Caro tommy, mi scuso innazitutto se l'espressione ti è sembrata offensiva, non volevo esserlo, non intendevo essere nemmeno polemico.
Intendevo dire che la 2020 è sul mercato per tutti da più di 2 anni tutti i giorni, è trattabile, è frutto di uno swap aperto a tutti gli investitori; accettato sì in maggioranza da venezuelani, ma rifiutato da molti investitori internazionali perchè semmai non sufficientemente "amichevole" (nel senso di garantita o sicura), e che sono stati rimborsati a 100 sui titoli non swappati se ricordo bene.
Ha una garanzia importante che renderebbe economicamente irragionevole non pagare. Ci aspettavamo tutti che pagasse, non direi che ha pagato per via degli "amici degli amici"; in questo senso mi sembrava una semplificazione, e sì la trovo un'espressione un po' allusiva e dietrologica.... di questi tempi sono toni che mi sembrano poco utili, i fatti bastano ed avanzano senza allusioni e non sono spesso considerati
con immutata ed assoluta stima
Mi scuso anch'io, se ti sono sembrato troppo polemico.
Per "amici degli amici" intendo la posizione rilevante su qualche titolo da parte dei venezolani (o frutto di accordi specifici).
Il resto è in mano al cosiddetto "parco buoi"... quello può attendere.
Quello che mi sento di dire (e non può fare piacere) è di condividere appieno la "tattica" adottata da Caracas.
La critica che muovo è il ritardo con cui si è preso atto della totale insostenibilità del debito, lasciando incancrenire la situazione e gettando il paese sul lastrico.
In sostanza, non avrebbero dovuto pagare sin dal 2015.
come tattica non mi sembra granchè
potevano fare default nel 2015 e procedere in maniera lineare e tutelandosi molto meglio di come sia andata effettivamente dopo
Mi scuso anch'io, se ti sono sembrato troppo polemico.
Per "amici degli amici" intendo la posizione rilevante su qualche titolo da parte dei venezolani (o frutto di accordi specifici).
Il resto è in mano al cosiddetto "parco buoi"... quello può attendere.
Quello che mi sento di dire (e non può fare piacere) è di condividere appieno la "tattica" adottata da Caracas.
La critica che muovo è il ritardo con cui si è preso atto della totale insostenibilità del debito, lasciando incancrenire la situazione e gettando il paese sul lastrico.
In sostanza, non avrebbero dovuto pagare sin dal 2015.
Ovviamente sarebbe stato meglio organizzare un default nel 2015, i bondholder avrebbero ricevuto una recovery (verosimilmente) migliore e Maduro non avrebbe buttato 20 MLD di $ che sarebbero serviti a risollevare parzialmente il paese.
A tutt'oggi non vedo una via d'uscita.