In Europa la propaganda di guerra contro il governo bolivariano è molto forte. Come spiegheresti cosa sta succedendo adesso con la benzina che scarseggia, e con la speculazione dei prezzi?
Il Venezuela è vittima di un attacco criminale imperiale, che si esprime nelle sfere politico-diplomatica ed economico-finanziaria. Siamo oggetto di forti misure coercitive unilaterali, adottate extraterritorialmente dal governo suprematista degli Stati Uniti, almeno dal 2014.
Queste misure costituiscono un crimine contro l'umanità, come previsto dallo statuto di Roma. Hanno lo scopo di impedire al nostro Paese di effettuare transazioni per accedere a prodotti alimentari e medicinali che servono al nostro popolo, ottenere finanziamenti internazionali. Questo divieto include: obbligazioni, prestiti, estensioni di prestiti, garanzie di prestito, lettere di credito, fatture o note di sconto e documenti commerciali, fino al blocco delle attività finanziarie della Banca centrale del Venezuela (BCV) e al divieto delle operazioni di Petróleos de Venezuela (PDVSA), da cui dipendono gran parte delle entrate del paese. La filiale CITGO, con sede negli Stati Uniti, è stata confiscata e le forniture necessarie per produrre carburante non arrivano nel Paese. Inoltre, ci è stato proibito di effettuare qualsiasi transazione con oro e criptovalute.
Tutte queste misure di soffocamento economico, come quelle attuate all'epoca in Cile contro il presidente martire Salvador Allende, insieme ad azioni di cyber-terrorismo volte a fissare un tasso di cambio parallelo e illegale, come il caso di Dollar Today, hanno influito senza dubbio sull'economia venezuelana, esacerbando le pressioni inflazionistiche, diminuendo il potere d'acquisto di venezuelani e venezuelane e minando l'autorità della nostra Banca centrale.
Come se ciò non bastasse, recentemente il governo degli Stati Uniti ha rubato 342 milioni di dollari dal nostro Paese, che la Banca centrale del Venezuela (BCV) aveva depositato nella Citybank. Denaro che è stato "trasferito" alla Federal Reserve statunitense. Un saccheggio che mostra la gravità dell'attacco di cui il popolo venezuelano è vittima.
Attacchi sostenuti da un'aggressiva campagna anti-bolivariana, attuata con la complicità delle grandi imprese di informazione del mondo. Queste coordinano linee editoriali che evidenziano permanentemente mezze verità e palesi bugie sulla realtà venezuelana, al fine di offuscare l'immagine del compagno presidente Nicolás Maduro e il governo bolivariano. Campagne che mettono in discussione l'autonomia dei poteri pubblici della Repubblica e minano il morale di coloro che militano e / o simpatizzano con la rivoluzione bolivariana.
Tratto da un'intervista al prof. Adan Chavez Frias (26/4/2020)