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Forumer storico
oltre la follia
Bari
"Rianimazione piena di pazienti No Vax, per non essere intubati chiedono l'avvocato": l'amarezza del primario di Lecce
di Francesco Oliva
(ansa)
Giuseppe Pulito è allarmato per ciò che succede al Fazzi: "Vi immaginate noi medici in prima linea che assecondiamo le follie di queste persone che hanno pochissime chance di sopravvivenza e che hanno come unica carta a propria disposizione proprio quella di essere intubati?"
29 DICEMBRE 2021 2 MINUTI DI LETTURA
Arrivano ogni giorno. Molti al Dea; altri direttamente al Fazzi. E spesso in condizioni gravissime. In larga parte si tratta di pazienti no Vax, ossia di chi ha deciso di non aderire alla campagna vaccinale e che, senza protezione, rischia di esporsi maggiormente alle forme più gravi della malattia. E quando molti di questi no Vax entrano in ospedale necessitano da subito dell'assistenza con la respirazione artificiale. In tanti, però,
vorrebbero rifiutare le cure e l'assistenza. "Sono amareggiato - dichiara il direttore dei reparti di Anestesia e Rianimazione del Fazzi e del Dea di Lecce, Giuseppe Pulito - perché purtroppo l'80% dei ricoverati non sono vaccinati e nella maggior parte dei casi per una scelta folle "antivaccinista".
Cosa succede nel reparto di Terapia intensiva del Vito Fazzi di Lecce?. "Alcuni pazienti, subito dopo il ricovero - spiega il direttore Pulito - chiedono di voler parlare con un avvocato. Sì con un avvocato. Vogliono avere garanzie di non essere intubati. La gente è pazza, assistiamo a scene grottesche. E noi lì a dover dare spiegazioni e perdere secondi che possono essere vitali. Vi immaginate noi medici in prima linea che assecondiamo le follie di queste persone che hanno pochissime chance di sopravvivenza e che hanno come unica carta a propria disposizione proprio quella di essere intubati?".
Eppure accade. Accade all'interno dell'ospedale del capoluogo salentino così come in tante altre città d'Italia. Nel reparto di terapia intensiva del Vito Fazzi continuano ad arrivare pazienti con il Covid in gravi condizioni: questo perché c'è una precisa scelta della Regione Puglia: il capoluogo di regione Bari, come le città di Lecce e Foggia, infatti, sono stati indicati come "macroaree di pandemia" e le loro strutture selezionate per
accogliere un numero importante di pazienti colpiti dalle varianti del SARS-CoV-2. E nei reparti o in corsia le scene di ordinaria follia sono continue.
"Giorni fa - racconta sempre il direttore Pulito - il figlio di un brindisino non credeva che il padre fosse morto. Voleva picchiare un nostro collaboratore della Terapia Intensiva. Gli abbiamo spiegato che chi muore per Covid viene avvolto in un materiale per evitare il contagio. Alla fine sa cosa abbiamo dovuto fare? Abbiamo dovuto rimettere fuori il cadavere per convincere questo soggetto che suo padre era morto: glielo abbiamo fatto vedere attraverso il vetro della terapia intensiva".
"Rianimazione piena di pazienti No Vax, per non essere intubati chiedono l'avvocato": l'amarezza del primario di Lecce
Giuseppe Pulito è allarmato per ciò che succede al Fazzi: "Vi immaginate noi medici in prima linea che assecondiamo le follie di queste pers…
bari.repubblica.it
Bari
"Rianimazione piena di pazienti No Vax, per non essere intubati chiedono l'avvocato": l'amarezza del primario di Lecce
di Francesco Oliva
Giuseppe Pulito è allarmato per ciò che succede al Fazzi: "Vi immaginate noi medici in prima linea che assecondiamo le follie di queste persone che hanno pochissime chance di sopravvivenza e che hanno come unica carta a propria disposizione proprio quella di essere intubati?"
29 DICEMBRE 2021 2 MINUTI DI LETTURA
Arrivano ogni giorno. Molti al Dea; altri direttamente al Fazzi. E spesso in condizioni gravissime. In larga parte si tratta di pazienti no Vax, ossia di chi ha deciso di non aderire alla campagna vaccinale e che, senza protezione, rischia di esporsi maggiormente alle forme più gravi della malattia. E quando molti di questi no Vax entrano in ospedale necessitano da subito dell'assistenza con la respirazione artificiale. In tanti, però,
vorrebbero rifiutare le cure e l'assistenza. "Sono amareggiato - dichiara il direttore dei reparti di Anestesia e Rianimazione del Fazzi e del Dea di Lecce, Giuseppe Pulito - perché purtroppo l'80% dei ricoverati non sono vaccinati e nella maggior parte dei casi per una scelta folle "antivaccinista".
Cosa succede nel reparto di Terapia intensiva del Vito Fazzi di Lecce?. "Alcuni pazienti, subito dopo il ricovero - spiega il direttore Pulito - chiedono di voler parlare con un avvocato. Sì con un avvocato. Vogliono avere garanzie di non essere intubati. La gente è pazza, assistiamo a scene grottesche. E noi lì a dover dare spiegazioni e perdere secondi che possono essere vitali. Vi immaginate noi medici in prima linea che assecondiamo le follie di queste persone che hanno pochissime chance di sopravvivenza e che hanno come unica carta a propria disposizione proprio quella di essere intubati?".
Eppure accade. Accade all'interno dell'ospedale del capoluogo salentino così come in tante altre città d'Italia. Nel reparto di terapia intensiva del Vito Fazzi continuano ad arrivare pazienti con il Covid in gravi condizioni: questo perché c'è una precisa scelta della Regione Puglia: il capoluogo di regione Bari, come le città di Lecce e Foggia, infatti, sono stati indicati come "macroaree di pandemia" e le loro strutture selezionate per
accogliere un numero importante di pazienti colpiti dalle varianti del SARS-CoV-2. E nei reparti o in corsia le scene di ordinaria follia sono continue.
"Giorni fa - racconta sempre il direttore Pulito - il figlio di un brindisino non credeva che il padre fosse morto. Voleva picchiare un nostro collaboratore della Terapia Intensiva. Gli abbiamo spiegato che chi muore per Covid viene avvolto in un materiale per evitare il contagio. Alla fine sa cosa abbiamo dovuto fare? Abbiamo dovuto rimettere fuori il cadavere per convincere questo soggetto che suo padre era morto: glielo abbiamo fatto vedere attraverso il vetro della terapia intensiva".
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