Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 2 (1 Viewer)

carib

rerum cognoscere causas
Generalizzando il tuo ragionamento vuol dire: finche la Cina ci finanzia, gli altri debiti non esistono.
Bisogna vedere fino a quando la Cina gli concedera prestiti...

bisogna vedere se e' rollover o denaro vero.

anche non bondholders stiamo ogni giorno concedendo in prestito.. le cedole che dovremmo incassare e non incassiamo.
 

vitoandolini

Forumer attivo
Ringrazio @ServizioClienti di Binck per avermi dato il piacere di partecipare alla loro trasmissione.

Per chiarire e specificare il mio umile pensiero:

  • MERCATI EMERGENTI IN GENERALE ==> credo sia a volte piu un problema di percezione piuttosto che di debolezza effettiva, non è comunque la prima volta che assistiamo a tracolli cosi imponenti e repentini (almeno 3 volte dal 2013)
  • POSSIBILITA' DI RECUPERO ==> nella maggior parte delle economie locali ci sono situazioni di estremo interesse, i margini per recuperare ci sono
  • RECUPERI VELOCI ==> in tutti i precedenti drawdown la metà delle perdite sono state recuperate in un mese (dal momento di inversione)
  • TURCHIA ==> paese fondamentalmente poco indebitato ma MALE indebitato (boom finanziamenti bancari in dollari, squilibrio partite correnti) Non c'è rischio default
  • OPINIONE PERSONALE ==> tendenzialmente eliminerei le asset class degli emerging markets perché troppo volatili ed esposte a qualsiasi minima turbolenza geopolitica
  • LIRA TURCA ==> finchè Erdogan non la smette di fare lo stronzo e far la pace con gli americani non vedo grandi margini di recupero nel breve nonostante il forte aumento dei tassi
  • SU COSA INVESTIREI DEGLI EM ==> bond turchia in valuta forte
  • COSA FARE SE SI E' DENTRO ==> terrei le posizioni per liquidarle a recupero consolidato
  • COSA FARE SE SI E' FUORI ==> non prenderei posizioni
  • SUL VENEZUELA ==> situazione difficile, non c'è disponibilità ne la volontà di pagare il debito. E' una partitaccia che DEVE giocare solo chi è dentro. Chi è fuori farebbe bene ad attendere sviluppi
Un caro saluto a tutti

Ho visto l'intervista e in linea di massima la condivido, sicuramente io non sarei capace di fare un'analisi come quella fatta. Su una sola cosa non sono d'accordo: Il fatto che una persona sia investita o meno su quell'asset non dovrebbe influenzare il suo comportamento. Se Turchia (come es.) non è buona non lo è nè se uno c'è dentro nè se uno è fuori quindi come non investito me ne starei fuori e come investito me ne uscirei. Cambia la percezione del rischio, ma il rischio dentro o fuori è esattamente lo stesso. Così come non dovrebbe influenzare il pmc a cui uno è entrato. Se valuto un bond 40 a 40 dovrei uscire, se l'ho pagato 80 non arriverà in pari solo perchè io l'ho pagato di più (e non me ne sono uscito a tempo debito)

Condivido la vision sul try, non ho seguito in diretta, ma ad un forte aumento dei tassi, corrisponde un ritracciamento del cross poco significativo (magari solo per quelle che erano le mie aspettative)
 
Ultima modifica:

The Bear

alla ricerca del bond perduto
Ringrazio @ServizioClienti di Binck per avermi dato il piacere di partecipare alla loro trasmissione.

Per chiarire e specificare il mio umile pensiero:

