Val
Torniamo alla LIRA
Ma perché si chiama falò della Crapuna e non della Giubiana, come in Brianza?
A spiegarlo sono gli stessi organizzatori:
“Il nome affonda le sue radici nella storia del quartiere.
A Laorca, infatti, si trova la ‘Colonna dei Crapuni’,
un tempo utilizzata per battezzare simbolicamente gli abitanti facendogli picchiare la testa.
Da qui, l’appellativo ‘crapuni’ ossia craponi, teste dure, che ha dato il nome anche al falò, in omaggio alla comunità locale”.
Così, ieri sera, dopo il corteo, la “Crapuna” è stata bruciata davanti a una folla entusiasta, che ha assistito al rogo tra applausi e sorrisi.
A seguire, un momento conviviale ha permesso ai partecipanti di gustare un rinfresco offerto dai volontari
e un risotto con salsiccia per chi lo aveva prenotato.
Il bar dell’oratorio è rimasto aperto per tutta la serata, offrendo un ulteriore spazio di socializzazione.