È passato un decennio, ma sembra quasi ne siano passati due o tre, tali e tanti sono stati gli accadimenti degli ultimi dieci anni.
Ma andiamo con ordine.
Il 1998 fu l’anno della crisi russa, preceduto dalla crisi delle piazza finanziarie asiatiche, appena un anno prima..
Situazioni convulse, caratterizzate da grande incertezza: la volatilità dei mercati finanziari ne fu naturale conseguenza.
Il 1999 fu l’anno del millenium bug, che allo scoccare del nuovo millennio avrebbe dovuto essere causa di problemi informatici gravissimi con conseguenze di portata planetaria sull’economia e sui mercati finanziari.
Alan Greenspan, indimenticabile governatore della Fed, i cui meriti sono a mio avviso misconosciuti, reagì in queste circostanze con accorte manovre sui tassi, con una tecnica metaforicamente battezzata come “tacco e punta”.
E riuscì sempre ad evitare la recessione.
Arriviamo quindi al 2000.
L’avvio del 2000 vide una partenza dei mercati con grande vigore, sulla scorta degli ottimi risultati delle società tecnologiche.
Il Nasdaq arrivò presto a quota 5000, che era un livello molto alto, troppo alto……
Quanto troppo ?
L’eccesso di valutazione delle quotazioni dipese a mio avviso da diverse cause.
C’erano, sicuramente, alcuni fattori positivi non sostenibili nel lungo termine:dalla politica monetaria, resa molto accomodante dai timori del millenium bug, alla mole di investimenti in Information technology necessari per l’adeguamento delle infrastrutture allo scoccare fatidico del primo gennaio 2000.
Dunque, una correzione, anche poderosa, era lecito attendersi.
Cosa poi sia successo è ormai storia.
Meno chiara, a mio parere, risulta la spiegazione dell’accaduto: quali furono le cause della crisi tuttora perdurante ?
Penso che riflettere su questo tema sia di cruciale importanza per comprendere il futuro dei mercati finanziari.
A pensarci bene, l’epoca che stiamo vivendo sembra caratterizzata da una serie di bolle speculative le quali sono in realtà accomunate dagli stessi fattori.
E non si tratta di eccessi di investimento in information technology.
Aggiungo: anche la bolla dei subprime risente degli stessi fattori più generali…….
Saluti.
Ma andiamo con ordine.
Il 1998 fu l’anno della crisi russa, preceduto dalla crisi delle piazza finanziarie asiatiche, appena un anno prima..
Situazioni convulse, caratterizzate da grande incertezza: la volatilità dei mercati finanziari ne fu naturale conseguenza.
Il 1999 fu l’anno del millenium bug, che allo scoccare del nuovo millennio avrebbe dovuto essere causa di problemi informatici gravissimi con conseguenze di portata planetaria sull’economia e sui mercati finanziari.
Alan Greenspan, indimenticabile governatore della Fed, i cui meriti sono a mio avviso misconosciuti, reagì in queste circostanze con accorte manovre sui tassi, con una tecnica metaforicamente battezzata come “tacco e punta”.
E riuscì sempre ad evitare la recessione.
Arriviamo quindi al 2000.
L’avvio del 2000 vide una partenza dei mercati con grande vigore, sulla scorta degli ottimi risultati delle società tecnologiche.
Il Nasdaq arrivò presto a quota 5000, che era un livello molto alto, troppo alto……
Quanto troppo ?
L’eccesso di valutazione delle quotazioni dipese a mio avviso da diverse cause.
C’erano, sicuramente, alcuni fattori positivi non sostenibili nel lungo termine:dalla politica monetaria, resa molto accomodante dai timori del millenium bug, alla mole di investimenti in Information technology necessari per l’adeguamento delle infrastrutture allo scoccare fatidico del primo gennaio 2000.
Dunque, una correzione, anche poderosa, era lecito attendersi.
Cosa poi sia successo è ormai storia.
Meno chiara, a mio parere, risulta la spiegazione dell’accaduto: quali furono le cause della crisi tuttora perdurante ?
Penso che riflettere su questo tema sia di cruciale importanza per comprendere il futuro dei mercati finanziari.
A pensarci bene, l’epoca che stiamo vivendo sembra caratterizzata da una serie di bolle speculative le quali sono in realtà accomunate dagli stessi fattori.
E non si tratta di eccessi di investimento in information technology.
Aggiungo: anche la bolla dei subprime risente degli stessi fattori più generali…….
Saluti.