Gli asset nel peggiore dei casi possono servire per accantonamenti per pregresse e future perdite.
Quello che conta veramente in borsa sono gli UTILI.
Unicredit all'apice del suo business, nell'ultimo decennio, nei suoi due
anni mirabiles a fatto utili per 5,6 e 5,9 miliardi (2005-2006), cifra che quasi coinciderà col numero di azioni circolanti post ADC.
Se poniamo il prezzo di UCG a 1€ otterremo un P/E di 1 con gli utili massimi che ha storicamente ottenuto (parliamo di piena fase toro dei mercati azionari e piena bolla immobiliare e del credito). Al valore di 15€ saremmo a un P/E di 15 (un multiplo da pieno bull market azionario, ora i financial quotano 6-8 volte gli utili e alcuni, come le banche francesi, hanno visto minimi intorno a 4 e rotti) e ci stiamo riferendo sempre agli utili record fatti nel 2005-2006.
Dati storici titolo UniCredit
Tra l'altro il supportone che in più occasioni aveva retto, di 1,5 € e che ancora in primavera era visto come supporto di riferimento, veniva dagli ultimi due anni di utile che puoi leggere nella tabella sopra linkata e al 31/3 2011 esibiva un primo trimestre record con utili netti per 810 mld +55% rispetto al primo trimestre 2010. Se estrapolavi linearmente dovevi aspettarti utili 2011 tra i 2,5 e i 3 miliardi e invece dall'ultimo resoconto intermedio di gestione del 30 settembre 2011 abbiamo PERDITE per i primi 9 mesi del 2011, per 9 MILIARDI.
Si hai letto bene, PERDITE PER 9 MILIARDI !
Ora va bene che hanno pesato soprattutto le rettifiche sul valore di avviamento per 8,7 miliardi, quindi sostanzialmente svalutazioni che andavano fatte e ora questo dente ce lo siamo tolto. Quindi una simile voragine dovremmo considerarla relativamente una tantum... e ci mancherebbe pure!
Ora l'andiamo a ripianare con questi 7,5 miliardi raccolti in ADC.
Il punto è che quando si tornerà in utile non sarà certo per 5 miliardi o 2,5....
Accendiamo un cero quando si rivedono i 2 miliardi pieni...con l'aria che tira!
Non parliamo poi del caso in cui lo spread dei btp si aggravi o anche solo non rientri a valori più consoni... perchè anche solo se resta così è distruttivo per il nostro tessuto economico-finanziario.