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giamaica2005

Forumer attivo
Ue, accordo su sistema bancario esclude salvataggi pubblici

MILANO (Reuters) - Gli azionisti di una banca transfrontaliera non potranno più venire aiutati con denaro pubblico in caso di difficoltà finanziarie dell'istituto.

Lo prevede un documento che verrà firmato oggi dai ministri finanziari e dai banchieri centrali dell'Unione europea.

L'accordo, consegnato a Reuters da alcune fonti in occasione del meeting Ecofin in corso in Slovenia, fa parte delle misure pensate dall'Ue per rendere più sicuri i mercati finanziari.

"Il management di un'istituzione in difficoltà verrà considerato responsabile, gli azionisti non saranno salvati, i creditori e chi ha un deposito non assicurato dovrà aspettarsi di fronteggiare delle perdite" sarebbe scritto nel memorandum of understanding secondo le fonti.

"In una situazione di crisi, il primato sarà sempre dato a soluzioni dal settore privato che per quanto possibile amplieranno la situazione finanziaria di un gruppo bancario nel complesso" si legge.
 

giamaica2005

Forumer attivo
questa notizia, credo, da un pò l'idea della situazione

Fmi taglierà Pil Italia 2008 a 0,3% da 1,3 ottobre

(Reuters) - Dopo un ultimo giro di limature prima della pubblicazione del World (WRGR.TA - notizie) economic outlook settimana prossima, il Fondo monetario internazionale si appresta a lanciare un messaggio di forte cautela sulla crescita della zona euro e, in particolare, dell'Italia.

Secondo quanto riferito stamane a Reuters da una fonte europea informata sui contenuti del Weo, l'Fmi indicherà nel rapporto in pubblicazione il 9 aprile un'espansione della zona euro al di sotto dell'1,3% e una crescita italiana intorno allo 0,3% per quest'anno.

I numeri, se confermati, indicano un rallentamento pronunciato per l'area euro, a fronte di un'economia statunitense che, per il Fondo, è "virtualmente in stallo". Tra i paesi che usano la moneta unica europea, l'Italia dovrebbe evitare solo di poco la stagnazione.

"I numeri della zona euro sono stati limati ulteriormente, di conseguenza la previsione sulla crescita italiana per il 2008 è stata tagliata in modo significativo, intorno allo 0,3%" ha detto stamane la fonte.

A gennaio un aggiornamento del Fondo monetario aveva indicato per la zona euro una crescita di 1,8%, mentre la stima precedente per il Pil italiano risale a ottobre quando la cifra indicata dall'Fmi era 1,3%. Nel 2007 la zona euro aveva registrato un'espansione di 2,7%.

Ieri sera un portavoce del Fondo ha confermato, invece, che l'economia mondiale crescerà del 3,7%, invece che del 4,1% indicato a gennaio.

BCE E UE NON D'ACCORDO CON SCENARIO FMI PER EUROPA, ITALIA

Preoccupato forse anche dal colpo che queste stime potrebbero avere sulla fiducia di imprese e consumatori, il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Trichet ha detto oggi di non essere d'accordo sulle cifre attese dal Fondo per l'Italia e per la zona euro.

"Non sono d'accordo neanche sullo 0,3% per Italia" ha detto Jean-Claude Juncker a margine dell'Ecofin informale in corso in Slovenia, dopo aver definito pessimistico l'outlook dell'Fmi sulla zona euro.

Da Bucarest, il premier italiano uscente, Romano Prodi, ha commentato l'indiscrezione sulla crescita italiana sottolineando che la revisione al ribasso delle stime di crescita è un fenomeno che riguarda tutti i Paesi.

"E' un taglio generale fatto per tutti i Paesi; speriamo non diventi recessione", ha detto Prodi a margine del vertice Nato di Bucarest.

Il premier uscente, riferendosi alla gestione dei conti pubblici che dovrà essere messa in atto dal suo successore al governo dopo le elezioni del 13 aprile ha detto: "Occorre molto rigore".

