Uscire dall'Euro: i vantaggi dell'Italia

ci sono anche

Alberto Bagnai, professore associato, Università Gabriele D’Annunzio – Chieti e ricercatore associato al CREAM, Università di Rouen, Francia
Aldo Barba, ricercatore, Università Federico II di Napoli
Sergio Cesaratto, professore ordinario, Università di Siena
Massimo d’Angelillo, economista, Istituto Genesis di Bologna
Roberto Ciccone, professore ordinario, Università Roma Tre
Manfredi De Leo, dottorando di ricerca, Università Roma Tre
Giancarlo De Vivo, professore ordinario, Università Federico II di Napoli
Stefania Gabriele, dirigente di ricerca, ISSiRFA – CNR, Roma
Sergio Levrero, professore associato, Università Roma Tre
Meri Lucii, già insegnante di Economia presso la scuola superiore
Vincenzo Maffeo, ricercatore, Università di Roma “La Sapienza”
Leonardo Paggi, già professore ordinario di Storia contemporanea, Università di Modena e Reggo Emilia
Antonella Palumbo, professore associato, Università Roma Tre
Massimo Pivetti, già professore ordinario, Università di Roma “La Sapienza”
Antonella Stirati, professore ordinario, Università Roma Tre
Federica Roà, consulente presso l’ISMO, Milano
Gennaro Zezza, professore associato, Università di Cassino e Levy Institute (Stati Uniti)



interessante
ma se mi permetti, è del tutto ovvio che su un dilemma ci siano posizioni contrapposte
a me fa piacere che non mi sembra che le persone da te citate possano essere chiamate a corresponsabilità nella creazione del problema ... cosa che non si può dire di quella citata da bigboom:
la cosa è differente, non trovi ??
 
interessante
ma se mi permetti, è del tutto ovvio che su un dilemma ci siano posizioni contrapposte
a me fa piacere che non mi sembra che le persone da te citate possano essere chiamate a corresponsabilità nella creazione del problema ... cosa che non si può dire di quella citata da bigboom:
la cosa è differente, non trovi ??
entriamo nella sostanza del problema

qui sono tutti illustri economisti che hanno studiato per bene il problema

non sono politici che fanno scelte nel loro esclusivo interesse di casta che tutela solo il potere partitocratico


a me non interessano le posizioni politiche
mi interessano le loro scelte che mi impongono sacrifici al popolo
 
entriamo nella sostanza del problema

qui sono tutti illustri economisti che hanno studiato per bene il problema

non sono politici che fanno scelte nel loro esclusivo interesse di casta che tutela solo il potere partitocratico


a me non interessano le posizioni politiche
mi interessano le loro scelte che mi impongono sacrifici al popolo


illustri o no mi importa poco: vi sono illustri econimisti anche di opinione opposta
altrimenti giochiamo sui titoli, ed allora dovrei notare che molti arrivano da università Roma III , ad esempio, che uno è professore alle superiori, che uno è consulente , che uno è ex-professiore di storia ecc ecc



ragioniamo
svalutazione, a che serve? vediamo !
nel 1992 è già successo ( ed anche prima... ) :

  • non è morto nessuno, vero ( e chi lo contesta?) ma
  • è sceso il PIL ( espresso in valuta ) ed anche il livello dei consumi
  • non è scesa la tassazione
  • è aumentato il debito pubblico
  • e ci ritroviamo a dover svalutare ancora


( e noto che a proporlo sono le stesse persone che hanno fatto debito pubblico e accettato la svlautazione del 1992 cfr Brunetta )


e in Argentina, con buona pace di Bigboom , hanno seguito la stessa strada: palliativo e nuova emersione dei problemi di fondo



quindi, la svalutazione non mi sembra una soluzione ma un palliativo per rimandare il problema alla prossima svalutazione ... o alla soluzione del problema

mi sembra scritto chiaro, così :)
 
illustri o no mi importa poco: vi sono illustri econimisti anche di opinione opposta
altrimenti giochiamo sui titoli, ed allora dovrei notare che molti arrivano da università Roma III , ad esempio, che uno è professore alle superiori, che uno è consulente , che uno è ex-professiore di storia ecc ecc



ragioniamo
svalutazione, a che serve? vediamo !
nel 1992 è già successo ( ed anche prima... ) :

  • non è morto nessuno, vero ( e chi lo contesta?) ma
  • è sceso il PIL ( espresso in valuta ) ed anche il livello dei consumi
  • non è scesa la tassazione
  • è aumentato il debito pubblico
  • e ci ritroviamo a dover svalutare ancora


