Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 2

Senz'altro, per lo meno verrebbero eliminate tutte le storture e speculazioni introdotte dai vari cambi controllati.
Temo però che per funzionare veramente, alla dollarizzazione manchi un ingrediente non del tutto secondario: i dollari.
Chissà cosa si inventeranno per ovviare, magari i petrodollari? :D

a) Questo sarebbe un bel passo in avanti. Ma richiede una rivoluzione a 360 gradi ... dato che il sistema di potere si poggia sul sistema dei cambi.

b) Giusta osservazione, mancano i $ ... ed ufficializzare stipendi da 3 dollari al mese non è una bella cosa. Ma è l'unico modo per stroncare l'attacco al bolivar: eliminarlo.
 
a) Questo sarebbe un bel passo in avanti. Ma richiede una rivoluzione a 360 gradi ... dato che il sistema di potere si poggia sul sistema dei cambi.

b) Giusta osservazione, mancano i $ ... ed ufficializzare stipendi da 3 dollari al mese non è una bella cosa. Ma è l'unico modo per stroncare l'attacco al bolivar: eliminarlo.
L'attacco al bolivar è condotto dalle presse (elettroniche) della BCV.
Imho la dollarizzazione (per lo meno per un certo periodo) è necessaria per ridare un minimo di fiducia nel sistema di circolazione monetario, ma per funzionare non può prescindere da una riserva, messa a disposizione da IMF o organismi simili.
Il che è impossibile finché Maduro resta in sella... solito girotondo di argomenti che ormai ci ripetiamo da tempo.
 
L'attacco al bolivar è condotto dalle presse (elettroniche) della BCV.
Imho la dollarizzazione (per lo meno per un certo periodo) è necessaria per ridare un minimo di fiducia nel sistema di circolazione monetario, ma per funzionare non può prescindere da una riserva, messa a disposizione da IMF o organismi simili.
Il che è impossibile finché Maduro resta in sella... solito girotondo di argomenti che ormai ci ripetiamo da tempo.

Maduro è il principale responsabile dell'iperinflazione: su questo siamo d'accordo.
Dollarizzare serve per avere meno ladrones in giro per il paese... anche se la distribuzione a pioggia è finita da tempo (vedasi le quantità di $ destinate all'import).

Al momento, l'unica strada per Maduro è quella di continuare a generare avanzo primario vendendo oil e tenendo serrate le uscite.
Se il gioco gli riuscirà, prima o poi qualche compagnia estera farà qualche offerta.

Certo, sarebbe molto più semplice se Maduro si facesse da parte.
Ancora più celere se ci fosse un cambio del regime.

Al dato attuale annoto un sostanziale equilibrio di forze tra PSUV ed opposizione.
I secondi, da soli, non ce la fanno.
Da qui, il mio convincimento che occorra una rigenerazione di tutto il quadro politico. Partendo da una premessa, è ineludibile l'eredità chavista.
 
Tuttavia, il 15 febbraio Nicolás Maduro ha dichiarato che "il processo di negoziazione, ristrutturazione e rinegoziazione degli impegni internazionali del Venezuela è impeccabile, andando meglio di quanto mi aspettassi e aspirassi". Detto questo, il presidente non ha specificato quali investitori ha negoziato o aspetti specifici di ciò che è stato raggiunto in questi colloqui.

(Diario la americas 23/3/20189

:cool:
 
Tuttavia, il 15 febbraio Nicolás Maduro ha dichiarato che "il processo di negoziazione, ristrutturazione e rinegoziazione degli impegni internazionali del Venezuela è impeccabile, andando meglio di quanto mi aspettassi e aspirassi". Detto questo, il presidente non ha specificato quali investitori ha negoziato o aspetti specifici di ciò che è stato raggiunto in questi colloqui.

(Diario la americas 23/3/20189

:cool:

In questo caso concordo con Zio Nick.
Va tutto bene: non paga e non ha nessuna ripercussione a livello internazionale.
Meglio di così non potrebbe andare.
Se si stabilizza, può andare avanti per altri dieci anni.
 
Goldman Sachs non è l’unico grosso nome che si sta bruciando le mani maneggiando i titoli venezuelani. Tra i grandi possessori di bond di Caracas e della sua compagnia petrolifera ci sono anche BlackRock, T.Rowe Price, Ashmore Group e Northern Trust. Dodici dei quindici maggiori creditori del Paese sudamericano hanno creato un comitato per difendere i loro interessi affidando mandato aMillstein & Co, advisor finanziario specializzato in ristrutturazione dei debiti.

(ilfattoquotidiano 11/5/2018)
 
In questo caso concordo con Zio Nick.
Va tutto bene: non paga e non ha nessuna ripercussione a livello internazionale.
Meglio di così non potrebbe andare.
Se si stabilizza, può andare avanti per altri dieci anni.

Per ora suona fischia e canta (e cedola, a modo suo, alla grandissima).

Purtroppo il grafico che hai postato sull'andamento OIL è inclemente.
Quindi un po' prima del termine da te indicato qualcosa (cosa ?) dovrebbe accadere.
E' l'idea che ha anche il mercato : se stimasse un Maduro per altri dieci anni saremmo a single digit numbers (come direbbe GML).
 
Venezuela a rischio di approvvigionamento di frutta fresca per blocco delle importazioni
Dopo un anno discontinuo nella fornitura dei permessi per l'importazione di frutta e concentrati di frutta sul mercato venezuelano, le autorità locali hanno del tutto bloccato le importazioni di questi prodotti.

Come riportato da Carlos González, president della Venezuelan Fruit Association, le forniture di frutta d'importazione, come mele, pere, uva, prugne, kiwi e pesche, provenienti prevalentemente da Cile e Stati Uniti, sono crollate di oltre l'80% dall'ottobre 2009 ad oggi.

La Venezuelan Fruit Association avverte che se il blocco alle importazioni non verrà rimosso, il Venezuela potrebbe rimanere a corto di sufficienti approvvigionamenti di frutta fresca per soddisfare il consumo interno.
Fonte: english.eluniversal.com

Data di pubblicazione: 18/06/2010
Autore: Rossella Gigli
Copyright: www.freshplaza.it
 
Esposto a sanzioni internazionali, il Venezuela ha trovato il modo per raggirarle: per esempio, sta effettuando operazioni di raffinazione dell’oro in Turchia invece che in Svizzera. L’oro raffinato in Turchia viene successivamente trasferito al portafoglio delle attività della banca centrale venezuelana.

L’ammontare dell’oro esportato è pari a 779 milioni di dollari e dai dati del sito web dell’istituto di statistica turco si evince che il Venezuela ha esportato 20.15 tonnellate di oro tra gennaio e maggio di quest’anno, mentre nel 2017 non ci sono indicazioni in merito. Nel totale la banca centrale venezuelana detiene 150 tonnellate di riserve auree.

(agcnews.eu 21/7/2018)
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto