dona46
Forumer storico
berlinzani
Il dollaro americano, dopo aver toccato i minimi in area 1.5510 contro euro, andando a recuperare ulteriormente dopo i minimi fatti segnare ad inizio settimana, ha mostrato nuovi segni di debolezza ritracciando fino a 1.5696 durante la sessione americana. Contro la moneta nipponica invece ha recuperato terreno da un minimo di 102.07 fino a raggiungere 102.95. Gli equity markets americani hanno ben performato, con lo S&P 500 positivo di quasi l'1.8%.Come anticipato da Bernanke nel discorso tenuto al congresso, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione, riguardanti l'ultima settimana di marzo, sono leggermente cresciuti sia rispetto al precedente 369.000 unità, sia rispetto alle attese del mercato (365k), andando ad assestarsi ad un livello di 407k unità. Per quanto concerne invece l'indice ISM non manifatturiero del mese appena trascorso, è stato pubblicato un valore pari a 49.6, migliore del sentiment di mercato, ma ancora sotto lo spartiacque tra espansione e contrazione economica, rappresentato da 50. Entrambi i reports (settore manifatturiero e non) lasciano pensare che l'economia americana, pur non trovandosi “tecnicamente” in recessione (ricordiamo che sono necessari almeno due trimestri di mancato incremento del PIL – mentre il GDP relativo all'ultimo trimestre 2007 ha fatto segnare un +0.6), sia vicina ad essa, o forse sarebbe meglio dire sia in leggerarecessione.
E la situazione europea? Questa florida economia che, secondo Trichet & C., continua a crescere e che non ha bisogno di un aiuto da parte dell'istituto di Bruxelles dal lato crescita, ma ha soltanto bisogno di tenere sotto controllo quel “non proprio corretto” 3.3% di inflazione comunicatoci?
Si staranno accorgendo che i dati europei, storicamente in ritardo di tre trimestri rispetto a quelli americani, non sono proprio confortanti (basti guardare alle vendite al dettaglio pubblicate ieri – in decremento dello 0.5% su base mensile)? Questa situazione potrebbe aiutare un recupero del dollaro dal momento che, sempre più investitori si chiedono per quanto tempo la BCE continuerà a mantenere la sua rigida politica hawkish?
Oggi l'attenzione sarà rivolta ai non farm payrolls (12.30 gmt). Attenzione alla reazione del mercato in caso di pubblicazione lontana dalle aspettative. Volatilità attesa molto alta.
Giornata dunque non facile per il trading, proviamo comunque a suggerire qualche potenziale livello su cui fare delle operazioni.
Cominciando dal classico eurodollaro possiamo notare come sia da giudicare piuttosto importante la resistenza posta fra 1.5710 e 1.5730: crediamo il superamento di questa, in caso di un dato negativo, generi non poca volatilità con possibilità di estensione nuovamente in direzione di 1.58. Più difficile l'individuazione di un supporto anche se il minimo della notte, 1.5635, potrebbe aiutare in questo senso.
Il dollaroyen continua il proprio percorso di salita, seppure con qualche storno fisiologico: seguendo questa tendenza rialzista individuiamo il punto obiettivo che potrebbe essere dato da 103.50. Osservando il grafico a 240 minuti si può, altrettanto agevolmente, notare come il livello che mantiene vive le speranze di recupero del dollaro è dato da 100 figura.
Il risultato di un dollaro yen vicino ad un obiettivo di 103.50 potrebbe essere un EurJpy prossimo al massimo del 26 febbraio scorso, 161.50. 159.30 è il supporto.
Il cable abbiamo visto ieri come non abbia confermato la figura ipotizzata… una cosa è però chiara, il livello di supporto a cui provare a comprare sterline giace a 1.9730 e il livello invece a cui provare a comprare dollari è suggerito dal canale superio della grossa figura a triangolo che si è venuta a creare su un grafico a 240 minuti, 2.0050.
Terminando con l'eurosterlina suggeriamo di prestare attenzione ad un ritorno in zona 0.79 per cogliere l'occasione di un acquisto di sterlina, fino al 10 marzo (data in cui presumibilmente la BoE taglierà i tassi portandoli a 5%) infatti dovrebbe rimane ancora sotto pressione, ma nel medio periodo potrebbe rappresentare un buon cambio su cui diversificare.