Dallo scorso agosto, quando è scoppiata la crisi finanziaria legata ai mutui subprime Usa, le previsioni per la crescita statunitense e, di conseguenza, quelle per la zona euro e, da ultimo, quelle relative all'Italia sono state riviste sistematicamente al ribasso.

Per l'Italia, la chiusura del 2007 con una crescita di 1,5% è stata seguita da un primo allarme lanciato all'inizio dello scorso gennaio da Banca d'Italia che aveva indicato un Pil 2008 all'1%.

Solo un paio di mesi più tardi il governo uscente ha dovuto prendere atto, nella relazione unificata, che le chance di crescita si erano ridotte allo 0,6%. Ora il Fondo si avvia a lanciare un nuovo warning per l'economia italiana.

Tra i centri studi italiani, Isae si attende un'espansione di 0,5% mentre Confindustria non esclude la stagnazione e Confommercio oggi indica possibile una contrazione dell'economia dello 0,2%
 

dona46

Forumer storico
S&P MIB

decisamente brillante per i mercati azionari internazionali. Sulla scia del recupero avviato già nell'ultima ottava di marzo, le Borse hanno continuato a guadagnare terreno con decisione, grazie ad una sequenza di sedute positive che hanno lasciato poco spazio ai ribassisti. Questi ultimi infatti sono dovuti spesso accontentare solo di qualche lieve ritracciamento che in alcuni casi si è concluso nell'arco di una stessa seduta.



Sembra che gli operatori abbiano voluto continuare a vedere il bicchiere mezzo pieno, scommettendo su un alleggerimento della crisi del credito. Questo ha permesso di superare anche alcune cattive notizie arrivate dal settore finanziario, come le novità su Ubs (Virt-X: UBSN.VX - notizie) e la minaccia di nuove svalutazioni per Merrill Lynch (NYSE: MER - notizie) e Citigroup (ASFZ.PK - notizie) . Il mercato ha digerito molto bene anche le revisioni al ribasso delle stime sugli utili relative al primo trimestre, di cui a breve si conosceranno i dati ufficiali. Proprio la prossima settimana prenderà il via ufficialmente la nuova earnings season, cui si guarderà con grande interesse per vedere se il rally delle ultime giornate sia ancora sostenibile nel breve.
Dal fronte macro sono arrivate indicazioni ancora in chiaroscuro, ma l'aggiornamento più negativo è stato senza dubbio quello odierno relativo all'andamento del mercato del lavoro. A marzo si è avuto un sensibile peggioramento, con un tasso di disoccupazione balzato al 5,1%, accompagnato dalla perdita di ben 80mila posti di lavoro, la maggiore flessione degli ultimi cinque anni.
Il mercato non si è lasciato sconvolgere da questo dato, dando una buona prova di forza, sostenuto in parte dall'attesa per un nuovo taglio dei tassi di interesse. La debolezza congiunturale confermata dal mondo del lavoro ha infatti aumentato le probabilità di un taglio dei tassi di interesse nell'ordine di mezzo punto percentuale in occasione del meeting della Fed in programma per fine mese.
Grazie anche alla buona reazione di oggi, i listini si lasciano così alle spalle una settimana decisamente positiva, a partire dal Nikkei 225 (notizie) che ha messo a segno un rialzo del 3,69%. Ancor più brillante il bilancio delle Borse europee, con il Ftse100 e il Cac40 (Parigi: notizie) in salita del 4,47% e del 4,36%, seguiti dal Dax30 che si è mosso un po' più lentamente, pur avanzando del 3,1%.
Hanno fatto altrettanto bene gli indici americani, con il Dow Jones (notizie) in crescita di oltre tre punti, preceduto dall'S&P500 che ha guadagnato il 4,2%, ma la maglia rosa viene indossata dal Nasdaq Composite (NASDAQ: notizie) che se ne va al week-end con un progresso del 4,8%, il migliore su base settimanale dall'agosto 2006.

