestamente non capisco quali altre elucubrazioni mentali potrebbero essere utili.
Alla fin della fiera, s'ha da valutare se entro un certo orizzonte temporale il potenziale del prezzo del titolo, ammesso che ci sia, verrà cinetizzato oppure no, e qua nessuno lo può sapere, quindi è la solita scelta da fare tra un investimento che si ritiene potenzialmente buono e uno che, invece, non lo è.
Come sarà? Nessuno lo sa, come sempre.
Altro discorso per i sofisticati (anche retail) che vogliono fare arbitraggi, formule di Black e Scholes, lemmi di Ito, equazioni differenziali stocastiche e caxxi e mazzi e qui quo qua.