ti ricordi il TG di Luttazzi ? "per venire incontro alle vostre capacità mentali questo TG va in onda in forma ridotta"
Il problema è che la diffusione di "uno vale uno", le continue semplificazioni salviniane o renziane, la retorica dei diritti da distribuire a mani larghe, il feticcio della democrazia e della "partecipazione", unite alla relativa marginalità economico-sociale di ampi strati di popolazione, soprattutto nelle periferie urbane o in aree provinciali non floride, hanno prodotto un generale impoverimento del dibattito pubblico.
Questi strati di popolazione, che prima si limitavano, piu' o meno dignitosamente, a svolgere le loro occupazioni e contribuire al generale benessere sociale, sono stati indotte a credere di avere il diritto di esprimere la propria opinione su tutto e tutti.
Solo due esempi.
Uno dei novax mi criticava per aver "messo a disagio" l'altro novax, "Pico".
Non è tanto il paradosso che Pico sarebbe stato messo "a disagio" da osservazioni già da sole estremamente semplificate.
Il punto chiave è che, nel ragionamento post-grillino, l'offesa è inferta da chi
non semplifica il ragionamento.
Il concetto di fondo è che il grillino o post-grillino, oggi il novax, deve essere libero di esternare qualsiasi posizione sia di suo gradimento, anche la più sciocca e non corroborata, e quando si trova di fronte ad un ragionamento più complesso e, contemporaneamente, più preciso, è messo "a disagio", perché, per cosi' dire, menomato nel suo diritto originario.
Altre esempio.
Quando intendevo assenza di autodisciplina, nel mio caso, intendevo gli studi extra-universitari. Ma "Pico" pensava mi riferissi agli esami universitari. Cioè pensava avessi avuto difficoltà all'Università.
Il loro orizzonte, grillino o post-grillino, tende infatti a far coincidere meccanicamente l'acquisizione dela conoscenza con gli studi universitari, malgrado questi ultimi siano, oltre che impoveriti dalla riduzione dei programmi degli ultimi venti anni, alquanto agevoli per qualsiasi intelligenza medio-bassa.
Questo perché, al contrario, nel loro orizzonte, gli studi universitari sono impegnativi. Anche se pressoché tutti, ormai, in Italia, dispongono di uno straccio di laurea, ed è davvero difficile trovare da decenni voti di laurea inferiori a 100/110, per il grillino o post-grillino la laurea è ancora qualcosa di impegnativo e l'Università, contemporaneamente, un mezzo per acquisire conoscenza. E' sufficiente vedere, sul punto, la situazione universitaria di buona parte della classe dirigente grillina, per verificare questo punto.