  • MERCATI EMERGENTI IN GENERALE ==> credo sia a volte piu un problema di percezione piuttosto che di debolezza effettiva, non è comunque la prima volta che assistiamo a tracolli cosi imponenti e repentini (almeno 3 volte dal 2013)
  • POSSIBILITA' DI RECUPERO ==> nella maggior parte delle economie locali ci sono situazioni di estremo interesse, i margini per recuperare ci sono
  • RECUPERI VELOCI ==> in tutti i precedenti drawdown la metà delle perdite sono state recuperate in un mese (dal momento di inversione)
  • TURCHIA ==> paese fondamentalmente poco indebitato ma MALE indebitato (boom finanziamenti bancari in dollari, squilibrio partite correnti) Non c'è rischio default
  • OPINIONE PERSONALE ==> tendenzialmente eliminerei le asset class degli emerging markets perché troppo volatili ed esposte a qualsiasi minima turbolenza geopolitica
  • LIRA TURCA ==> finchè Erdogan non la smette di fare lo stronzo e far la pace con gli americani non vedo grandi margini di recupero nel breve nonostante il forte aumento dei tassi
  • SU COSA INVESTIREI DEGLI EM ==> bond turchia in valuta forte
  • COSA FARE SE SI E' DENTRO ==> terrei le posizioni per liquidarle a recupero consolidato
  • COSA FARE SE SI E' FUORI ==> non prenderei posizioni
  • SUL VENEZUELA ==> situazione difficile, non c'è disponibilità ne la volontà di pagare il debito. E' una partitaccia che DEVE giocare solo chi è dentro. Chi è fuori farebbe bene ad attendere sviluppi
Un caro saluto a tutti

Ho appena sentito l'intervento su YouTube (e pure letto i commenti "di là"): IMHO le cose dette da Sandrino sono assolutamente ragionevoli e condivisibili; circa il "COSA FARE SE SI E' DENTRO ==> terrei le posizioni per liquidarle a recupero consolidato" lo interpreto come "a prescindere dal PMC", ovvero quando si pensa che il ragionevolmente recuperabile è recuperato si esce, e l'eventuale residuo non recuperato vada accettato come loss :-(
I bond turchi in USD li sto seguendo ......
 

sandrino

Forumer storico
Buongiorno,
Fanno sempre piacere i commenti dei contadini venezuelani finti.

Ne approfitto per rispondere ad un paio di amici

@vitoandolini
Carissimo, bacio le mani innanzitutto. Siamo sulla stessa lunghezza d’onda, il rischio di un titolo è lo stesso, sia che sei dentro che fuori.
Detto questo la conduttrice voleva un approccio operativo. A mio umile avviso avremo probabile ulteriore volatilità ==> ergo chi è fuori valutasse bene ma altrettanto ritengo che, specie per la Turchia, il mercato stia esagerando in termini di negatività quindi chi è dentro potrebbe aspirare a valori ben più consoni rispetto agli attuali.

Ora vorrei rispondere a gioxx sperando che mi legga : fratello laziale, probabilmente il battibecco passato -da me alimentato- ci ha portato su due sentieri comunicativi in antitesi, più che paralleli. Tali da non permettere un’adeguata comprensione di quello che ci diciamo.

In primo luogo vorrei chiarire che nella mia vita non ho MAI preso in giro nessuno per le proprie perdite finanziarie: io sono il primo ad aver perso con bdm un mare di soldi, a maggior ragione MAI mi permetterei.

Casomai dissento dalle opinioni di taluni soggetti che pur di sostenere le proprie ottimistiche tesi sparano boiate a raffica, un po’ come quando tu ti incazzi quando io dico le mie, con una differenza però : la realtà ad oggi sai bene cosa dice.

Detto questo, sul discorso di zerpa, che a mio avviso vuol dire “non vi pago”: questo è un ulteriore tassello del mosaico che MADURO and company ci hanno regalato dal 2 novembre 2017.

Mettiamo giù un qualcosina sulla deluda, parole loro, provo a ordinarle cronologicamente

SEGUIR CUMPLIENDO ==> ristrutturiamo ma nel mentre paghiamo
PDVSA HA PAGATO TUTTO ==> ma sono le cattive depositarie che ci trattengono gli schei
VENEZUELA POTENZA INVINCIBILE ==> nonostante gli imperialisti noi onoriamo tutto
LA RINEGOZIAZIONE PROCEDE MEGLIO DEL PREVISTO ==> MADURO ad inizio anno
COL PETRO ABBIAMO INCASSATO 5 MILIARDI ==> si scopre che poi non esiste
LE CEDOLE NON ARRIVANO PER LE SANZIONI ==> guarda caso pdvsa 2020 arriva subito
PRENDONO 5 MILIARDI DALLA CINA ==> specificano subito che sta cosa non riguarderà in modo alcuno i bondholders con cui cercano una soluzione di mutuo convenevole accordo.

Beh certo, infatti da quando è partita questa renegociacion sono stati corretti con i tenedores, hanno dato MOLTE informazioni e soprattutto direi VERE.

