Val
Torniamo alla LIRA
Un pirlotto in libertà vigilata
L’Italia è vittima dei luoghi comuni degli stranieri.
Gente che conosce pochissimo del Bel Paese
lo viene a criticare senza aver una chiara idea
né delle sue condizioni economiche né delle sue condizioni di vita.
Prendiamo il caso delle pensioni.
In Francia ieri si è tenuto uno sciopero generale ampiamente partecipato,
che ha coinvolto buona parte del settore pubblico e privato,
perché il governo ha cercato di innalzare l’età minima pensionistica da 62 a 64 anni.
In Italia si è riusciti a innalzarla a 67 e non solo nessuno ha detto nulla,
ma addirittura si è giocato sui sensi di colpa dei cittadini,
facendoli apparire come una banda di privilegiati approfittatori.
Però il caso è veramente clamoroso con il primo ministro Rutte che,
dopo aver espropriato i propri agricoltori, ha deciso di estendere la sua influenza all’Italia,
fornendo dei consigli non voluti
A Davos è facile parlare contro l’Italia visto che (fortunatamente), non c’è nessun esponente del governo.
Però Rutte farebbe meglio a studiare i dati e non fare il solito lincocomunista nordico.
Infatti l’Italia è fra i paesi europei con l’età pensionistica più elevata ora e in futuro, per sempre…..
Gli austriaci vanno in pensione a 62 anni come i francesi ,
gli olandesi vanno in pensione alcuni mesi prima degli italiani,
così come i tedeschi,
gli abitanti del Lussemburgo addirittura a 60 anni.
Quindi perché noi stiamo “Spendendo troppo di pensioni”?
Non è che ignori, come buona parte dei giornalisti italiani,
che la spesa INPS contiene al proprio interno la previdenza,
cioè le pensioni vere e proprie,
e l’assistenza,
cioè i contributi che lo stato paga a invalidi etc.
Però quando si è olandesi e “Austeri” si ha il diritto a fare qualche dimenticanza.
L’Italia è vittima dei luoghi comuni degli stranieri.
Gente che conosce pochissimo del Bel Paese
lo viene a criticare senza aver una chiara idea
né delle sue condizioni economiche né delle sue condizioni di vita.
Prendiamo il caso delle pensioni.
In Francia ieri si è tenuto uno sciopero generale ampiamente partecipato,
che ha coinvolto buona parte del settore pubblico e privato,
perché il governo ha cercato di innalzare l’età minima pensionistica da 62 a 64 anni.
In Italia si è riusciti a innalzarla a 67 e non solo nessuno ha detto nulla,
ma addirittura si è giocato sui sensi di colpa dei cittadini,
facendoli apparire come una banda di privilegiati approfittatori.
Però il caso è veramente clamoroso con il primo ministro Rutte che,
dopo aver espropriato i propri agricoltori, ha deciso di estendere la sua influenza all’Italia,
fornendo dei consigli non voluti
Caro #Rutte, dev'essere facile innovare e tagliare le #tasse quando sei un paradiso fiscale che attira sedi di imprese di #Francia, #Italia e #Germania facendo loro perdere un enorme contributo fiscale! pic.twitter.com/C0tXLjEOup
— Marco Campomenosi (@MCampomenosi) January 20, 2023
A Davos è facile parlare contro l’Italia visto che (fortunatamente), non c’è nessun esponente del governo.
Però Rutte farebbe meglio a studiare i dati e non fare il solito lincocomunista nordico.
Infatti l’Italia è fra i paesi europei con l’età pensionistica più elevata ora e in futuro, per sempre…..
Gli austriaci vanno in pensione a 62 anni come i francesi ,
gli olandesi vanno in pensione alcuni mesi prima degli italiani,
così come i tedeschi,
gli abitanti del Lussemburgo addirittura a 60 anni.
Quindi perché noi stiamo “Spendendo troppo di pensioni”?
Non è che ignori, come buona parte dei giornalisti italiani,
che la spesa INPS contiene al proprio interno la previdenza,
cioè le pensioni vere e proprie,
e l’assistenza,
cioè i contributi che lo stato paga a invalidi etc.
Però quando si è olandesi e “Austeri” si ha il diritto a fare qualche dimenticanza.