Certificati di investimento - Cap. 5 (7 lettori)

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skolem

Listino e panino
Impossibilità di competere non basta? Purtroppo moltissimi politici italiani ancora non si rendono conto di che effetti devastanti avrà il rincaro dei prezzi dell'energia sull'economia italiana. Quando parlano di condizionatori spenti o qualche grado in meno nei termosifoni mi sembrano tutti dei deficienti totali.
Qui ci sarà una parte del mondo che avrà accesso ad energia a prezzi 'normali' o comunque aumenti contenuti.
Un'altra parte che continuerà a vedere questi aumenti del 400-500% a lungo. E questi aumenti per molti non sono sostenibili in nessun modo.
Forni (industria dolciaria), altiforni (produzione acciaio), fabbriche ad alto consumo energetico sono già OGGI in crisi drammatica.
Qui paradossalmente si rischia che ci sia una fortissima contrazione della domanda (e quindi comunque una effettiva minore necessità di gas) proprio per la chiusura massiccia di aziende e quindi minor consumo di energia e gas.
Ma questo porterà disoccupazione, ulteriori dipendenze dall'estero (che si prenderanno le posizioni lasciate dagli stabilimenti italiani che chiudono...).
A me sembra addirittura ultra-ottimista il target del governo del 3.1% (tagliato quasi a metà ieri) per il PIL...
Draghi si sta rivelando una enorme delusione. Un economista della sua portata sa benissimo quello che sta succedendo e non può metterla sullo scherzo.
Bene, vai avanti con il ragionamento. Draghi è impazzito? Non mi sembra una persona impulsiva e neanche un politico da 4 soldi che vive solo sul consenso di breve termine o di like su qualche social network.
 

NoWay

It's time to play the game
Impossibilità di competere non basta? Purtroppo moltissimi politici italiani ancora non si rendono conto di che effetti devastanti avrà il rincaro dei prezzi dell'energia sull'economia italiana. Quando parlano di condizionatori spenti o qualche grado in meno nei termosifoni mi sembrano tutti dei deficienti totali.
Qui ci sarà una parte del mondo che avrà accesso ad energia a prezzi 'normali' o comunque aumenti contenuti.
Un'altra parte che continuerà a vedere questi aumenti del 400-500% a lungo. E questi aumenti per molti non sono sostenibili in nessun modo.
Forni (industria dolciaria), altiforni (produzione acciaio), fabbriche ad alto consumo energetico sono già OGGI in crisi drammatica.
Qui paradossalmente si rischia che ci sia una fortissima contrazione della domanda (e quindi comunque una effettiva minore necessità di gas) proprio per la chiusura massiccia di aziende e quindi minor consumo di energia e gas.
Ma questo porterà disoccupazione, ulteriori dipendenze dall'estero (che si prenderanno le posizioni lasciate dagli stabilimenti italiani che chiudono...).
A me sembra addirittura ultra-ottimista il target del governo del 3.1% (tagliato quasi a metà ieri) per il PIL...
Draghi si sta rivelando una enorme delusione. Un economista della sua portata sa benissimo quello che sta succedendo e non può metterla sullo scherzo.

C'è un'altra frase della conferenza di ieri su cui non sono per niente d'accordo: "La politica deve dare fiducia". No, la politica deve risolvere i problemi, poi la fiducia arriva di conseguenza...
 

FNAIOS

La divisione sta nel "tu vuoi sanzionare quello, io no" : è vero, ma anche 1- lapalissiano. Le nazioni non sono tutte uguali (e ripeto, sono 27), mi sembra ovvio che quando c'è da decidere una sanzione non ci sia l'unanimità e si discute.
Poi c'è un discorso di grandi aziende e piccole imprese. : questo è un punto interessante. Per me questa volta, rispetto al 2014, c'è più consapevolezza anche di questo. Infatti l'altra volta sono state penalizzate soprattutto aziende medio piccole del made in italy, 2- mentre adesso con queste sanzioni pesanti anche le grosse aziende fanno fatica ad aggirarle e sono costrette ad andare via. E anche questo per me è un grande risultato.

1- Lapalissiamo anche, ma problema serio. Quindi era meglio che se lo facessero diventare lapalissiamo prima. Evidenzia l'assenza di contromisure (sanzioni) pronte, studiate in modo che facciano male al nemico e non a te. Altrimenti lo ammazzi facendoti trapassare dalla pallottola.

2- Quando una grande azienda "se ne va" (anche se non capisco quello che intendi) è un bel casino per il lavoro, per le banche, ecc.

Credo che Putin avesse ben studiato l'effetto delle eventuali sanzioni sui sanzionatori, i propri punti di forza. E per questo è entrato in Ucraina senza chiedere permesso. Speriamo che avesse almeno un po' di torto o che il mondo si stufi della guerra, altrimenti come dicono alcuni ridiventa un Afganistan / Siria, insomma un altro di quei punti sempre caldi.
 
Stato
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