ilfolignate
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Bè, io ci vedo due cose positive nella tua situazione attuale: hai accumulato un know how eccellente sul titolo e come muoverti e per ultim hai un pmc più basso del mio
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Unicredit (UCG) Unicredit The Best (13 lettori)
- Creatore Discussione Francisco
- Data di Inizio
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btp37
Forumer storico
SINTESI-Unicredit, Ermotti in uscita dopo nomina Nicastro a Dg
Reuters - 26/10/2010 19:36:44
* Cda nomina unico dg che riporta a AD Ghizzoni
* Ermotti resta in banca fino a sostituzione
* Fiorentino direttore operativo
* Uscita Ermotti una sconfitta per Rampl - fonti
(Aggiunge altre dichiarazioni, contesto)
di Stefano Bernabei e Gianluca Semeraro
MILANO/ROMA, 26 ottobre (Reuters) - Sergio Ermotti, vice amministratore delegato di Unicredit per il corporate e l'investment banking, lascerà il gruppo dopo che il consiglio di amministrazione ha nominato l'altro deputy Roberto Nicastro direttore generale, rende noto un comunicato della banca.
Si tratta della prima uscita di un top manager Unicredit dopo l'addio dell'amministratore delegato Alessandro Profumo il 21 settembre.
"Ermotti ha convenuto di gestire ad interim il Corporate & Investment Banking fino a quando non sarà nominato il suo successore, al fine di assicurare una transizione graduale", dice una nota della banca, confermando quanto anticipato da Reuters oggi pomeriggio.
Il terzo deputy Ceo, Paolo Fiorentino è stato nominato direttore operativo.
Fonti vicine al gruppo osservano che l'uscita di Ermotti rappresenta una sconfitta del presidente di Unicredit Dieter Rampl che aveva appoggiato il rafforzamento del banchiere svizzero.
Rampl, che in queste ultime settimane ha avuto un ruolo molto attivo nel determinare la scelta del nuovo Ad Federico Ghizzoni e nell'indirizzare la banca verso il dopo Profumo, potrebbe ancor meno gradire una trasformazione di UniCredit in banca retail a baricentro italiano.
"Questa soluzione [di governance] è anche contro Rampl e contro ciò che egli vuole. Ma l'ipotesi che egli pure possa lasciare la banca non è un tema di questo momento. In teoria Rampl potrebbe anche pensare di lasciare se Unicredit si trasforma in una banca italiana a prevalente attività retail", ha detto una delle fonti.
CENTRAL BANK OF LIBYA VUOLE STRATEGIA INTERNAZIONALE
Che Unicredit non abbandoni il respiro internazionale che aveva conquistato nell'era Profumo è anche l'auspicio dei soci libici che sembrano adombrare l'ipotesi di un disinvestimento in caso contrario.
"Continueremo a supportare Unicredit finchè la sua strategia andrà nella direzione di una banca universale e internazionale", ha detto il presidente della Central Bank of Libya Farhat Omar Bengdara al termine del Cda di Unicredit.
Bengdara ha aggiunto che la banca centrale di Tripoli non
ha alcun legame con la Libyan Investment Authority e il fondo di Abu Dhabi Aabar, altri due soci di Unicredit: "Io rappresento Cbl che non ha niente a che fare con Lia, che è un soggetto distinto. Non ci sono legami con Aabar, siamo più vicini come distanza all'Italia che agli Emirati Arabi".
Il banchiere ha escluso dissapori con gli altri azionisti italiani di UniCredit e ha dichiarato che Clb non comprerà altre azioni di Piazza Cordusio "perché ci è permesso di avere solo il 5%, questo è il tetto fissato dallo statuto".
Le azioni Unicredit hanno chiuso in calo dello 0,3% a 1,884 euro, in linea con l'indice europeo STOXX del settore.
- hanno contribuito Lisa Jucca da Milano, Christian Kraemer da Monaco, Arno Schuetze da Francoforte.
