Vinto dalla protesta dei truckers, Trudeau invoca la legge marziale in Canada. Ma i governatori non lo seguono: ormai il premier sbraita come un Ceausescu nel bunker
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La protesta dei truckers canadesi e statunitensi che ha visto
l’ingloriosa fuga del
primo ministro di Sua Maestà Justin “Timberlake” Trudeau arriva ad un nuovo capitolo: pare che il Trudino sia pronto, dal suo bunker, a
imporre la legge marziale. Il premier canadese ha infatti
dichiarato l’Emergency Act nell’illusione di fermare il Freedom Convoy.
E’ la prima volta in mezzo secolo che accade
Ma Justin Timberlake
è completamente solo in questo. Infatti i governatori lo stanno abbandonando
esattamente come i governatori americani hanno abbandonato Biden. La prima grande notizia arriva dalla provincia più popolosa del Canada,
l’Ontario: il governatore Doug Ford ha annunciato che
il green pass sarà abolito. Ford dice “Queste misure sono state prese per la sicurezza e non
per quello che sta accadendo ad Ottawa“. Ma non ci crede nessuno.
Trudeau ha chiamato “
terroristi” i truckers, ma si ritrova persino membri dell’antiterrorismo, presumibilmente infiltrati,
che appoggiano la protesta contro di lui.
Anche se i media cercano di dare un’immagine diversa è evidente che
Trudeau è praticamente un leader finito. Ha contro i truckers, la popolazione, i suoi governatori, membri dell’intelligence e
persino Elon Musk. Sembra di assistere ad una versione anglosassone degli
ultimi giorni di Ceausescu, ma di un Ceausescu versione gender e parodia dell’originale. E’ un 1989 che stavolta si scatena a Ovest, come per una strana legge karmica. Sta di fatto che
tutti i regimi che tentano un controllo di massa sono destinati a cadere.
E mentre in Italia abbiamo
l’ennesimo giorno dell’infamia segnato da
milioni di persone destinate al licenziamento perché si sono rifiutate di farsi marchiare come bestiame, il Canada diventa l’avamposto del crollo della
dittatura sanitaria con la ridicola legge marziale del governo Trudeau, un tizio che sembra uscito dai Take That e che oramai rappresenta una “fringe minority” del popolo canadese.