Utopia o realtà ? La LIBERTA' di espressione va difesa ora, perchè domani sarà troppo tardi......e ce ne pentiremo.

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Bolzano svetta nella graduatoria sulla qualità della vita degli over 65,
pubblicata dal Sole 24 ore, seguita da Treviso e Trento.

Gorizia si conferma, per il secondo anno consecutivo, in testa nell'indice rivolto ai giovani,
che fotografa le opportunità offerte dai territori ai residenti tra 18 e 35 anni, inseguita proprio da Bolzano, Cuneo e Trieste.

Infine, Lecco, Siena e Aosta occupano il podio della graduatoria che misura il benessere dei bambini.
 
Il pasticciaccio di Garlasco contende alla strage di Erba

il ben poco onorifico titolo italiano del "più grave errore giudiziario del secolo".
 
Non lontano dai confini del bosco, nascosti tra i cespugli,
un coniglio, un topo e uno scoiattolo dibattevano animatamente di scienza.

"La scienza è l´unico modo per sapere come funziona il mondo" disse il coniglio.

"Ho sentito dire che un tuo cugino era della stessa idea ed è morto per sostenerla" disse il topo
"Io preferisco non sapere come funziona il mondo in genere, ma sapere come funziona il mio, di mondo,
mettere insieme il pranzo con la cena e vivere tranquillo"

"Ho sentito che invece un tuo cugino credeva che mettono nell´aria tante porcherie" disse lo scoiattolo al topo
"Ed è morto per sostenere la sua tesi.
Comunque credo che nessuno di voi due sappia davvero come funziona la scienza"


"E tu lo sai?" chiese il coniglio allo scoiattolo.


"Io? No, al limite posso farti una lunga lezione su nocciole, noci e pinoli,
dove trovarli e come aprirli, ma di scienza non so niente.
Però mi hanno detto che l´unico che conosce la verità sulla scienza è un vecchio rospo che vive nella palude"

"Sul serio?" chiese il topo.

"Davvero. Dicono che lui la sa bene, la verità sulla scienza"

"Cioè che è l'unico modo per capire il mondo?" chiese il coniglio.

"Cioè che è una truffa del Nuovo Ordine del Bosco?" chiese il topo.


"Ah, non saprei. Non ci ho mai parlato".
 
Così il gruppo si avviò verso la palude alla ricerca del vecchio rospo.

Mentre erano ancora nel bosco incrociarono il pipistrello,
che se ne stava attaccato a testa in giù a un ramo che sovrastava il sentiero.


"Un topo, un coniglio e uno scoiattolo... buongiorno roditori, dove ve ne andate di bello?"

Il coniglio alzò lo sguardo "Ce ne andiamo a cercare il vecchio rospo, che sta nella palude e sa la verità sulla scienza"

"Ma sarebbero pure fatti nostri" Chiosò il topo.


"Il vecchio rospo non sa niente.
Si dice che sia sul libro paga dei rapaci e si dice anche che sia stato una salamandra illuminista,
ma poi ha venduto l´anima alle rane" Disse il pipistrello. "Ora che lo sapete cosa pensate di fare?"


"Continueremo a farci i fatti nostri, se non ti dispiace" disse il topo, provando a tirar via il coniglio per la coda.
Lo scoiattolo non si era fermato ed era già avanti sul sentiero, quindi si adoperarono per raggiungerlo.


Sul confine tra palude e bosco si fermarono.
Più avanti, posato su un ramo che si allungava sul canneto, c´era un nibbio.

"Meglio fare il giro lungo" bisbigliò lo scoiattolo, ma il nibbio si girò verso di loro.


"Che credete, vi ho visti! Venite pure avanti senza paura, ho già mangiato" Disse il nibbio.

I tre si avvicinarono tremebondi.


"Cosa andate a cercare nella palude, voi tre?"


Lo scoiattolo rispose: "Andiamo a cercare il vecchio rospo che sa la verità sulla scienza"


"Ma guarda un po´... "disse il nibbio "E quando il vecchio rospo ve la dirà che ci farete?"


La domanda lasciò molto interdetti il coniglio e il topo. Il nibbio non si aspettava una risposta.


"Il pipistrello ci ha detto che in realtà il vecchio rospo non sa niente di niente e che è sul libro paga di voi rapaci." disse il topo.

Il nibbio si fece una gran risata stridente
"Sempre tanta bella gente, nel bosco... pettegola, pronta a sparlare degli altri e a metter zizzania.
Il vecchio rospo è notevole, invece. Vi saluto, buona ricerca della verità sulla scienza".


E se ne volò via.
 
Alla fine i tre trovarono il vecchio rospo.

Lo trovarono accovacciato su una grande pietra muscosa al bordo dell´acqua.


"Sei tu il vecchio rospo che conosce la verità sulla scienza?
E' vero che è l´unico modo per capire il mondo?" chiese il coniglio.


Il vecchio rospo gracidò e disse "Bah!"