* Cda nomina unico dg che riporta a AD Ghizzoni
* Ermotti resta in banca fino a sostituzione
* Fiorentino direttore operativo
* Uscita Ermotti una sconfitta per Rampl - fonti
(Aggiunge altre dichiarazioni, contesto)
di Stefano Bernabei e Gianluca Semeraro
MILANO/ROMA, 26 ottobre (Reuters) - Sergio Ermotti, vice amministratore delegato di Unicredit per il corporate e l'investment banking, lascerà il gruppo dopo che il consiglio di amministrazione ha nominato l'altro deputy Roberto Nicastro direttore generale, rende noto un comunicato della banca.
Si tratta della prima uscita di un top manager Unicredit dopo l'addio dell'amministratore delegato Alessandro Profumo il 21 settembre.
"Ermotti ha convenuto di gestire ad interim il Corporate & Investment Banking fino a quando non sarà nominato il suo successore, al fine di assicurare una transizione graduale", dice una nota della banca, confermando quanto anticipato da Reuters oggi pomeriggio.
Il terzo deputy Ceo, Paolo Fiorentino è stato nominato direttore operativo.
Fonti vicine al gruppo osservano che l'uscita di Ermotti rappresenta una sconfitta del presidente di Unicredit Dieter Rampl che aveva appoggiato il rafforzamento del banchiere svizzero.
Rampl, che in queste ultime settimane ha avuto un ruolo molto attivo nel determinare la scelta del nuovo Ad Federico Ghizzoni e nell'indirizzare la banca verso il dopo Profumo, potrebbe ancor meno gradire una trasformazione di UniCredit in banca retail a baricentro italiano.
"Questa soluzione [di governance] è anche contro Rampl e contro ciò che egli vuole. Ma l'ipotesi che egli pure possa lasciare la banca non è un tema di questo momento. In teoria Rampl potrebbe anche pensare di lasciare se Unicredit si trasforma in una banca italiana a prevalente attività retail", ha detto una delle fonti.
CENTRAL BANK OF LIBYA VUOLE STRATEGIA INTERNAZIONALE
Che Unicredit non abbandoni il respiro internazionale che aveva conquistato nell'era Profumo è anche l'auspicio dei soci libici che sembrano adombrare l'ipotesi di un disinvestimento in caso contrario.
"Continueremo a supportare Unicredit finchè la sua strategia andrà nella direzione di una banca universale e internazionale", ha detto il presidente della Central Bank of Libya Farhat Omar Bengdara al termine del Cda di Unicredit.
Bengdara ha aggiunto che la banca centrale di Tripoli non
ha alcun legame con la Libyan Investment Authority e il fondo di Abu Dhabi Aabar, altri due soci di Unicredit: "Io rappresento Cbl che non ha niente a che fare con Lia, che è un soggetto distinto. Non ci sono legami con Aabar, siamo più vicini come distanza all'Italia che agli Emirati Arabi".
Il banchiere ha escluso dissapori con gli altri azionisti italiani di UniCredit e ha dichiarato che Clb non comprerà altre azioni di Piazza Cordusio "perché ci è permesso di avere solo il 5%, questo è il tetto fissato dallo statuto".
Le azioni Unicredit hanno chiuso in calo dello 0,3% a 1,884 euro, in linea con l'indice europeo STOXX del settore.
- hanno contribuito Lisa Jucca da Milano, Christian Kraemer da Monaco, Arno Schuetze da Francoforte.
sciacallo
Forumer storico
SuperLoss
Forumer storico
incastro vorrà forse dire :sorpresa:nicastro fa rima con incastro
freesurfer
araldo spaziale
gli yankee nella sono sempliciotti e per questo meno interessanti..........
noi europei siamo complicati e per questo più interessanti........
ma per la borsa meglio sempliciotti che complicati
la solita viola.
noi europei siamo complicati e per questo più interessanti........
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la solita viola.