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Il male che ci fa la UE, spiegato bene​

Maurizio Blondet 21 Dicembre 2025
In Europa, l’eccessiva regolamentazione è diventata un’attività mafiosa che sfrutta l’economia reale come un parassita: è un classico sistema di estorsione e di protezione mascherato da legge.

La regolamentazione non riguarda più la sicurezza o gli standard; è un’estorsione in cui il prezzo dell’esistenza è un tributo perpetuo a una classe burocratica che non produce nulla. La genialità dello Stato moderno dell’Europa occidentale risiede nella sua capacità di trasformare la non produttività in un servizio obbligatorio. Siamo arrivati a un punto in cui è più redditizio controllare una fabbrica che gestirla.

Questa classe parassitaria ha creato una struttura giuridica labirintica, così complessa che nessuna piccola impresa può orientarsi al suo interno senza assumere guide “autorizzate”. Le normative sono l’arma anticoncorrenziale per eccellenza.

Le grandi aziende le adorano perché dispongono di “dipartimenti di conformità” che ne assorbono i costi. Per una startup o un’azienda familiare, una nuova direttiva UE è una condanna a morte recapitata in busta chiusa.


La moderna regolamentazione “basata sui valori” è l’ultima evoluzione del racket della protezione. Costringe le aziende a spendere miliardi in una rendicontazione puramente performativa, dirottando capitali dalla ricerca e sviluppo verso un cartello di revisione “verde” che fa leva su indulgenze morali piuttosto che sull’impatto ambientale effettivo. Siamo governati da persone che non hanno mai dovuto pagare un importo o gestire una catena di fornitura.

Per loro, un regolamento di 500 pagine è un “quadro normativo”; per chi opera sul campo, è una presa al collo. Il parassita è cresciuto così tanto che ora crede di essere il corpo, ignaro che è il suo stesso peso a trascinare l’intera struttura nel fango.

Gabriele Guzzi, economista:​

Quindi, ricapitoliamo: Poiché rubare soldi alla Russia non pareva una scelta brillante, perché ci esponeva a rischi altissimi, perché ledeva la nostra residuale credibilità nei mercati dei capitali internazionali, perché ci apriva a ritorsioni da decine di miliardi sugli asset delle imprese europee in Russia, i nostri leader europei hanno scelto una via che viene presentata come “realistica”, “di compromesso”, comunque “una vittoria dell’UE”. Ma vediamola allora questa grande vittoria del realismo.

Il Consiglio europeo ha approvato un prestito senza interessi all’Ucraina di 90 miliardi di euro. Questi soldi verranno raccolti con un nuovo indebitamento comune dell’UE garantito dal bilancio comune. Per gli oneri di questo indebitamento, saranno esclusi Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia. Ci sono, come sempre, due fatti assurdi in questo ennesima contorsione giuridica approvata dalle istituzioni europee.

La prima è formale. Il Consiglio ha infatti approvato il piano attraverso una cooperazione rafforzata, ed è sostanzialmente la prima volta che un indebitamento comune è coperto escludendo alcuni stati. Ci avevano detto per anni che questo era impossibile, che il Next Generation EU era un’eccezione non più ripetibile, che per gli investimenti per far crescere l’economia dei paesi membri non si poteva fare, e ora in 4 ore lo approvano, addirittura senza l’unanimità.
 
L'UE ora ricava dalle multe inflitte alle aziende tecnologiche statunitensi più denaro di quanto guadagni dalle tasse di tutte le aziende tecnologiche pubbliche europee messe insieme.


da The European Union and certain EU Member States have persisted in a continuing course of discriminatory and harassing lawsuits, taxes, fines, and directives against U.S. service providers. U.S. services companies provide substantial free services to EU citizens and reliable enterprise services to EU companies, and they support millions of jobs and more than $100 billion in direct investment in Europe. The United States has raised concerns with the EU for years on these matters without meaningful engagement or basic acknowledgement of U.S. concerns.In stark contrast, EU service providers have been able to operate freely in the United States for decades, benefitting from access to our market and consumers on a level playing field. Some of the largest EU service providers that have hitherto enjoyed this expansive market access include, among others:— Accenture— Amadeus— Capgemini— DHL— Mistral— Publicis— SAP— Siemens— SpotifyIf the EU and EU Member States insist on continuing to restrict, limit, and deter the competitiveness of U.S. service providers through discriminatory means, the United States will have no choice but to begin using every tool at its disposal to counter these unreasonable measures. Should responsive measures be necessary, U.S. law permits the assessment of fees or restrictions on foreign services, among other actions. The United States will take a similar approach to other countries that pursue an EU-style strategy in this area.


