Uni Land accetta proposta acquisto terreno a San Lazzaro di Savena.09/11/2009 - 10:13
(Teleborsa) - Roma, 9 nov - Uni Land SpA annuncia che in data odierna è stata accettata una offerta di acquisto avente ad oggetto la vendita di un terreno edificabile, localizzato a San Lazzaro di Savena, di 4.300 mq al prezzo complessivo di € 2,600 milioni; il closing è previsto entro il 31/12/2009. Lo si legge in una nota.
L'immobile promesso in vendita è parte di un ampio terreno di proprietà della società Caselle Immobiliare Srl, interamente controllata dal gruppo Uni Land attraverso la società House Building SpA.
Il terreno era stato conferito dalla Cemlux S.A. nel 2006; il bene risulta iscritto nel bilancio di Uni Land ad un valore netto (al netto della fiscalità differita per quanto previsto dai principi contabili IAS) di € 307 al mq.
La vendita odierna è avvenuta ad un prezzo pari ad € 605 per mq, consentendo così alla società venditrice di realizzare un margine lordo positivo pari al 97% (corrispondente a circa € 1,280 milioni).
Il terreno è parte di una lottizzazione di circa 147.000 mq, inserita nel PSC ed oggetto di definitiva approvazione il 7 aprile 2009 da parte della pubblica amministrazione, che ha assegnato un indice pari allo 0,25 mq/mq di superficie utile, a cui si aggiungono le superfici accessorie nella misura massima del 70%, e così per complessivi 62.742 mq. Detto terreno è stato classificato come "Polo Funzionale" ai sensi dell'art. 9.4 delle norme del PTCP, ossia, per la sua collocazione strategica, è stato riconosciuto dalla Provincia come "ambito specializzato per attività produttive di rilievo sovracomunale".
Tale qualifica, oltre a valorizzare il terreno, consente l'attuazione dei comparti non più mediante la procedura urbanistica usuale (Poc-Rue, ovvero Piano Particolareggiato- Progetto Esecutivo) bensì semplicemente sottoscrivendo un Accordo Territoriale, ai sensi degli artt. 15 o 18 della L.R. 20/2000, riducendo così notevolmente i tempi necessari all'ottenimento dei permessi a costruire.
Sul bene promesso in vendita non grava alcun debito dal momento che la politica prudenziale di gestione del gruppo ha da sempre preferito non utilizzare la leva finanziaria su operazioni a sviluppo i cui tempi non sono certi ma soltanto stimabili.
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