Se analizziamo le compravendite del 2011 vediamo che fino al terzo trimestre le cose erano andate come previsto
a Nov/Dicembre invece c'è stata una forte stretta creditizia sui mutui e le compravendite dovrebbero essere calate.
appena ci saranno i dati definitivi si potrà ragionarci sopra.
questo confermerebbe il fatto che i problemi sono dati dal "CREDITO" e non dai "PREZZI"
il calo delle compravendite è dovuto alla mancata emissione di mutui da parte delle banche non dalla volontà di non comprare.
finchè le banche si prenderanno i finanziamenti della banca centrale all 1% per investirli nel mercato finanziario al 4-5% la situazione rimarrà così. soltanto se riprenderà il credito la situazione si sbloccherà (in tutti i settori non solo nell'immobiliare).
cioè per capirsi:
se la persona interessata a comprare l'appartamento non gli danno il mutuo non lo comprerà nemmeno se si abbassa il prezzo (perchè il mutuo non lo avrà nemmeno se si abbassa il prezzo dell'immobile) abbassare il prezzo non serve alle persone a cui non viene dato il mutuo, serve a chi ha forte liquidità per comprare a prezzi bassi.
aggiungo che alcuni sottovalutano l'importanza di avere una prima casa
immaginiamo di comprare 200.000 euro di casa
danno magari un terreno su cui sorge, murature, serramenti, ceramiche disegnate a sassuolo, impianti tecnologici certificati, pannelli solari, vasca e doccia con idromassaggio, e la casa al posto di dare una rendita come il btp farà risparmiare l'affitto.
se invece si prende un btp da 200.000 euro cosa danno in mano ?
un certificato che costa elettronicamente quanche centesimo e la promessa di interessi.
il btp magari ti rende il 4%
la casa ti fa risparmiare il 4% di affitto
ma in mano hai due cose completamente diverse:
una casa da una parte e la sicurezza di non pagare l'affitto
un certificato di qualche centesimo dall'altra e la sicurezza di pagare un affitto
a mio avviso non è propriamente la stessa cosa.
Per quanto riguarda il futuro, il mercato immobiliare è ciclico e occorre ragionare su tempi lunghi (e avere visioni diverse in merito al futuro è piu' che normale).