7:02 PM · Dec 16, 2025
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CORRUZIONE dei nazisti europei

L’efficace azione di Orban contro la Kommisssione UE​

Maurizio Blondet 23 Dicembre 2025
A Strasburgo Victor Orban sta facendo accadere un “terremoto politico europeo”.
Ieri Ursula von der Leyen e Friedrich Mertz hanno lasciato la sala e Orban ha iniziato, leggendo dati e fatti, cifre e dati, finendo con “Il tuo impero di menzogne crollerà oggi! ”

Silenzio e Caos.

Intervengono anche i servizi di sicurezza, ma non come quelli che fanno la guardia a Peevski in Bulgaria.
Orban inizia, a sangue freddo, con i documenti. Legge parola per parola, file, bonifici bancari, corrispondenza ufficiale interna. Secondo lui sono spariti, spesi e/o reindirizzati oltre 5 miliardi di Euro di fondi UE.
I soldi destinati alle infrastrutture, all’istruzione e alla scienza sono scomparsi in una sede politica e geografica precisa, legata a Ursula von der Leyen.

Mentre Orban parla, i volti dei presenti alla Commissione Europea cambiano.

Orban continua, senza confusione, mostrando documenti che collegano denaro UE e società di consulenza tedesche. Le stesse che per anni hanno mantenuto stretti contatti con Hannover e che risultano essere associate sempre a lei, la Presidente.
Qualcuno urla “Menzogna!”, ” Si deve indagare!” e ci sono forti rumori in sala ma Orban risponde:” Io sto mostrando prove, non sto facendo propaganda! ”

Dopo questa lettura Orban fornisce dati sullo scandalo Pfizer, che è stato pervicacemente nascosto. Ci sono più di 200 messaggi tra Von der Leyen e Albert Bourla. Messaggi che sono stati rimossi senza protocollo, senza archiviazione.
È un contratto, quello con Bourla, da 35 miliardi di Euro, firmato tramite Messenger.
Quando a maggio il tribunale ha chiesto l’accesso alla corrispondenza, i dati sono improvvisamente spariti.
Orban presenta stampe e screenshot e sostiene che siano state conservate da un hacker ungherese. Su queste, Bourla offrirebbe alla Von der Leyen sostegno politico e fondi in cambio della scelta del suo vaccino (anche se i veri risultati di questa vaccinazione di massa si devono ancora del tutto manifestare perché portano in sé un’apparizione lenta e latente oltre al fatto che ci sono molte patologie non chiare che i medici non riescono ancora a spiegare).

Orban continua: “Questi non sono casi singoli! Questo è un sistema! ”
Il suo intervento viene trasmesso e visto in tutta Europa.
A Budapest e Bratislava ci si rallegra, in Germania, Francia e Italia cresce la tensione e rabbia, una rabbia profonda, fredda.
Secondo gli ultimi dati, più del 60% dei tedeschi dice di NON fidarsi più di Bruxelles. Finora non c’era stato alcun dato del genere, nemmeno durante la crisi dell’Euro o per la crisi migratoria.
A Bruxelles cercheranno di nascondere il più possibile la verità e di sminuirla, ma uno scandalo del genere è difficile da nascondere. Soprattutto per i morti che ci sono stati e per il fatto che ai morti di covid non siano state fatte le autopsie.

Si sta anche formando un nuovo movimento, che Orban menziona, “I Patrioti per l’Europa”. Sono già più di 100 deputati, provenienti da diversi paesi europei – finora avevano operato autonomamente – che hanno deciso di unirsi in blocco per rimuovere i governanti di Bruxelles.
Questo è esattamente ciò di cui ha paura la Commissione Europea.

Orban non sta solo creando un’alleanza politica: sta rivendicando la leadership di un nuovo ordine europeo e questo ha attirato subito l’attenzione di Washington; solo poche ore dopo il discorso di Orban, Trump lo ha elogiato apertamente, definendolo uno dei leader europei più forti fra coloro che hanno la forza e il coraggio di dire la verità.
Ha suggerito persino un incontro a Budapest, ma senza altri partecipanti dell’UE.


La politica mondiale si sta allontanando dall’ Europa e non ruota più intorno alla Commissione Europea, ma la circonda.
Orban, da ieri viene visto come mediatore tra Stati e la Von der Leyen, come simbolo del vecchio sistema fallito.

L'efficace azione di Orban contro la Kommisssione UE
 

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