Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 2

Se vincesse Falcon, il suo Ministro dell'economia in pectore è stato chiarissimo alcuni giorni fa (senza bisogno di scomodare gli squalacci assetati di sangue bondista del IMF) :

Testuale : ""Dado que estamos en default, la deuda hay que reestructurarla, este país necesita reducir los pagos de deuda significativamente. Gran parte de las divisas para la recuperación del país vendría de la reestructuración"

Visto che il giorno prima aveva detto (oltre a promettere un'offerta win win ai bondholders, si è visto il giorno dopo :)) che per far ripartire il Venezuela sarebbero serviti 15-20 miliardi per 5 anni e in questo video dice che la deuda dovrà essere ristrutturata "significativamente", in più aggiunge che gran parte dei soldi necessari per far ripartire il Paese arriveranno dalla ristrutturazione...

A me Rodriguez è sembrato non chiaro, ma chiarissimo .
Constato però che questa dichiarazione, rispetto a quella in cui promette pacchi di dollaroni a tutti, non ha fatto molto rumore.

parte la paga in oil, parte non la pagherà mai(con aziende ecc), sui bonos, su circa 60 mld, al momento attuale, così a occhio pagherà sui 5 mld circa ipotizzando una cedola media dell'8%. ma arriviamo anche a 6 che poi sono tassi abbastanza normali per un paese sudamericano. niente di fantascientifico.
anche riducesse al 4,5%(abbastanza folle) risparmierebbe 3 mld l'anno. uao!!!! vorrebbe recuperare il paese risparmiando sti 3 mld... però poi parla di 15-20... :D e gli altri 17 per 5 anni?

dove prende i soldi per pagare 40? e mica deve pagarli cash!
 
OT
Volevo solo ricordare ( e ringraziare ) che chi ha scovato quel video di Rodriguez è stato Tommy ( :bow: ), che lo aveva già postato alcuni giorni fa.
 
Realisticamente non vedo cosa potrebbe giustificare un exit yeld superiore a 40 .
Stiamo sperando in un regime change per poter ottenere una ristrutturazione che per forza di cose non potrà essere lieve.
L'economia è allo stremo, i barili in continua diminuzione,le riserve "spendibili" sono al lumicino ed i nostri bond sono subordinati ai prestiti bilaterali.
Dove trovano le risorse per poter pagare 40 ?

Allunghi le scadenze brevi, usi il flusso di cassa per investire seriamente nella ripresa della produzione oil, il debito ridiventa sostenibile, puoi pagare ben più di 40.
Mica ci vuole un genio.
 
Allunghi le scadenze brevi, usi il flusso di cassa per investire seriamente nella ripresa della produzione oil, il debito ridiventa sostenibile, puoi pagare ben più di 40.
Mica ci vuole un genio.

Quale flusso di cassa ?
Se mi dai qualche dato, magari ci si ragiona sù.
L'allungamento delle scadenze brevi non genera nessun flusso di cassa.
 
a mio parere la cosa e' scontata, e lo e' dal 2014.
il Venezuela ha bisogno di ristrutturare il debito pubblico.
non e' il volume del debito a preoccupare, ma il suo costo.
il volume.. puo' essere facilmente ridotto vendendo concessioni petrolifere pagabili in bonos.

Dici poco ...
Non sarà facile, neppure con un nuovo governo.
E l'eventuale prestito che verrà contratto (presumibilmente con il FMI) con quali garanzie verrà coperto?
 
Prime pagine:

ve_nacional.750-17.x70825.jpg









diario_andes.750-15.x70825.jpg




la_hora.750-7.x70825.jpg





periodiquito.750-5.x70825.jpg




ve_2001.750-21.x70825.jpg




ve_aragueno.750-17.x70825.jpg





ve_diario_region.750-6.x70825.jpg




ve_informador.750-15.x70825.jpg




ve_ultimasnoticias.750-21.x70825.jpg





ve_universal.750-15.x70825.jpg




verdad_zulia.750-17.x70825.jpg




ve_lider.750-17.x70825.jpg




ve_meridiano.750-17.x70825.jpg
 
Temor a un éxodo más masivo frena endurecimiento de sanciones contra Maduro

Mar 22, 2018 7:46 am


Por Sabrina Martín / PanamPost



“Países del mundo estarían evitando emitir sanciones económicas más fuertes contra la dictadura de Nicolás Maduro, porque podrían impulsar aún más la migración venezolana”; así lo afirmó el abogado Mariano de Alba, especialista en relaciones internacionales.

Analistas políticos e internacionalistas señalaron a PanAm Post que a pesar de que los gobiernos democráticos están analizando nuevas sanciones contra la dictadura en Venezuela, aún temen consecuencias contra la población.

Este lunes 19 de marzo el gobierno de Donald Trump tomó la delantera y decidió prohibir cualquier negociación con el Petro, la ilícita criptomoneda ideada por Maduro; una decisión que le “corta las alas” al mandatario de tratar de evadir las sanciones económicas, al menos en Estados Unidos.

Pero además el Grupo de los 20 (G20) y más naciones de la Unión Europea, decidieron desconocer los “cripto-activos” como monedas soberanas, otro golpe para Nicolás Maduro en su intento de legitimar El Petro como forma de pago internacional.

Ante esto, Maduro respondió: “Nada ni nadie parará el Petro compadre. Ni Trump ni un millón de Trumps podrán detenernos en el Petro. El Petro va compadre, y va viento en popa. ¡Qué viva el pueblo de Venezuela! Nadie va a parar la criptomoneda venezolana, nada ni nadie la parará”, dijo.

De Alba señaló a PanAm Post que Nicolás Maduro se encuentra “en una situación mucho más comprometida” pues está enfrentando “una fuerte situación de aislamiento internacional“.

Para seguir leyendo la noticia haga clic aquí.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto