PILU
STATE SERENI
fleu e come si fa a salvare un morto ? anche che vuoi dargli 25 mld come pensi che ne escono fuori tra max 4 mesi vorranno altri soldi e poi altri ancora .. il fondo che gestisce le pensioni ha chiesto 38 mld di $ alla società per far fronte a pensioni assistenza e roba varia ... e non si può pensare che lo stato le nazionalizzi ... allora gli europei che devono fare ? nazionalizzare pure loro e alla fine non cambia niente ...
in passato si poteva pensare di dare tutto in mano alle banche in modo che risolvessero la situazione .. ma le banche oggi .. meglio non parlarne ..
Dalla fine del 2007, le principali banche del Vecchio Continente raggruppate nell'indice Dj Stoxx hanno bruciato oltre 1.000 miliardi di euro di capitalizzazione a causa delle svalutazioni e delle perdite legate alla crisi dei mutui subprime Usa. Le banche europee valevano 1.621 miliardi di euro il 31 dicembre del 2007, ne valgono ora circa 599 nonostante aumenti di capitale, aiuti statali e tagli al dividendo adottati per rafforzarsi patrimonialmente. Tra le prime dieci banche del Vecchio Continente quella che ha tenuto meglio di fronte alla crisi globale è stata anche la più grande e la più internazionale: la britannica Hsbc (-19% in Borsa da inizio anno). Le restanti nove registrano perdite che oscillano tra il -71,5% di Ubs e il -45,9% di Bnp Paribas. Tra loro anche le due più grandi banche italiane: Intesa Sanpaolo e Unicredit che dalla fine del 2007 hanno perso rispettivamente il 57,7% e il 68,8%. L'istituto di Profumo è, dopo la svizzera Ubs, quello con la performance peggiore. Di seguito le variazioni dell'andamento di Borsa delle principali dieci banche del Vecchio Continente da inizio anno a oggi (tra parentesi l'attuale capitalizzazione in euro): - Ubs -71,5% (26,5 mld) - Unicredit -68,6% (24,7 mld) - Societé Generale -62,0% (21,8 mld) - Credit Agricole -60,2% (19,5 mld) - Intesa Sanpaolo -57,7% (27,9 mld) - Santander -57,1% (48,6 mld) - Credit Suisse -53,8% (22,8 mld) - Bbva -53,0% (29,8 mld) - Bnp Paribas -45,8% (39,2 mld) - Hsbc -19,1% (101,3 mld). .(ANSA).
in passato si poteva pensare di dare tutto in mano alle banche in modo che risolvessero la situazione .. ma le banche oggi .. meglio non parlarne ..
Dalla fine del 2007, le principali banche del Vecchio Continente raggruppate nell'indice Dj Stoxx hanno bruciato oltre 1.000 miliardi di euro di capitalizzazione a causa delle svalutazioni e delle perdite legate alla crisi dei mutui subprime Usa. Le banche europee valevano 1.621 miliardi di euro il 31 dicembre del 2007, ne valgono ora circa 599 nonostante aumenti di capitale, aiuti statali e tagli al dividendo adottati per rafforzarsi patrimonialmente. Tra le prime dieci banche del Vecchio Continente quella che ha tenuto meglio di fronte alla crisi globale è stata anche la più grande e la più internazionale: la britannica Hsbc (-19% in Borsa da inizio anno). Le restanti nove registrano perdite che oscillano tra il -71,5% di Ubs e il -45,9% di Bnp Paribas. Tra loro anche le due più grandi banche italiane: Intesa Sanpaolo e Unicredit che dalla fine del 2007 hanno perso rispettivamente il 57,7% e il 68,8%. L'istituto di Profumo è, dopo la svizzera Ubs, quello con la performance peggiore. Di seguito le variazioni dell'andamento di Borsa delle principali dieci banche del Vecchio Continente da inizio anno a oggi (tra parentesi l'attuale capitalizzazione in euro): - Ubs -71,5% (26,5 mld) - Unicredit -68,6% (24,7 mld) - Societé Generale -62,0% (21,8 mld) - Credit Agricole -60,2% (19,5 mld) - Intesa Sanpaolo -57,7% (27,9 mld) - Santander -57,1% (48,6 mld) - Credit Suisse -53,8% (22,8 mld) - Bbva -53,0% (29,8 mld) - Bnp Paribas -45,8% (39,2 mld) - Hsbc -19,1% (101,3 mld). .(ANSA).