carib
rerum cognoscere causas
Passi, ovviamente, significa che il Venezuela si accorda con i creditori (le modalità di accordo, per noi, se ci sia tutto il condominio o meno, sono del tutto irrilevanti, ciò che rileva è l'effetto della decisione del condominio sui bond).
Taglio del 50% (che, appunto, è molto ottimistico perché s'era parlato del 70-80%) significa haircut sul nominale del 50%, con il risultato come da me esposto sopra, senza considerare l'NPV (che è un caso addirittura peggiorativo).
L'hc potrebbe essere associato ad un allungamento di scadenze, portando il valore attuale dei new WV (a parità di iniezioni di fiducia) al di sotto di quello che avrebbero soltanto tagliando il nominale, sempre senza considerare discorsi d'NPV.
Se poi fossero zero coupon, sarebbe ancora peggio.
In ogni caso il valore attuale (NPV) dipenderà dal tasso d'attualizzazione al momento del concambio e tale tasso sarà scelto in fase di negoziazione con i creditori (sperando che non si vada dritti in tribunale) e giocherà un ruolo determinante sia nella negoziazione che nel valore di mercato post ristrutturazione.
E, ripeto, anche senza considerare l'NPV: perché un newWV appena concambiato (tagliato di nominale e/o allungato di scadenze) dovrebbe quotare subito 100 pieni? perché, se nulla è cambiato, dovrebbe valere di più non dico di oggi, ma del momento in cui sono state bloccate le contrattazioni? perché dovrebbe avere un rendimento, cioè più o meno un premio al rischio, inferiore? spero che ci saranno iniezioni di fiducia tali da farlo quotare almeno all'NPV.
Io i warrant non li voglio. Sono già volatili all'inverosimile e trattandosi del Venezuela sarà come stare in un aereo col pilota pazzo.
P.S. Da un punto di vista del rischio (volatilità) qualsiasi derivato associato al concambio è un bello scarico del water sul povero concambiato, indipendentemente da quale saranno i rendimenti futuri, vale a dire: partiamo male.
nessuno (sano di mente) direi, ipotizza che nuovi titoli emessi in ristrutturazione quotino 100.
per immaginare quanto potrebbero quotare occorrerebbe conoscerne le caratteristiche, ed ipotizzare un relativo exit yield.
le modalita' sono cruciali, non secondarie: basta leggere i vari papers a suo tempo pubblicati sulla complessità' dell'operazione.
in tribunale (NY) si finisce inevitabilmente a meno di ristrutturazione in applicazione delle CAC, che comunque come tale non si applica ai titoli PDVsa.
il totale del debito obbligazionario, circa 75 miliardi incluso PDI, e' molto modesto rispetto alle riserve petrolifere del venezuela.
E' il costo del debito, piuttosto, ad essere eccessivo rispetto all'attuale capacita' del paese di produrre superati commerciale.
La logica di scambiare debito per concessioni petrolifere sembra dunque la più' sensata, se credibile.
una maniera indiretta per applicare tale logica consisterebbe ne legare i futuri coupons al prezzo del barile.. tipo Libor =x% della cesta in eccesso di 40 USD, oppure nell'introdurre nel pacchetto un warrant, come fecero gli argentini nel 2005.
(e furono un ottimo affare per i creditori)
dato l'eccesso di incognite, per il momento tentare di ipotizzare valori risulta un esercizio impossibile.
I prezzi attuali, in assenza di mercato vero, sono peraltro poco indicativi.
Se le sanzioni sui bonds venissero ritirate, assisteremo ad un esercizio di mercato di "ricerca di prezzo".. ove ovviamente chi compra offre sempre di pagare molto meno di quanto immagina di poter recuperare nel tempo, a meno, appunto, di avere una credibile offerta di concessioni pagabili in cash o bonos.