Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 2

J. L. Saboin García‏ @picosyvalles


El BC de #Vzla actúa como maximizador d señoreaje. La #inflación q maximiza señoreaje ocurrió en 1T2016 a 13% m/m. Frente a la decisión de max. señoreaje a corto plazo a expensas del señoreaje a largo plazo, ha optado x la 1era y caer en hiperinflación > http://bit.ly/2SQ7J3F



DuZNJY1WoAcGJae.jpg
 
Elías Jaua : La crisis económica se debe a la imposibilidad de llegar a un acuerdo con la deuda

El dirigente chavista indicó que la Asamblea Constituyente “podría convocar unas elecciones parlamentarias”,

Por
Descifrado
-
diciembre 17, 2018



Elías Jaua aseveró que mientras la Asamblea Nacional este controlada por dirigentes opositores y “se mantengan en desacató ciertas decisiones, no se podrá llegar a un acuerdo para rescatar la economía”.

El dirigente indicó la necesidad de invertir recursos para levantar la producción nacional y “desmontar el conjunto de mafias instaladas en los distintos sectores de la actividad económica, de allí hay que ir al fondo contra los funcionarios que atenten contra el sano funcionamiento de la economía”según reseña El Impulso.

Por lo que instó a restituir la Asamblea Nacional y que la misma acepte las dos vías, que la Asamblea Nacional acepte el “desacato” para elegir nuevos diputados de Amazonas, o “convocar a la soberanía popular, elecciones que permitan que un parlamento funcione en el marco de la constitución”.

La solución que debe existir es un acuerdo político “en función del interés nacional puede ayudar a desmontar esa arquitectura de aislamiento, bloqueo, que algunos dirigentes opositores han hecho lobby para que eso ocurra”.

En este sentido, el dirigente chavista indicó que la Asamblea Constituyente “podría convocar unas elecciones parlamentarias”, luego de que en reiteradas veces Maduro haya tratado de convocar diálogos la oposición a tenido como respuesta “enviarle drones llenos de explosivos”

Además hizo una promesa donde reiteró su compromiso con el país “con un acuerdo político entre venezolanos, el 2019, en vez de un año de hecatombe, será un año de recuperación económica y reconciliación entre venezolanos”.
 
José Guerra: “Lo que en enero costaba 1 Bolívar hoy cuesta 1.400.000”

Por
Luis Damario
-
diciembre 17, 2018



El diputado y miembro de la comisión de Finanzas de la Asamblea Nacional (AN) José Guerra aseguró este lunes que el 2018 ha sido un año catastrófico para la economía venezolana. Lo que en enero del 2018 costaba 1 Bolívar hoy a diciembre del 2018 cuesta 1.400.000 bolívares aproximadamente. Ese es el efecto de una descomunal hiperinflación originada por el régimen de Maduro”, sostuvo durante la presentación de un balance económico realizado por la tolda Primero Justicia.

El parlamentario estimó además que la economía caerá entre un 25% y 28% para el próximo año. Y advirtió que “no hay pensión, salario o jubilación que soporte la hiperinflación, los cálculos apuntan que, para el cierre de este año, diciembre, la hiperinflación va a pasar, con seguridad, de 1.400.000% (…) y el producto interno bruto (PIB) se contraerá más de 20% al cierre de 2018.“.

Guerra criticó las medidas anunciadas por el Ejecutivo. Opinó que la propuesta del Plan de Recuperación Económica “ha sido un cóctel explosivo de controles de precios, control de cambio, restricciones al comercio y la grave emisión de dinero del Banco Central para financiar la voracidad fiscal”.

En ese sentido, aseveró que decisiones tomadas por el gabinete económico serían “las causantes de la hiperinflación que ascendió en 300.000%”. Lamentó que la economía nacional se siga dolarizando porque no hay confianza en el Bolívar.

“Creemos que sí hay solución, y eso pasa por un cambio y orientación de la economía y del gobierno venezolano”, añadió. “No hay manera de recuperar sin petróleo. Nuestra solución es activar la producción petrolera”, recomendó.

Detalló que “al deuda pública es de 151 mil millones de dólares actualmente y, cuando (Hugo) Chávez, llegó al poder era de 30 millones de dólares (…) y la producción petrolera disminuirá en 400.000 barriles diarios lo cual implica una pérdida de ingresos por exportación de más de 15.000 millones de dólares“, agregó.
 
Tralasciamo i conati di bile altrui vi confermo (ieri sera avuto altro incontro con professionisti del settore, non di Fano) che il prossimo passo sarà il rinnegare la deuda esterna come “odiosa” dando la colpa agli americani e alle sanzioni.

.

Un poco improbabile visto che, salvo la 2027, è stata emessa interamente da Chavez & C.
Comunque il tema è accademicamente suggestivo, degno di essere seguito.

