PUNTO 2-UniCredit, dietrofront libici su aumento, ma titolo vola
Reuters - 19/01/2012 18:32:11
(Riscrive accorpando i pezzi)
MILANO, 19 gennaio (Reuters) - Il puzzle dell'azionariato di UniCredit (
UCG.MI) post aumento di capitale si arricchisce di un nuovo tassello: il dietrofront dei soci libici che non aderiranno all'operazione equindi vedranno diluirsi le proprie quote.
In un'intervista a Reuters il governatore della Central Bank of Libya, Saddeq Omar Elkaber, ha dichiarato che il governo del paese non intende investire capitali freschi all'estero, UniCredit compresaperché ha bisogno di denaro per la ricostruzione del paese.
Questo nel giorno in cui i diritti <.CRDI_r.MI>, alla vigilia dell'ultima seduta di negoziazione, hanno ridotto all'1,5% lo sconto rispetto al titolo, mettendo a segno un +42% ariprova di un certo interesse per l'aumento, oltre che per ricoperture, spiegano i trader. Il titolo ha chiuso a +12,9%.
"Credo che ci sia la sensazione, da parte del mercato, che l'aumento procede bene. E credo che parecchi abbiano realizzato che la banca abbia dei fondamentali buoni", ha detto a questo proposito l'AD Federico Ghizzoni, a margine della Financial services conference di Ubs.
Elkaber ha spiegato che "c'è una decisione del consiglio dei ministri di non contribuire.Intendo dire non investire né azioni né denaro liquido negli investimenti stranieri".
Quindi né Central Bank of Libya né Libyan Investment Authority (Lia) hanno intenzione di aumentare le azioni in UniCredit, ha proseguito il governatore. In particolare la quota della Central Bank of Libya "si ridurrà dal 4,9% al 2,8% dopo al diluizione", ha detto. Pochi giorni fa lo stesso governatore aveva dichiarato che Central Bank of Libya avrebbe mantenuto la quota attuale in UniCredit. Il fondo Aabar di Abu Dhabi ha comunicato due giorni fa la decisione opposta: incrementare la propria quota dal 4,99% al 6,5% e allo scopo ha acquistato sul mercato i diritti necessari dopo una trattativa non andata a buon fine con Lia.
Con laposizione annunciata dai libici, si completa il panorama degli azionisti principali di UniCredit: la quota complessiva delle fondazioni - viste anche le adesioni parziali annunciate da Cariverona e Manodori - è destinata a ridursi anche se il ruolonella banca "resterà strategico", come dichiarato ieri da Ghizzoni.
Oggi intanto Luigi Maramotti, tramite alcuni internal dealing, ha annunciato l'esercizio dei diritti in suo possesso per complessivi 48,95 milioni.
Resta apertal'incognita di possibili nuovi soci: ieri Ghizzoni non ha fatto alcun commento a proposito, limitandosi a dire che c'è fiducia in una chiusura positiva dell'aumento.
La taglia extra large dell'aumento rende pressoché scontato nuovi ingressianche in ragione del forte sconto previsto.
Ma per ora l'unica novità ufficializzata è quella del fondo Usa Capital Research and Management al 2,5% dal 12 gennaio nell'ambito dell'attività di gestione discrezionale del risparmio.