"Sei tu il vecchio rospo che conosce la verità sulla scienza?
E´ vero che è una truffa del Nuovo Ordine del Bosco?" chiese il topo.


Il vecchio rospo gracidò e disse "Ohibò!"


"Buonasera, reverendo Rospo" disse lo scoiattolo "Potresti dirci la verità sulla scienza?"


Il vecchio rospo gracidò e disse "Eccellenti camici fanno eccellenti scienziati"


I tre se ne tornarono nel bosco e solo lo scoiattolo salutò il vecchio rospo.
Coniglio e topo erano molto, molto perplessi.


"Perché non gli ho chiesto cosa volesse dire"? disse il coniglio.


"Perché ti avrebbe risposto gracidando, hai visto, no?
Questi gran saggi fanno a non farsi capire" disse il topo,
che per la prima volta si trovava completamente d´accordo con il coniglio.

Lo scoiattolo invece li seguì in silenzio,
perché la risposta del vecchio rospo gli aveva dato da pensare.

Alla fine disse agli altri due:

"Come ha detto il nibbio, il vecchio rospo è notevole.
E la sua risposta è stata densa di significati. Potreste cercare di coglierli e magari..."


Nel frattempo arrivò trafelato, di corsa (per quanto gli potesse riuscire di correre), un porcospino.

"Ragazzi, ragazzi! E' un'ora che vi cerco." disse
"Avete mai pensato che ieri era oggi e oggi era domani?"


I tre lo guardarono per un istante.
Poi lo mandarono al diavolo.


NB: a parte che la morale della favola è che
quando si cerca qualcosa non si sa mai cosa si trova,
il vecchio rospo non è un parziale plagio ma una dichiarazione di amore per l'opera di James Branch Cabell.
 
45 anni fa, il mio viaggio di nozze al Lido. Era di proprietà della ciga hotels.

Lo storico Grand Hotel des Bains, testimone della Belle Époque veneziana, torna a nuova vita.

Coima sgr ha, infatti, finalizzato un accordo con gli istituti di credito
per l'acquisto del 100% del debito pregresso, pari a 54 milioni,
di proprietà di Intesa Sanpaolo e Altea Spv (in precedenza di Unicredit)
aprendo così la strada al completo restauro del famoso hotel del Lido di Venezia.

Il progetto di restauro e ammodernamento sarà finanziato attraverso Coima Des Bains Fund,
un nuovo veicolo di investimento partecipato pariteticamente da Coima Esg City Impact Fund
(il più grande fondo nazionale italiano di rigenerazione urbana, in cui sono presenti investitori istituzionali
tra cui Cassa Forense, Enpam, Inarcassa, Cassa dei Commercialisti, Intesa Sanpaolo, Compagnia di San Paolo,
Fondazione Padova e Rovigo, Fondo Pensione Mps e Fideuram Vita)
e dagli emiratini di Eagle Hills, società di sviluppo e investimento immobiliare con sede ad Abu Dhabi,
guidata da Mohamed Alabbar, presidente e fondatore di Emaar.

Con questa operazione Eagle Hills entra in Italia e si rafforza in Europa.

La società di Abu Dhabi ha già un portafoglio globale di oltre 90 proprietà, tra cui oltre 35 hotel di lusso.

«Più che un restauro, la riqualificazione del Grand Hotel des Bains è una rinascita dell'eredità europea attraverso l'eccellenza moderna»,
ha commentato Alabbar.

«Questa prima partnership con Eagle Hills, dopo un'approfondita esplorazione di opportunità di investimento,
rappresenta un passo importante in ottica futura», ha sottolineato Manfredi Catella, fondatore e ceo di Coima.

All'operazione partecipa anche il fondatore di Yoox Net-A-Porter, Federico Marchetti,
con una quota di minoranza attraverso la sua società di investimento Mavis.

Coima ed Eagle Hills valuteranno, inoltre, l'apertura di Coima Des Bains Fund ad altri investitori istituzionali e professionali.

L'accordo intanto consentirà l'attivazione di un investimento di 200 milioni per il completo restauro e la modernizzazione dell'hotel.
È previsto anche il miglioramento del parco e degli spazi pubblici circostanti e il rilancio della spiaggia davanti alla struttura.


Il De Bains è stato il primo hotel di lusso inaugurato sull'isola:
le sue porte aprirono al pubblico il 5 luglio del 1900 sul Lungomare Marconi.
Sfarzoso e moderno, era dotato di impianto elettrico, acqua potabile, bagni privati, telefoni, ascensori e frigoriferi.

Tra gli ospiti che vi soggiornarono ci fu anche lo scrittore Thomas Mann,
che qui scrisse (e ambientò) La morte a Venezia, da cui il regista Luchino Visconti trasse l'omonimo film,
girato nel 1971 proprio all'interno dell'hotel.

Chiuso dal 2010 per il fallimento della Est Capital Sgr,
depredato in buona parte dei suoi arredi interni,
l'albergo rischiava di diventare un monumento alla decadenza.

Poi è arrivata Coima.

E adesso la rinascita.

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