Ad avere la meglio su tutti è stata Piazza Affari che ha mostrato una maggiore forza relativa rispetto alle Borse europee e americane. L'indice S&P/Mib ha infatti archiviato la settimana con un rialzo del 5,21%, avanzando di oltre 1.700 punti rispetto alla chiusura di venerdì scorso.
In apertura di settimana l'indice si è mantenuto a ridosso dei 31.500 punti, da cui ha dato vita ad un allungo che ha portato nelle due sedute consecutive a conquistare la soglia dei 33.000. Nelle ultime due giornate c'è stato un ulteriore tentativo rialzista, con il test dei 33.500 e una chiusura poco al di sotto, a quota 33.346 punti.
Il mercato ha mostrato una chiara volontà di riscattarsi dalla flessione registrata nelle ultime settimane, allontanandosi di oltre il 10% dai minimi dell'anno segnati prima di Pasqua. Di fatto l'S&P/Mib ha raggiunto già un primo importante target, quello dei 33.500 punti, che potrebbe anche momentaneamente contenere ulteriori velleità rialziste.

Secondo l'analista Edoardo Mosca, l'indice potrebbe ora lateralizzare tra i 33.500 e i 32.500 punti, realizzando un'accumulazione che porterà a superare in seguito i recenti massimi relativi. Per il momento sembra escluso il rischio di nuove flessioni che non dovrebbero in ogni caso spingersi al di sotto dei 32.000 punti. In caso di notizie particolarmente negative si potrebbe anche arrivare fino ai 31.400/31.500, ma secondo l'esperto difficilmente questi livelli saranno violati al ribasso.

Per Dario Daolio invece è possibile una prosecuzione del rimbalzo anche fino all'area dei 34.000, che però dovrebbe rappresentare il target finale del movimento in atto, almeno per qualche settimane. Nel caso in cui le quotazioni dovessero spingersi oltre, allora si potrà pensare ad una salita verso i 35.000/35.500 punti che rappresentano una resistenza molto forte per il nostro indice. Se ci si dovesse fermare al livello dei 34.000, allora si potrà avere per qualche settimana un movimento in range tra quest'area e i 32.500 punti. Di fatto per ora non si è avuta alcuna inversione di tendenza ed è da notare che ora è diventato piuttosto limitato lo spazio per un ulteriore apprezzamento dei mercati.

Non molto diversa l'indicazione che arriva da Massimiliano Romano, di Concentric Italy, il quale ritiene che sia difficile pensare per il momento ad una salita diretta verso i 35.000 punti. L'indice proverà a sfondare probabilmente anche l'area dei 33.500, testata oggi, ricordando che il supporto più importante ora è quello dei 32.000. L'abbandono di questo livello infatti, e ancor più dei 31.500, sarà da leggere come segnale fortemente negativo, anche se l'esperto esclude per ora un ritorno sui minimi dell'anno.

Sintetizzando possiamo dire che ci troviamo di fronte ad un mercato reduce da una corposa salita e questo potrebbe indicare la necessità di una pausa. L'indice infatti, prima di nuovi allunghi, potrebbe consolidare e riprendere fiato e non è da escludere che questo possa portare ad un ritracciamento dai livelli attuali.
L'idea è che l'eventuale correzione non dovrebbe essere preoccupante, né generare copiose vendite come quelle registrate nelle settimane precedenti. Con ogni probabilità di assisterà ad un mercato che potrà indietreggiare anche di 1.000/1.500 punti dall'area appena raggiunta. Un ritracciamento che però servirà solo a ricaricare le batterie per una nuova partenza verso l'alto. In questa direzione il consiglio è di sfruttare eventuali ribassi per impostare nuove posizioni al rialzo, senza affrettarsi ad inseguire questo rimbalzo, perché il rischio è acquistare titoli su livelli più elevati di quelli che si potranno vedere nelle giornate a seguire.
 

ottodenari

Forumer attivo
Re: S&P MIB

dona46 ha scritto:
............................

