"Questo è il miglior modo per dire addio", ha dichiarato Fabio alludendo all'ultima grande gara della sua carriera,
la ciliegina sulla torta di una carriera fantastica.
"Amo questo sport e la motivazione è ancora alta, il tennis mi ha accompagnato per tutta la vita.
Ho tanti bei ricordi che conservo nel cuore, qualcosa di speciale. Questo giorno, però, sapevo che sarebbe arrivato".
Fabio ha poi ricordato come ha trascorso la notte prima della super sfida a Carlos.
"La notte prima del match con Alcaraz, il mio desiderio era divertirmi e giocare il miglior tennis possibile.
Tutti gli elementi mi hanno portato a questa decisione. Ho sofferto tanto a causa degli infortuni degli ultimi anni.
Dopo grandi infortuni, alla mia età, diventa sempre più difficile.
Credo che questa sia la migliore decisione che io possa prendere.
Ho giocato nel campo più importante al mondo, è l'addio perfetto".
"È stata una settimana dove ho fatto fatica.
Flavia non c'era, ho fatto il papà a tempo pieno e non mi sono seduto con quel bicchiere di vino per pensarci.
Non è semplice, ho fatto questo lavoro per 20 anni e non so fare altro ma penso che non potessi chiedere un'uscita migliore",
ha dichiarato con un filo di commozione.
Ha poi ripercosso gli ultimi mesi della sua carriera e cosa lo ha spinto a uscire di scena dopo Wimbledon
anche se il suo sogno sarebbe sarebbe stato quello di chiudere a Montecarlo il prossimo anno.
"Così è la vita e sono comunque felice di poter dire addio qui alla mia carriera da professionista.
Non giocherò altri tornei, lascio quest'oggi".
"Stavo competendo male, non c'erano i risultati ma gli infortuni.
Ci vogliono anche gli attributi per dire basta, non volevo arrivare a dire basta quando il mio corpo non ne poteva più.
Dopo due set ero morto, ma la voglia di competere ha voluto che continuassi e lottassi su ogni palla.
Credo sia stata una sconfitta-vittoria che non ho mai vissuto così intensamente.
È stata bella la fine, Carlos quando mi ha salutato il pubblico, quando mi ha salutato il Centrale.
Sono cose che valgono più di una vittoria o di una sconfitta".
"Mi avete conosciuto, ci siamo scontrati, una piccola parte di questo percorso se potessi tornare indietro lo farei diversamente.
Mi ha giocato contro perché potevo fare di più.
Quella barriera che ho creato per difendere la mia sensibilità, vedendo le cose in questa maniera, forse sì ho qualche piccola recriminazione".