La Fed conferma i tassi allo 0.00-0.25% e riapre i rubinetti: $600 miliardi
L'acquisto di titoli a lungo avverra' entro meta' 2011. Ora si rischia di innescare una spirale inflativa: il rendimento dei Treasury a 10 anni potrebbe scendere ulteriormente, spingendo al rialzo i prezzi. Confermata le stime per una ripresa lenta dell'economia. Mercato regge, dollaro crolla.
Iniezione da 600 miliardi di dollari sul mercato: questa la cifra, di 100 miliardi superiore alle attese, con cui la Federal Reserve spera di rilanciare l'economia, rischiando pero' cosi' facendo di sottovalutare il pericolo inflazione, come avvenne nel biennio 2003-2004. La riunione di due giorni di politica monetaria del comitato della Fed si chiude cosi' con l'annuncio atteso di una nuova tornata di quantitative easing.
La banca centrale Usa ha inoltre confermato i tassi di interesse sui livelli vicini allo zero (0-0.25%) dove si trovano da dicembre 2008. Con il nuovo acquisto di bond si rischia di innescare una spirale inflativa: il rendimento dei Treasury a 10 anni potrebbe scendere ulteriormente, spingendo al rialzo i prezzi.
Intanto gli indici di borsa hanno tenuto bene, mentre il dollaro ha iniziato a perdere ampio terreno dopo l'annuncio, spingendo al rialzo i prezzi di oro e argento. Selloff dei titoli di Stato a breve, che innesca un balzo dei rendimenti.
Le informazioni ricevute dall'ultima riunione di settembre confermano che il ritmo della ripresa nella produzione e nell'occupazione continua a essere lento. Le spese delle famiglie stanno aumentando gradualmente, ma sono ancora messe sotto pressione dagli alti livelli di disoccupazione, dalla crescita modesta del reddito e dalla situazione precaria dell'immobiliare e delle attivita' creditizie.
Le spese delle aziende nelle apparecchiature e nei software stanno salendo, anche se con meno intensita' rispetto all'inizio dell'anno. Gli investimenti nelle strutture non residenziali continuano a essere limitati. Le societa' restano riluttanti ad assumere. Il livello dei nuovi cantieri edili rimane ancora basso. L'outlook sull'inflazione a lungo termine e' rimasto stabile, ma gli indici dell'inflazione sottostante sono calati negli ultimi trimestri.
Il Comitato cerchera', come richiede il suo mandato, di raggiungere una stabilita' di prezzi e di ottenere il massimo possibile per curare le ferite del mercato del lavoro. Al momento il tasso di disoccupazione e' alto e i livelli di inflazone sono bassi rispetto all'obbiettivo del Comitato. Anche se si prevede un graduale ritorno su livelli piu' elevati di utilizzo delle risorse in un contesto di stabilita' dei prezi, il progresso verso gli obiettivi prefissati e' stato sinora deludente.
Pertanto, al fine di promuovere un ritmo piu' sostenuto della ripresa e per assicurare che l'inflazione, con il passare del tempo, si porti su livelli conistenti con quanto prevede il suo mandato, il Comitato ha deciso di acquistare nuovi titoli. La politica esistente di reinvestimento dei pagamenti principali derivanti dalle operazioni di acquisto verra' mantenuta intatta.
Inoltre il Comitato ha intenzione di acquistare altri $600 miliardi di titoli a lungo termine entro la fine del secondo trimestre 2011 al ritmo di circa 75 miliardi al mese. Il Comitato terra' sotto osservazione il ritmo dell'acquisto di titoli e le dimensioni complessive di tali misure di allentamento monetario alla luce delle informazioni che ricevera' prossimamente e adattera' il programma di conseguenza con l'obiettivo di raggiungere gli obiettivi sul fronte dell'occupazione e della stabilita' dei prezzi.
Confermato il target range sui federal funds allo 0.00-0.25%. Le condizioni economiche, tra cui i bassi livelli di utilizzo delle risorse, trend dei prezzi, e attese per un'inflazione stabile, dovrebbero garantire livelli bassi in via eccezionale ancora per un periodo prolungato.