Sintetizzando possiamo dire che ci troviamo di fronte ad un mercato reduce da una corposa salita e questo potrebbe indicare la necessità di una pausa. L'indice infatti, prima di nuovi allunghi, potrebbe consolidare e riprendere fiato e non è da escludere che questo possa portare ad un ritracciamento dai livelli attuali.
L'idea è che l'eventuale correzione non dovrebbe essere preoccupante, né generare copiose vendite come quelle registrate nelle settimane precedenti. Con ogni probabilità di assisterà ad un mercato che potrà indietreggiare anche di 1.000/1.500 punti dall'area appena raggiunta. Un ritracciamento che però servirà solo a ricaricare le batterie per una nuova partenza verso l'alto. In questa direzione il consiglio è di sfruttare eventuali ribassi per impostare nuove posizioni al rialzo, senza affrettarsi ad inseguire questo rimbalzo, perché il rischio è acquistare titoli su livelli più elevati di quelli che si potranno vedere nelle giornate a seguire.

Ciao, un buon sabato a tutti.

Si in effetti l'idea è che adesso un pochino bisogna scendere. Anche Agata nella AT di SAES diceva di aspettare se si è fuori (giusto per fare un esempio pratico).
Aspettiamo e vediamo cosa succede, certo che questo rialzo è stato sorprendente. Qualunque cosa succeda adesso, secondo me, l'importante è che non si ritorni alla volatilità estrema del recente passato... :rolleyes:

Ciao.
 

luana71

Forumer attivo
Re: S&P MIB

ottodenari ha scritto:
Ciao, un buon sabato a tutti.

Si in effetti l'idea è che adesso un pochino bisogna scendere. Anche Agata nella AT di SAES diceva di aspettare se si è fuori (giusto per fare un esempio pratico).
Aspettiamo e vediamo cosa succede, certo che questo rialzo è stato sorprendente. Qualunque cosa succeda adesso, secondo me, l'importante è che non si ritorni alla volatilità estrema del recente passato... :rolleyes:

Ciao.

:) ciao... aldo giusto mi trovi daccordo su fattore volatilità ;) che dirti.. scrivo un :up: come auspicio ti piace ahahah a me si :) .... ti dirò per una come me che non può seguir tutto il giorno incollata al pc sarebbe stupendo ma so gia che non sarà cosi :( ma in fondo chi se ne frega :V :V ... affrontiamola la borsa ..la passione... che abbiamo per lei .. però se in gain molto meglio :lol: :lol: :V :V
scusa.. scusate.. se mi sono dilungata :)
ciao a tutti
:)
 

luana71

Forumer attivo
Re: S&P MIB

dona46 ha scritto:
decisamente brillante per i mercati azionari internazionali. Sulla scia del recupero avviato già nell'ultima ottava di marzo, le Borse hanno continuato a guadagnare terreno con decisione, grazie ad una sequenza di sedute positive che hanno lasciato poco spazio ai ribassisti. Questi ultimi infatti sono dovuti spesso accontentare solo di qualche lieve ritracciamento che in alcuni casi si è concluso nell'arco di una stessa seduta.



