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Banche, Moody's potrebbe declassare SocGen, BNP, Crédit Agricole
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Reuters - 15/06/2011 08:46:28
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15 giugno (Reuters) - Moody's ha messo sotto osservazione per un possibile declassamento tre banche francesi, BNP Paribas (BNP.PAR), Societe Generale (GLE.PAR) e Credit Agricole (CASA) (ACA.PAR), citando la loro esposizione alla crisi debitoria greco.

"L'azione di oggi riflette i timori di Moody's per l'esposizione di queste banche all'economia greca attraverso posizioni dirette in titoli di stato e prestiti concessi al settore privato greco sia direttamente sia attraverso filiali attive in Grecia, un elemento chiave per Crédit Agricole e SocGen cui fanno capo banche greche locali", ha spiegato l'agenzia di rating in una nota.

Moody's tuttavia precisa che "il robusto profilo finanziario, le grandi dimensioni e la diversificazione degli utili" delle banche coinvolte sono elementi potenzialmente in grado di mitigare le preoccupazioni suscitate dall'esposizione alla Grecia.

Difficilmente, secondo l'agenzia, il credit watch di Credit Agricole e BNP porterà ad un declassamento superiore a un gradino o "notch", mentre i rating sul debito e sui depositi di SocGen potrebbero subire un downgrade fino a due gradini.

"Moody's potrebbe intraprendere azioni simili su altre banche con esposizione diretta alla Grecia nelle prossime settimane, se considera che i loro meriti di credito siano disallineati rispetto all'impatto di un possibile default o di una possibile ristrutturazione del debito della Grecia", ha concluso l'agenzia.
 
Il lap down c'è stato, e metà dell'opera di ieri me la sono portata dietro, ancora non sono stato asfaltato del tutto e finche MM incrociano così, quel pisellino che rompe la tl su rsi non mi basta per farmi chiudere la posizione sh del tutto, buonagiornata a tutti.
 
ndici & Trading
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Websim - 15/06/2011 09:07:29
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Nikkei (9.574 punti; +0,28%). Sale, in controtendenza rispetto al resto delle principali piazze asiatiche. L'indice rimane sempre all'interno della fascia di congestione 9.300/9.400-9.800/10.000 punti, in una situazione di debolezza che lascia aperto uno spazio di downside verso 9.000 punti.

S&P500 (1.287 punti; +1,26%). Accenni d'inversione della tendenza di breve, ma è prematuro affermarlo: sopra 1.300 punti si avrebbe il primo breakout rialzista. Ancora aperto, pertanto, il rischio di downside di breve verso 1.250 punti, con difese ulteriori e di valenza crescente intorno a 1.230/1.200 punti.

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FTSE/MIB (20.358 punti; +1,38%). Per ora è stata recuperata la "mezza candela weekly", prima soglia di resistenza (20.500 punti): ci vogliono maggiori dimostrazioni di vivacità per parlare di reazione sostenibile. Ricordiamo sempre la discriminante al ribasso di quota 20 mila punti: sotto si punterebbe alla parte bassa della banda descritta negli ultimi 2 anni (17.500/19.000 -23.000/24.500 punti). Maggiore concretezza di ripresa solo sopra 21.200 punti.

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EUROSTOXX50 (2.779 punti; +1,6%). A differenza del Ftse/Mib, qui il ritracciamento della scorsa settimana è stato completo. Confermiamo che i segnali di ripresa convincenti si leggeranno sopra 2.870 punti, ma già una chiusura sopra 2.800 punti sarebbe un buon inizio.

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