Per altri suggerimenti non esitate a contattarci allo 0331 455471 o via email all'indirizzo
[email protected]
Il dollaro americano, dopo aver toccato i minimi in area 1.5510 contro euro, andando a recuperare ulteriormente dopo i minimi fatti segnare ad inizio settimana, ha mostrato nuovi segni di debolezza ritracciando fino a 1.5696 durante la sessione americana. Contro la moneta nipponica invece ha recuperato terreno da un minimo di 102.07 fino a raggiungere 102.95. Gli equity markets americani hanno ben performato, con lo S&P 500 positivo di quasi l'1.8%.Come anticipato da Bernanke nel discorso tenuto al congresso, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione, riguardanti l'ultima settimana di marzo, sono leggermente cresciuti sia rispetto al precedente 369.000 unità, sia rispetto alle attese del mercato (365k), andando ad assestarsi ad un livello di 407k unità. Per quanto concerne invece l'indice ISM non manifatturiero del mese appena trascorso, è stato pubblicato un valore pari a 49.6, migliore del sentiment di mercato, ma ancora sotto lo spartiacque tra espansione e contrazione economica, rappresentato da 50. Entrambi i reports (settore manifatturiero e non) lasciano pensare che l'economia americana, pur non trovandosi “tecnicamente” in recessione (ricordiamo che sono necessari almeno due trimestri di mancato incremento del PIL – mentre il GDP relativo all'ultimo trimestre 2007 ha fatto segnare un +0.6), sia vicina ad essa, o forse sarebbe meglio dire sia in leggerarecessione.
E la situazione europea? Questa florida economia che, secondo Trichet & C., continua a crescere e che non ha bisogno di un aiuto da parte dell'istituto di Bruxelles dal lato crescita, ma ha soltanto bisogno di tenere sotto controllo quel “non proprio corretto” 3.3% di inflazione comunicatoci?
Si staranno accorgendo che i dati europei, storicamente in ritardo di tre trimestri rispetto a quelli americani, non sono proprio confortanti (basti guardare alle vendite al dettaglio pubblicate ieri – in decremento dello 0.5% su base mensile)? Questa situazione potrebbe aiutare un recupero del dollaro dal momento che, sempre più investitori si chiedono per quanto tempo la BCE continuerà a mantenere la sua rigida politica hawkish?
Oggi l'attenzione sarà rivolta ai non farm payrolls (12.30 gmt). Attenzione alla reazione del mercato in caso di pubblicazione lontana dalle aspettative. Volatilità attesa molto alta.
Giornata dunque non facile per il trading, proviamo comunque a suggerire qualche potenziale livello su cui fare delle operazioni.
Cominciando dal classico eurodollaro possiamo notare come sia da giudicare piuttosto importante la resistenza posta fra 1.5710 e 1.5730: crediamo il superamento di questa, in caso di un dato negativo, generi non poca volatilità con possibilità di estensione nuovamente in direzione di 1.58. Più difficile l'individuazione di un supporto anche se il minimo della notte, 1.5635, potrebbe aiutare in questo senso.
Il dollaroyen continua il proprio percorso di salita, seppure con qualche storno fisiologico: seguendo questa tendenza rialzista individuiamo il punto obiettivo che potrebbe essere dato da 103.50. Osservando il grafico a 240 minuti si può, altrettanto agevolmente, notare come il livello che mantiene vive le speranze di recupero del dollaro è dato da 100 figura.
Il risultato di un dollaro yen vicino ad un obiettivo di 103.50 potrebbe essere un EurJpy prossimo al massimo del 26 febbraio scorso, 161.50. 159.30 è il supporto.
Il cable abbiamo visto ieri come non abbia confermato la figura ipotizzata… una cosa è però chiara, il livello di supporto a cui provare a comprare sterline giace a 1.9730 e il livello invece a cui provare a comprare dollari è suggerito dal canale superio della grossa figura a triangolo che si è venuta a creare su un grafico a 240 minuti, 2.0050.
Terminando con l'eurosterlina suggeriamo di prestare attenzione ad un ritorno in zona 0.79 per cogliere l'occasione di un acquisto di sterlina, fino al 10 marzo (data in cui presumibilmente la BoE taglierà i tassi portandoli a 5%) infatti dovrebbe rimane ancora sotto pressione, ma nel medio periodo potrebbe rappresentare un buon cambio su cui diversificare.
Per altri suggerimenti non esitate a contattarci allo 0331 455471 o via email all'indirizzo
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ciao ettore...oggi ti telefono 