Elico64
Forumer storico
cerco di interpretare la cosa in ottica operativa.
Se è partito un T+3 regola dice che il max relativo dell'indice deve restare inviolato per almeno un T+1, giusto?
ora all'eterna domanda che mi pongo (credo di non essere l'unico), mi devo mettere long o short? non so cmq rispondere, in quanto non posso dire che non devo mettermi long, perchè per soddisfare la condizione di non superare i 17945 mi basta fare anche solo 600 punti up dalla chiusura di oggi a 17290 e sfido chiunque a dire che non sarebbe un signor long da tradare.
Per contro non posso nemmeno dire che scende, dato che basterebbe un lateralone di 13 sedute (più o meno) a soddisfare la condizione di cui sopra, che sfiancherebbe il mio short.
sbaglio qualcosa? sicuramente si
Il tuo quesito, caro Cismax, è del tutto legittimo. Non a caso era la stessa domanda che mi ponevo io nell'estate del 2009 quando approcciai ai cicli di Borsa.
Erano i tempi della "pisciata controvento" di Treno e di Purple che ululava e spergiurava i 300pt per l'SP500 (visione monotematica).....
A quella domanda trovai risposta qualche mese più tardi...
Siccome ero consapevole che nei miei trade mancava la componente "Tempo", e con l'analisi ciclica coprii questo gap, scoprii che proprio il fattore Tempo doveva dettare la mia operatività.
Declinato (termine tanto caro all'amico FNAIOS) opportunamente significa che, prima di mettere a tavolino il mio denaro, tanto o poco che sia, devo conoscere l'obiettivo temporale del mio trade. Intraday, T-1, T+1 o T+2 qualsiasi esso sia.
In secondo luogo, long o short, dovrò essere consapevole di ciò che stanno "combinando" i frame ciclici superiori a quello oggetto della mia operatività. Questo razionale farà si, infatti, di avere una "probabilità" di successo superiore (rapporto rischio/rendimento).
La chiave di lettura in ambito ciclico al tuo quesito risiede in queste poche parole.
Quale arco temporale sto/vorrei tradando/tradare?