Sembra che gli operatori abbiano voluto continuare a vedere il bicchiere mezzo pieno, scommettendo su un alleggerimento della crisi del credito. Questo ha permesso di superare anche alcune cattive notizie arrivate dal settore finanziario, come le novità su Ubs (Virt-X: UBSN.VX - notizie) e la minaccia di nuove svalutazioni per Merrill Lynch (NYSE: MER - notizie) e Citigroup (ASFZ.PK - notizie) . Il mercato ha digerito molto bene anche le revisioni al ribasso delle stime sugli utili relative al primo trimestre, di cui a breve si conosceranno i dati ufficiali. Proprio la prossima settimana prenderà il via ufficialmente la nuova earnings season, cui si guarderà con grande interesse per vedere se il rally delle ultime giornate sia ancora sostenibile nel breve.
Dal fronte macro sono arrivate indicazioni ancora in chiaroscuro, ma l'aggiornamento più negativo è stato senza dubbio quello odierno relativo all'andamento del mercato del lavoro. A marzo si è avuto un sensibile peggioramento, con un tasso di disoccupazione balzato al 5,1%, accompagnato dalla perdita di ben 80mila posti di lavoro, la maggiore flessione degli ultimi cinque anni.
Il mercato non si è lasciato sconvolgere da questo dato, dando una buona prova di forza, sostenuto in parte dall'attesa per un nuovo taglio dei tassi di interesse. La debolezza congiunturale confermata dal mondo del lavoro ha infatti aumentato le probabilità di un taglio dei tassi di interesse nell'ordine di mezzo punto percentuale in occasione del meeting della Fed in programma per fine mese.
Grazie anche alla buona reazione di oggi, i listini si lasciano così alle spalle una settimana decisamente positiva, a partire dal Nikkei 225 (notizie) che ha messo a segno un rialzo del 3,69%. Ancor più brillante il bilancio delle Borse europee, con il Ftse100 e il Cac40 (Parigi: notizie) in salita del 4,47% e del 4,36%, seguiti dal Dax30 che si è mosso un po' più lentamente, pur avanzando del 3,1%.
Hanno fatto altrettanto bene gli indici americani, con il Dow Jones (notizie) in crescita di oltre tre punti, preceduto dall'S&P500 che ha guadagnato il 4,2%, ma la maglia rosa viene indossata dal Nasdaq Composite (NASDAQ: notizie) che se ne va al week-end con un progresso del 4,8%, il migliore su base settimanale dall'agosto 2006.

Ad avere la meglio su tutti è stata Piazza Affari che ha mostrato una maggiore forza relativa rispetto alle Borse europee e americane. L'indice S&P/Mib ha infatti archiviato la settimana con un rialzo del 5,21%, avanzando di oltre 1.700 punti rispetto alla chiusura di venerdì scorso.
In apertura di settimana l'indice si è mantenuto a ridosso dei 31.500 punti, da cui ha dato vita ad un allungo che ha portato nelle due sedute consecutive a conquistare la soglia dei 33.000. Nelle ultime due giornate c'è stato un ulteriore tentativo rialzista, con il test dei 33.500 e una chiusura poco al di sotto, a quota 33.346 punti.
Il mercato ha mostrato una chiara volontà di riscattarsi dalla flessione registrata nelle ultime settimane, allontanandosi di oltre il 10% dai minimi dell'anno segnati prima di Pasqua. Di fatto l'S&P/Mib ha raggiunto già un primo importante target, quello dei 33.500 punti, che potrebbe anche momentaneamente contenere ulteriori velleità rialziste.

Secondo l'analista Edoardo Mosca, l'indice potrebbe ora lateralizzare tra i 33.500 e i 32.500 punti, realizzando un'accumulazione che porterà a superare in seguito i recenti massimi relativi. Per il momento sembra escluso il rischio di nuove flessioni che non dovrebbero in ogni caso spingersi al di sotto dei 32.000 punti. In caso di notizie particolarmente negative si potrebbe anche arrivare fino ai 31.400/31.500, ma secondo l'esperto difficilmente questi livelli saranno violati al ribasso.

Per Dario Daolio invece è possibile una prosecuzione del rimbalzo anche fino all'area dei 34.000, che però dovrebbe rappresentare il target finale del movimento in atto, almeno per qualche settimane. Nel caso in cui le quotazioni dovessero spingersi oltre, allora si potrà pensare ad una salita verso i 35.000/35.500 punti che rappresentano una resistenza molto forte per il nostro indice. Se ci si dovesse fermare al livello dei 34.000, allora si potrà avere per qualche settimana un movimento in range tra quest'area e i 32.500 punti. Di fatto per ora non si è avuta alcuna inversione di tendenza ed è da notare che ora è diventato piuttosto limitato lo spazio per un ulteriore apprezzamento dei mercati.