Un po’ come la produzione di petrolio “che vedrai da mese prossimo come sale”

Se ci pensi bene cosa è successo ieri ? Che il Venezuela si è rifinanziato in faccia a bondisti. Il mercato finanziario gli è precluso da anni, a loro va bene così.
Zerpa è un mafioso, e i cascati dal seggiolone che si gingillano con la botte di bambù, che
danno del vomitevole agli altri, che istigano i suicidi, che parlano di zio xijingpinuzzo e putinuzzo hanno capito forse che qui ognuno pensa ai fatti suoi e cerca di salvare il salvabile ?

Secondo te la Cina mette soldi così MADURO li gira ai bondholders ?

I prezzi sono talmente depressi che chi è uscito in passato ha fatto più che bene, chi è dentro ormai si deve giocare sta partita che diventa sempre più difficile ma non si sa mai.
 

tommy271

Forumer storico
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tommy271

Forumer storico
Refinanciamiento y reacomodo de pagos estarían por firmarse con China


Septiembre 13, 2018 1


Corriente Alterna.- El presidente Nicolás Maduro ya aterrizó en China para una gira de cuatro días en donde aspira llegar a acuerdos que beneficien económicamente a Venezuela y reafirmen las relaciones con el gigante asiático quien, junto a Rusia, es uno de los aliados geopolíticos más importantes que tiene su Gobierno.

Trascendió que en las negociaciones que se han adelantado en el equipo de avanzada encabezado por la vicepresidenta Ejecutiva, Delcy Rodríguez, se espera acordar un refinanciamiento de la deuda y un reacomodo de los plazos de pago.

También se prevé que por esta vía se levanten o se liberen recursos para la inversión de corto y mediano plazo que alcanzarían unos 5.500 millones de dólares.

Estos recursos, de la magnitud que se acuerden, vendrían a representar el componente del financiamiento que requiere el Plan Económico que anunció el Presidente Maduro el 20 de agosto pasado y que hasta ahora no ha sido identificado por los analistas del área económica.

Oficialmente no se dicho nada al respecto, pero los encuentros de la delegación venezolana con distintas instancias, entre ellas el Banco de Desarrollo de China y su presidente Zheng Jizhe, apuntan en esa dirección.

En las estepas

Por otra parte, fuentes del Alto Gobierno indican que también existe una negociación con Rusia de cara a la acreencia y los compromisos de pago que tiene la República con el socio y aliado político en el viejo continente.

Se habla de una renegociación de la deuda y la idea “patear” unos pagos importantes hasta el 2020, con lo cual el Gobierno venezolano liberaría algunos recursos y tendría caja suficiente para sostener su plan económico.

De esta forma se tendría claro el origen de los recursos que se requerirían para afrontar las recientes decisiones tomadas y anunciadas por el Jefe del Estado venezolano.

Entre las ofertas más importantes se encuentra la de restringir la desordenada emisión monetaria que alimentó la expansión exponencial de la liquidez en el sistema. Esta práctica presionó de forma determinante los precios hasta llevarnos al fenómeno de hiperinflación que sufre la economía en este momento.

Asimismo, estos recursos permitirán crear las condiciones de avanzar hacia la promesa de “déficit fiscal cero” y darles disciplina a las finanzas públicas. Por otra parte, generarían caja para cubrir las importaciones necesarias para atender la demanda interna, mientras la economía responde a los estímulos dados como eliminación de aranceles y la entrega de líneas de financiamiento a productores.

Por otra parte, también existe la posibilidad de que parte de estos de estos recursos podrían usarse para intervenir en el mercado cambiario ensanchando la oferta de divisas y así tener músculo con el cual hacer pulso en el mercado de divisas y función de darle mayor certidumbre y disminuir las distorsiones en el mercado cambiario.

Todavía hay que esperar por los anuncios que vengan desde la tierra del sol naciente y probablemente desde las estepas rusas, donde también hay una importante relación geopolítica y estratégica en momentos en que el pressing internacional alineado con Estados Unidos pone sus ojos sobre Venezuela y el Gobierno liderado por el presidente Nicolás Maduro.


Refinanciamiento y reacomodo de pagos estarían por firmarse con China | Corriente Alterna
 

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