Il problema però sta proprio qua... noi tutti sappiamo che alcune banche hanno l'esposizione ad Est e sappiamo che le banche Italiane detengono molti asset in quei paesi.
Che merrill sostenga che gl iimpatti siano limitati ok ma se l'interbancario mi dice che merrill non si fida di Unicredt e Unicredit non si fida di merrill, vuol dire che i dati pubblici allo stato attuale non bastano per tranquillizzare il mercato.
Ora una qualsiasi banca Italiana o straniera con un minimo di onestà operativa ed intellettuale in una situazione del genere dovrebbe emettere un communicato in cui si dovrebbero elencare almeno questisemplici dati:
1)Esposizione agli ABS CDO SIV ecc complessiva e esplosione degli asset detenuti nelle singole operazioni.
2)Esposizione ai paesi emergenti in termini di asset e qualità stessa degli asset con specifiche operative se eventuali downgrade del credito quali impatti potrebbero causare sui bilanci
3)Dimensione degli asset di terzo livello nel proprio stato patrimoniale e esplosione degli stessi con identificazione delle caratteeristiche degli stessi.
4)Situazione della liquidità attuale degli asset detenuti ecc.
Una simile trasparenza taglierebbe la testa al toro di eventuali speculazioni su difficoltà a quant'altro.