Non molto diversa l'indicazione che arriva da Massimiliano Romano, di Concentric Italy, il quale ritiene che sia difficile pensare per il momento ad una salita diretta verso i 35.000 punti. L'indice proverà a sfondare probabilmente anche l'area dei 33.500, testata oggi, ricordando che il supporto più importante ora è quello dei 32.000. L'abbandono di questo livello infatti, e ancor più dei 31.500, sarà da leggere come segnale fortemente negativo, anche se l'esperto esclude per ora un ritorno sui minimi dell'anno.

Sintetizzando possiamo dire che ci troviamo di fronte ad un mercato reduce da una corposa salita e questo potrebbe indicare la necessità di una pausa. L'indice infatti, prima di nuovi allunghi, potrebbe consolidare e riprendere fiato e non è da escludere che questo possa portare ad un ritracciamento dai livelli attuali.
L'idea è che l'eventuale correzione non dovrebbe essere preoccupante, né generare copiose vendite come quelle registrate nelle settimane precedenti. Con ogni probabilità di assisterà ad un mercato che potrà indietreggiare anche di 1.000/1.500 punti dall'area appena raggiunta. Un ritracciamento che però servirà solo a ricaricare le batterie per una nuova partenza verso l'alto. In questa direzione il consiglio è di sfruttare eventuali ribassi per impostare nuove posizioni al rialzo, senza affrettarsi ad inseguire questo rimbalzo, perché il rischio è acquistare titoli su livelli più elevati di quelli che si potranno vedere nelle giornate a seguire.

Eccooo tu sei certamente Donata una che mette passione..basta leggere .. :) :up:
ciao
:)
 

ettore_61

?????????????????????
Tiscali: rimaniamo con i piedi per terra

Le voci di mercato e la speculazione pilotano il titolo ma noi dobbiamo essere piu' furbi di tutto questo e dobbiamo tenerci preparati.....

Il titolo si trova da 4 anni in un trend ribassista e quello che sta realizzando altro non e' che un trend secondario rialzista.

Nel dettaglio, il titolo fallisce per la terza volta il superamenti della fascia 2.16/2.26 che, guarda caso, e' molto sentita dal titolo.

Osservate nel grafico a 4 anni su base settimanale i cerchietti .....

Per me, un bel segnale di ingresso e' la violazione di quest'area che porterebbe il titolo a violare il canale ribassista e cominciare a costruire un vero trend ralzista.




1207464790tiscali.png
 

asso-di-mazzo

Nuovo forumer
tiscali,per me invece

la ribassista di 4 anni l'ha già superata,lanciando un bel segnale di forza,credo che il prossimo obiettivo di brevissimo sia 2,225-26 dove poi suppongo qualcuno faccia profit.
io sono molto molto ottimista,farò profit(se ne avrò la possibilità)ma rientrerò ancora più pesante di adesso.
buongiorno a tutti.
mi spiace ma non riesco ad allegare il file,il formato jpg non lo accetta,mamma quanto è complicato inserire una semplice immagine :(
1207470610anonimo.jpg
 

asso-di-mazzo

Nuovo forumer
Re: tiscali,per me invece

agamarino ha scritto:
guarda che li accetta.....comunque salvi il grafico con nome ...nei documenti..poi vai...in inserisci immagine....documenti(dove hai salvato il grafico)ci clicchi sopra...alleghi e il gioco è fatto.......stai tranquillo che se ti dico io che è facile....visto che sono molto imbranata ....è facile....ciao
più imbranata di me non credo :lol: :lol:
io comunque ho fatto tutto quello che hai detto,l'ho salvato nel formato jpg,ma lui mi dice che non lo accetta :help: :sad:
 
Stato
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