Wall Street debole in attesa del piano, ma i listini risalgono la china nel finale

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Wall Street debole in attesa del piano, ma i listini risalgono la china nel finale

Cautela e prese di profitto hanno frenato quest'oggi la piazza azionaria americana che dopo il rally della vigilia non è riuscita a muoversi ancora lungo la via dei guadagni, recuperando comunque buona parte delle perdite nel finale. Sin dalle prime battute gli indici sono stati messi sotto pressione tanto da arrivare a sfiorare una flessione di quasi due punti percentuali nonostante alcune buone notizie arrivate dal fronte macroeconomico. Nel mese di settembre, secondo quanto indicato dalla stima ADP , sono andati persi 8mila posti di lavoro nel settore privato, ma si tratta di un numero decisamente più basso di quello previsto dal mercato che si aspettava un calo di 55mila unità. Meglio delle attese anche la spesa per le costruzioni che ad agosto si è riportata sulla parità, rispetto alla flessione dell'1,4% precedente, mentre a sorpresa è sceso l'indice ISM manifatturiero, calando a 43,5 punti rispetto ai 49,9 dell'ultima rilevazione.
Proprio quest'ultima indicazione ha pesato e non poco sui listini che sono tornati a fare i conti con i rinnovati timori di una fase recessiva per l'economia a stelle e strisce. La cautela tra gli operatori è stata dettata anche dall'attesa per il nuovo piano di salvataggio che dovrebbe essere votato più tardi dal Senato, dopo la mezzanotte italiana, prima di approdare domani all'esame della Camera.
A condizionare e non poco l'andamento degli indici e in particolare del Dow Jones (notizie) è stato il crollo di General Electric (NYSE: GE - notizie) , ma l'annuncio relativo all'ingresso nel capitale da parte di Warren Buffet ha risollevato le sorti del titolo, consentendo un recupero dei listini.
A fine giornata così il Dow Jones è riuscito a limitare i danni ad un frazionale calo dello 0,18%, mentre l'S&P500 ha ceduto lo 0,45%. In maglia nera il Nasdaq Composite (NASDAQ: notizie) che ha lasciato sul parterre l'1,07% a 2.069,4 punti, dopo aver toccato un minimo a 2.046 e un massimo a 2.083 punti.
Tra i titoli del Dow Jones guadagnano ancora terreno i finanziari, trainati da Citigroup (NYSE: C - notizie) che ha messo a segno un rally del 12,14%, seguito da Bank of America (NYSE: IKJ - notizie) e da Jp Morgan che sono saliti del 9,34% e del 6,7%, lasciando più indietro American Express (NYSE: AXP - notizie) che si è accontentato dello 0,71%.
In positivo i farmaceutici con Pfizer (NYSE: PFE - notizie) e Merck (MKGAY.PK - notizie) in ascesa del 2,71% e dell'1,62%, mentre il calo del prezzo del petrolio ha penalizzato Chevron (NYSE: CVX - notizie) , in rosso dello 0,33%. Diversa (DVSA - notizie) la situazione per Exxon Mobil (NYSE: XOM - notizie) che ha guadagnato posizioni, con un progresso dell'1,18%, grazie alla promozione di Barclays Capital che ha migliorato il giudizio sul titolo da “equalweight” ad “overweight”.
In rialzo dello 0,85% General Motors (NYSE: GM - notizie) nonostante le vendite complessive di settembre siano calate del 15,8%, con una flessione del 9,8% per quelle di automobili.
Segno meno per General Electric che ha lasciato sul parterre quasi il 4%, dopo essere arrivato a perdere oltre nove punti, per via dei timori legati alle difficoltà della divisione finanziaria del gruppo. A ridare fiato al titolo ha contribuito la mossa di Warren Buffett che ha annunciato l'acquisto di azioni privilegiate per un controvalore di 3 miliardi di dollari.
Sotto scacco IBM (NYSE: IBM - notizie) che ha chiuso in flessione di quasi sei punti, penalizzato dai rumors secondo cui il gruppo non riuscirà a centrare le stime degli analisti con i risultati del terzo trimestre, per via del deterioramento del contesto economico e del forte recupero del dollaro.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, risale la china Google (NASDAQ: GOOG - notizie) che ha recuperato quasi tre punti dopo il crollo della vigilia e i pesanti cali delle ultime sessioni. Debole Intel che ha ceduto poco più di un punto, mentre Yahoo (NASDAQ: YHOO - notizie) e Dell (NASDAQ: DELL - notizie) hanno chiuso in calo di circa il 2%. Prese di profitto su Research in Motion che dopo il rally a due cifre di ieri è arretrato del 2,05%. Decisamente più significativo lo storno di eBay che ha restituito al mercato oltre la metà dei guadagni realizzati alla vigilia, con una perdita di quasi il 7%.
 

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