( e noto che a proporlo sono le stesse persone che hanno fatto debito pubblico e accettato la svlautazione del 1992 cfr Brunetta )


e in Argentina, con buona pace di Bigboom , hanno seguito la stessa strada: palliativo e nuova emersione dei problemi di fondo



quindi, la svalutazione non mi sembra una soluzione ma un palliativo per rimandare il problema alla prossima svalutazione ... o alla soluzione del problema

mi sembra scritto chiaro, così :)
scometto tutto sul fatto che
tu credi talmente tanto in questa politica econimica che sei SHORT e non long



se sei long allora sei coerente con quanto sostieni


se sei invece Short, come credo sia, allora stai barando
 
scometto tutto sul fatto che
tu credi talmente tanto in questa politica econimica che sei SHORT e non long



se sei long allora sei coerente con quanto sostieni


se sei invece Short, come credo sia, allora stai barando

Bisogna chiedere alla moglie (o alle numerose amanti carnali) di f4f per sapere se egli sia short o long. :rolleyes:






Tornando al discorso Generali-sta, mi chiedevo: quando passammo dalla Lira all'Euro c'era una valuta prima, e una valuta dopo (con un cambio diverso ma fisso).

Oggi no: se uscissimo dall'Euro, esisterebbero due valute contemporaneamente: la Lira per le transazioni interne, e l'Euro per quelle esterne, e per la gestione dei vecchi crediti / debiti non ridenominati...
So che è un po' off-topic, ma sono abbastanza convinto che la maggior parte dei sistemi contabili delle aziende italiane, soprattutto quelle medio-piccole, sia mono-valutario. Insomma, sarebbe una mezza catastrofe (tranne per quelli che pagano e incassano in contanti e in nero).
 
scometto tutto sul fatto che
tu credi talmente tanto in questa politica econimica che sei SHORT e non long



se sei long allora sei coerente con quanto sostieni


se sei invece Short, come credo sia, allora stai barando


???
siamo messi malissimo: dopo BigBoom anche tu parli di me e delle mie scelte e non della logica del ragionamento
e qui si confonde ciò che è giusto, ciò che è facile ( citazione da Guerre Stellari :D:D) , ciò che è probabile , ciò che è utile e ciò che è desiderato ( e da chi e perchè ) :wall::wall:


:rolleyes:


disclaimer:
il prossimo che tira fuori la mia posizione dovrà prima esporre la sua :D:D
e in sub-ordine la posizione delle cosiddette autorità che cita a sostegno
faccio eccezione solo per WallStreetItalia e Libero, per ovvie questioni :lol:
 
Bisogna chiedere alla moglie (o alle numerose amanti carnali) di f4f per sapere se egli sia short o long. :rolleyes:


:lol::lol::lol: :up::up:



Tornando al discorso Generali-sta, mi chiedevo: quando passammo dalla Lira all'Euro c'era una valuta prima, e una valuta dopo (con un cambio diverso ma fisso).

Oggi no: se uscissimo dall'Euro, esisterebbero due valute contemporaneamente: la Lira per le transazioni interne, e l'Euro per quelle esterne, e per la gestione dei vecchi crediti / debiti non ridenominati...
So che è un po' off-topic, ma sono abbastanza convinto che la maggior parte dei sistemi contabili delle aziende italiane, soprattutto quelle medio-piccole, sia mono-valutario. Insomma, sarebbe una mezza catastrofe (tranne per quelli che pagano e incassano in contanti e in nero).


:up::up:

mi ricordi J Sparrow:
due solo sono le regole: quello che si può e quello che non si può .....



[ame]http://www.youtube.com/watch?v=r8bAAr0Bp7Y[/ame]
 
Ultima modifica:
uhm
bagnaifatto.jpg
 

tipico articolo dove i pezzi parziali stanno insieme ma se li unisci ne vedi la scarsa coerenza

ne pesco due:

  • l'inflazione 1992 scese anche perchè , poi, entrammo nell'euro: oggi la Argentina ( paese ricco di materie prime , dalle agricole al petrolio) ha una inflazione del ... chi me lo sa dire? chiedo a Bagnai o mi informo io ?
  • il debito contratto dalle banche con la BCE è espresso in Euro ( chi sa dirmi quanto sia?) : tra due anni sarà da restituire ... in euro ovviamente: e chi pensa di fare surplus tale da ripagarne la svalutazione del 20% diciamo? quindi, le banche falliscono ?? e con quali effetti ??
ps aggiungo:

  • la spesa pubblica non l'abbiamo potuta ridurre di più perchè l'euro ci sottraeva domanda estera: è la ricetta di un minestrone in cui butto pezzi di politica fscale e di politica valutaria, o è una macedonia dove mischio le mele e le arance?
 
Ultima modifica:
cmq non si restituisce in euro...questo e' poco ma sicuro.....si fa una accordo...o la minestra o saltate dalla finestra
se un qualsiasi politico per suo tornaconto ci provasse..........non fatemelo dire
 

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