Vaccino

A quanto pare,
vuoi per decadenza dei termini,
vuoi per pensionamento e
vuoi per una riorganizzazione complessiva voluta del ministro della Salute,
stiamo per assistere una sorta di caduta degli “dei” sanitari.

Così ne dà notizia un esilarante articolo di Repubblica che titola:
“Il ribaltone della sanità: lasciano gli ultimi generali che sfidarono il Covid.”


Dopo questa introduzione in stile repubblica delle banane,
così introduce l’argomento Michele Bocci, autore del pezzo:

“Il grande ricambio sta per compiersi,
gli ultimi generali della battaglia contro il Covid,
i tecnici che consigliavano la gran parte delle mosse ai governi Conte e Draghi,
stanno per lasciare gli incarichi di vertice della sanità.
Più in generale, il ministro alla Salute Orazio Schillaci nel prossimo futuro
farà molte nuove nomine di centrale importanza
e dalle sue scelte si capirà anche quanto è autonomo
e qual è invece il peso delle indicazioni degli altri esponenti del governo,
a partire dalla premier Giorgia Meloni.”



Ora, in primis, definire “generali della battaglia contro il Covid”
i vari Rezza, Brusaferro, Locatelli e compagnia cantante

è degno di uno degli organi di stampa più rilevanti di quello che definimmo a suo tempo “giornale unico del virus”.

Tuttavia, a ripensare alla montagna di scemenze che costoro ci hanno rifilato,

così come i fatti incontrovertibili hanno poi dimostrato essere,
durante gli anni bui delle restrizioni, noi aperturisti non ne sentiremo certamente la mancanza.


In realtà, contrariamente a quanto sostiene l’articolo, più che sfidare il Covid,
malattia che non è mai stata un serio problema per le persone sane
(non ci stancheremo mai di ripeterlo a futura memoria),

questi alti papaveri della nostra complessa burocrazia sanitaria
hanno spesso e volentieri sfidato il buon senso di noi comuni mortali,

rivolgendosi al grande pubblico come se fossimo di fronte
ad una malattia più letale della peste bubbonica o giù di lì.


Nessuno di questi personaggi, seppur nei limiti che il ruolo rivestito avrebbe consentito loro di fare,
ha mai avuto nulla da eccepire nella tragicomica sequela di misure che a tutti i livelli del potere politico
sono stati imposti ad una popolazione frastornata e terrorizzata oltre ogni limite.

Dagli inverosimili arresti domiciliari di massa
alle mascherine anche all’aperto,
dal coprifuoco in stile bellico
agli inverosimili banchi a rotelle,
dai vaccini di fatto obbligatori per tutti
all’abominevole green pass,
dagli inutili tamponi
(assolutamente insensati per un virus ubiquitario e sempre meno aggressivo)
alle distruttive quarantene che hanno contribuito a demolire il Pil e quant’altro,

tutto è stato avvalorato con estremo zelo
da questi autoproclamatisi esponenti dell’unica verità scientifica:

quella che faceva più comodo all’improvvisato regime sanitario
che ha tenuto in scacco il Paese per quasi 3 anni.



Pertanto, in attesa che si compia il previsto avvicendamento
ai vertici dell’Istituto superiore di Sanità, del Consiglio superiore di Sanità,
della Direzione generale della prevenzione sanitaria e di altri carrozzoni pubblici del settore,
a noi non resta che preparare un congruo numero di italianissime bottiglie di spumante da stappare al momento giusto.
 

La ventilazione polmonare meccanica è stata associata a rischio di trauma pressorio polmonare e di morte 5 volte maggiore rispetto alla normale ossigeno-terapia.

Quando i paladini del vaccino dicono che mancavano le cure, tengono presenti le morti per cure tardive dovute alla vigile attesa e poi quelle provocate da cure invasive?
Facile dire che non esisteva CURA e citare dati ISTAT...
Molti medici, più o meno noti, accomunati dalla passione per lo studio della loro disciplina, sono intervenuti subito e hanno salvato tutti o quasi i loro pazienti, anche quelli di colleghi capre, non informati e fifoni.
Per questo sono stati minacciati, sospesi, radiati, non per altro.

Fatevi tutte le dosi che sentite necessarie, ma non venite ad imporre obblighi con motivazioni risibili come quella di salvare i più deboli.
 
Qualcuno darà la colpa al caldo,
qualcun altro avrà ancora l’ardire di parlare di “nessuna correlazione”
con le campagne vaccinali relativamente recenti, nonostante la coincidenza temporale,
e nel frattempo la strage silenziosa dei cosiddetti malori improvvisi prosegue,
mietendo vittime sempre più giovani, con una costante che dovrebbe allarmare:

nessuno tra costoro lamentava problemi di salute negli ultimi tempi.

Otto – avete capito bene, otto – malori improvvisi in sole 48 ore,
quelli di cui ci tocca dare conto con infinita tristezza e rabbia.

E che dire di un bimbo di appena 6 anni: è forse normale essere stroncati da un “malore improvviso” nell’età più verde?

Il bambino si trovava a Racale, in provincia di Lecce,
allorché intorno alle 4 del mattino i genitori si sono accorti che era in crisi respiratoria.

Oltre un’ora di tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori, prontamente allertati, nulla hanno potuto.
 
F1V-pl9WABA5r4O


Spiaze
 
Ultima modifica:
Il bello è che è una di "loro" a dirlo :-D ...su uno dei "loro" giornali di riferimento :consolare::d:




Messi di fronte a cose come queste non c'è nulla che tenga...non c'è riva di fiume dove aspettare invano...non c'è the verde...non c'è istat...non c'è nulla che possa lenire il dolore e la delusione che provano nel sentirsi presi per il c..o proprio da quelli a cui hanno creduto sempre e comunque.
 
Messi di fronte a cose come queste non c'è nulla che tenga...non c'è riva di fiume dove aspettare invano...non c'è the verde...non c'è istat...non c'è nulla che possa lenire il dolore e la delusione che provano nel sentirsi presi per il c..o proprio da quelli a cui hanno creduto sempre e comunque.
Resta la logica 2.0.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto