Ragazzo ma quando ti metti sulla bicicletta e cominci a pedalare fino a Caracas, sembri l ambasciatore venezuelano in Italia in missione umanitaria in cerca di elemosine. Abbiamo capito che hai avuto un loss spaventoso in questa storia ma lasciaci campare (anche senza i soldi del venezuela) che ogni volta che ti leggo su questo forum mi si gonfiano a livello dirigibile
Le quotazioni attuali (p. es. con i fondi passivi costretti a vendere) c'entrano poco con le aspettative di recovery. Non si può dire cosa accadrà in ristrutturazione post Maduro. Una aspettativa cambia di giorno in giorno al mutare delle condizioni. Oggi qualsiasi ipotesi è un lancio di moneta. Al pessimismo (che è anche il mio, che ne ho un pochino a 24,6) posso concedere soltanto i nomi dei ristrutturatori (Hausmann, Buccheit) e il fatto che del Venezuela sembra non importare niente a nessuno salvo a chi se l'è comprato (Putin, Xi).
I dati attualmente a disposizione non consentono di stimare un qualsivoglia recovery. Se i mercati fossero rimasti aperti allora qualsiasi prezzo avrebbe avuto più senso, sempre come dato istantaneo, soggetto a cambiamento in meglio o in peggio fino ai dettagli ufficiali sulla ristrutturazione (qualsiasi siano). Speriamo che le contrattazioni riprendano prima del delisting, ma la vedo dura.Vero, ma se uno vuole fare una stima, la deve fare con i dati che conosce, certo poi ognuno da ai dati un suo valore e li mette nell'ordine che lui ritiene.
Oh, ecco che Xi, creditore fino ad oggi silenzioso, si fa sentire. Finché sul Venezuela non sbandiereranno tre bandiere (USA per ius primae noctis, Russia e Cina), le sanzioni restano su.Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha inaugurato una nuova raffineria di petrolio binazionale in collaborazione con la Cina dopo aver incontrato nella giornata di giovedì i rappresentanti cinesi al palazzo di Miraflores, nella capitale venezuelana Caracas.
La nuova raffineria che sarà gestita da Sinovensa, una società mista che combina Petroleos de Venezuela (PDVSA) controllata dallo Stato venezuelano e la sua controparte cinese, CNPC, aumenterà la produzione di petrolio da 110.000 barili al giorno a 165.000 barili al giorno.
"Supereremo il blocco, andremo avanti con il sostegno e gli sforzi dei lavoratori", ha dichiarato il ministro del Petrolio e presidente della PDVSA Manuel Quevedo durante una chiamata trasmessa in diretta dal nuovo impianto.
"Questa è la base delle relazioni tra Cina e Venezuela, una cooperazione win-win, rispetto reciproco e dialogo costante", ha aggiunto Maduro.
Anche PDVSA e CNPC prevedono di espandere la produzione in un secondo, portando il numero di bdpd a 230.000.
Secondo un articolo di Bloomberg, un'altra società cinese ha siglato un accordo con PDVSA il mese scorso al fine di incrementare la produzione e contrastare gli effetti dell'ondata illegale di sanzioni economiche statunitensi contro il Venezuela.
La società con sede a Shanghai, Wison Engineering Services Co., ha concordato "di riparare le principali raffinerie del Venezuela in cambio di prodotti petroliferi compreso il diesel", secondo una fonte anonima di Bloomberg.