arseniolupin
Forumer storico
La correzione avvenuta sui mercati azionari a metà aprile, è culminata in una fase laterale, sui minimi di un mese fa, che a tratti ha fatto temere il peggio: successivamente, invece, i mercati azionari hanno recuperato terreno, e i principali indici europei hanno fatto registrare nuovi massimi annuali.
Ciò è vero anche per il nostro spmib, se lo depuriamo dell'effetto "dividendi".
Alla base di questo rally ci sono alcuni fattori, tra i quali il prolungarsi della fase discendente dei rendimenti dei bonds, la "crisi" dell'euro, che ha sostenuto le aziende esportatrici dell'area, a lungo penalizzate dalla forza della moneta unica, ed anche un flusso di utili aziendali ancora buono, che offre ancora rendimenti di mercato nettamente superiori a quelli dei bonds governativi decennali ( in termini di dividend yields).
Sembra dunque che i bonds e le azioni mantengano una impostazione positiva, mentre l'euro ha decisamente imboccato un nuovo trend discendente, in particolare contro usd e jpy.
Tuttavia a questa situazione apparentemente "tranquilla", si contrappone un deterioramento degli indicatori di analisi tecnica, sopratutto quelli con cadenza settimanale e mensile, che impone la massima prudenza, per i mesi a venire: riteniamo che l'attuale rally non abbia ulteriore spazio potenziale elevato di crescita, e che anzi che si possa assistere, nei prossimi mesi, ad una ampia fase laterale; inoltre, non possiamo escludere che in autunno si possa verificare una nuova fase correttiva per le quotazioni azionarie.
MERCATO DELLE OPZIONI SULL'INDICE SPMIB40:
VOLATILITA'
IN THE MONEY OUT OF THE MONEY
CALL 10% LUGLIO 9% CALL
CALL 10% AGOSTO 9% CALL
PUT 10% LUGLIO 11% PUT
PUT 10% AGOSTO 11% PUT
La volatilità statistica dell'indice spmib, che in concomitanza con la correzione di metà aprile aveva fatto registrare un picco in area 15%, con il successivo recupero delle quotazioni ha progressivamente perso terreno, riportandosi su valori vicini al 9%, praticamente sui minimi dell'anno.
I prezzi delle opzioni , che avevano accennato ad un aumento, in aprile, sono subito rientrati, e attualmente esprimono una volatilità implicita valutabile attorno al 10%.
In praticasiamo ritornati su livelli estremamente sacrificati, se comparati alle medie storiche.
I volumi trattati sul mercato delle opzioni sono stati buoni, nelle ultime settimane; anche se abbiamo notato un certo equilibrio, in termini di volumi , tra call e put scambiate, dobbiamo osservare come il differenziale di open interest sia nuovamente su valori minimi assoluti.
In altre parole, l'open interest esistente attualmente sulle put supera ampiamente quello relativo alle call, e questo fattore segnala che il mercato è ancora decisamente positivo riguardo alle possibilità rialziste dell'indice.
Attendiamo con attenzione la scadenza di venerdì prossimo, per vedere se apporterà mutamenti significativi a questa situazione che perdura ormai da quasi due anni.
Per quanto riguarda il breve termine, notiamo che sulla scadenza di giugno, quella di venerdì prossimo, vi è un alto open interest sulla base 33000, e questo livello sembra fungere da polo di attrazione per l'indice. Riteniamo quindi che sino alla scadenza , cioè ancora per qualche giorno, l'indice potrebbe mantenere una intonazione rialzista
di Dario Daolio
Ciò è vero anche per il nostro spmib, se lo depuriamo dell'effetto "dividendi".
Alla base di questo rally ci sono alcuni fattori, tra i quali il prolungarsi della fase discendente dei rendimenti dei bonds, la "crisi" dell'euro, che ha sostenuto le aziende esportatrici dell'area, a lungo penalizzate dalla forza della moneta unica, ed anche un flusso di utili aziendali ancora buono, che offre ancora rendimenti di mercato nettamente superiori a quelli dei bonds governativi decennali ( in termini di dividend yields).
Sembra dunque che i bonds e le azioni mantengano una impostazione positiva, mentre l'euro ha decisamente imboccato un nuovo trend discendente, in particolare contro usd e jpy.
Tuttavia a questa situazione apparentemente "tranquilla", si contrappone un deterioramento degli indicatori di analisi tecnica, sopratutto quelli con cadenza settimanale e mensile, che impone la massima prudenza, per i mesi a venire: riteniamo che l'attuale rally non abbia ulteriore spazio potenziale elevato di crescita, e che anzi che si possa assistere, nei prossimi mesi, ad una ampia fase laterale; inoltre, non possiamo escludere che in autunno si possa verificare una nuova fase correttiva per le quotazioni azionarie.
MERCATO DELLE OPZIONI SULL'INDICE SPMIB40:
VOLATILITA'
IN THE MONEY OUT OF THE MONEY
CALL 10% LUGLIO 9% CALL
CALL 10% AGOSTO 9% CALL
PUT 10% LUGLIO 11% PUT
PUT 10% AGOSTO 11% PUT
La volatilità statistica dell'indice spmib, che in concomitanza con la correzione di metà aprile aveva fatto registrare un picco in area 15%, con il successivo recupero delle quotazioni ha progressivamente perso terreno, riportandosi su valori vicini al 9%, praticamente sui minimi dell'anno.
I prezzi delle opzioni , che avevano accennato ad un aumento, in aprile, sono subito rientrati, e attualmente esprimono una volatilità implicita valutabile attorno al 10%.
In praticasiamo ritornati su livelli estremamente sacrificati, se comparati alle medie storiche.
I volumi trattati sul mercato delle opzioni sono stati buoni, nelle ultime settimane; anche se abbiamo notato un certo equilibrio, in termini di volumi , tra call e put scambiate, dobbiamo osservare come il differenziale di open interest sia nuovamente su valori minimi assoluti.
In altre parole, l'open interest esistente attualmente sulle put supera ampiamente quello relativo alle call, e questo fattore segnala che il mercato è ancora decisamente positivo riguardo alle possibilità rialziste dell'indice.
Attendiamo con attenzione la scadenza di venerdì prossimo, per vedere se apporterà mutamenti significativi a questa situazione che perdura ormai da quasi due anni.
Per quanto riguarda il breve termine, notiamo che sulla scadenza di giugno, quella di venerdì prossimo, vi è un alto open interest sulla base 33000, e questo livello sembra fungere da polo di attrazione per l'indice. Riteniamo quindi che sino alla scadenza , cioè ancora per qualche giorno, l'indice potrebbe mantenere una intonazione rialzista
di Dario Daolio