Sandrino ha detto "odiosa", ma, penso, avrebbe dovuto dire "antipatica" (inventato io ;) )

Deuda "Odiosa" : debito contratto da un presidente cattivone non per il bene del popolo ma per intascarsi i soldi. Chi arriva dopo prova a dire : "non è vero debito nazionale" .

Deuda "Antipatica" : "non vi pago perchè mi avete messo i bastoni tra le ruote e mi avete anche impedito di ristrutturare".

:
 
Ultima modifica:
Sandrino ha detto "odiosa", ma, penso, avrebbe dovuto dire "antipatica" (inventato io ;) )

Deuda "Odiosa" : debito contratto da un presidente cattivone non per il bene del popolo ma per intascarsi i soldi. Chi arriva dopo prova a dire : "non è vero debito nazionale" .

Deuda "Antipatica" : "non vi pago perchè mi avete messo i bastoni tra le ruote e mi avete anche impedito di ristrutturare".

:

Sicuramente ci sono nuove catene montuose, altissime, ci nevica (che non è poco) su cui hanno aperto impianti sciistici che risolleveranno l'economia.

Le catene montuose sono fatte di Bolivar.

Non esistono problemi solo opportunità.
 
Sandrino ha detto "odiosa", ma avrebbe dovuto dire "antipatica" (inventato io ;) )

Deuda "Odiosa" : debito contratto da un presidente cattivone non per il bene del popolo ma per intascarsi i soldi. Chi arriva dopo prova a dire : "non è vero debito nazionale" .

Deuda "Antipatica" : "non vi pago perchè mi avete messo i bastoni tra le ruote e mi avete anche impedito di ristrutturare".

:

Ci sono diverse definizioni... l'esempio dell'Ecuador è quello maggiormente esaustivo, ma non applicabile per Caracas.

Quello che invece hai descritto, mi pare più calzante per il Venezuela.
Son temi che potranno essere utilizzati dal FMI e dall'opposizione interna.

Per quanto riguarda Maduro, potrebbe appigliarsi alla vulgata contro il mercato sanguisuga e imperialista che gli ha impedito di rollare il debito.
Da parte sua ci può stare la volontà di rinegoziare il debito ... alle sue condizioni.
 
Bene, come avevamo scritto un paio di settimane fa è arrivata l’accelerazione.

Tralasciamo i conati di bile altrui vi confermo (ieri sera avuto altro incontro con professionisti del settore, non di Fano) che il prossimo passo sarà il rinnegare la deuda esterna come “odiosa” dando la colpa agli americani e alle sanzioni.

A meno di novità last minute la strada verso le quotazioni single digit è prossima.
Sandrino,Buon Giorno
Hai ragione,fine della storia di un bankrupt country
Have a nice day
 
.
Da parte sua ci può stare la volontà di rinegoziare il debito ... alle sue condizioni.

Quando sento dire " se non ci fossero state le sanzioni avrebbe ristrutturato", siccome sono una persona banale la mia memoria va alla precedente (piccola) ristrutturazione fatta da Maduro.
Che tasso già allora aveva preteso il mercato (confrontandolo ai rendimenti chiesti allora del mercato e , magari , ribaltandolo sui tassi attuali) e quali garanzie (Citgo) avevano preteso allora gli investitori per accettare lo swap ?

Quindi se si ristrutturasse ora, come dici, le condizioni le detterebbe solo lui.
Ma ai primi giri si andrebbe sicuramente a vuoto .

Oltretutto , la ristrutturazione è un patto tra debitore e creditore.
Accettare un haircut del X% ad esempio non dipende solo dall'entità della X, ma anche da chi te lo propone : se è Maduro ( chi ha fiducia di Maduro facce Tarzan ?)è un conto ; se è un governo filo-USA che si impegna , ad esempio, a privatizzare PDVSA e , contemporaneamente, il FMI si impegna a far arrivare vagonate di dollaroni per far ripartire l'economia è un altro discorso.
Perchè il titolo swappato il giorno dopo va in contrattazione ed è lì che si capisce se la ristrutturazione è , o meno, giudicata credibile.
 
Comunque (ed essendo il qui presente stato lontano dalle questioni Maduriane a parte tenere tutta la deuda in watchlist) vorrei dire che dal punto di vista di un creditore in causa 100 fra dieci anni non sono 100 oggi (a meno che non venga richiesto anche il montante il che mi sembra una stronzeria). Quindi a Maduro (por salvarse e la faccia y forse anche le palle) converrebbe ristrutturare seguendo l'aritmetica attuariale del Gulati (che non ho visto a quale % di hc arriva perché l'articolo sulla ristrutturazione della deuda non è in chiaro / non l'ho trovato), ma non credo che abbia i soldi manco per quello / gliene freghi qualcosa.

Greetings.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto