S&P MIB
decisamente brillante per i mercati azionari internazionali. Sulla scia del recupero avviato già nell'ultima ottava di marzo, le Borse hanno continuato a guadagnare terreno con decisione, grazie ad una sequenza di sedute positive che hanno lasciato poco spazio ai ribassisti. Questi ultimi infatti sono dovuti spesso accontentare solo di qualche lieve ritracciamento che in alcuni casi si è concluso nell'arco di una stessa seduta.
Sembra che gli operatori abbiano voluto continuare a vedere il bicchiere mezzo pieno, scommettendo su un alleggerimento della crisi del credito. Questo ha permesso di superare anche alcune cattive notizie arrivate dal settore finanziario, come le novità su Ubs (Virt-X: UBSN.VX - notizie) e la minaccia di nuove svalutazioni per Merrill Lynch (NYSE: MER - notizie) e Citigroup (ASFZ.PK - notizie) . Il mercato ha digerito molto bene anche le revisioni al ribasso delle stime sugli utili relative al primo trimestre, di cui a breve si conosceranno i dati ufficiali. Proprio la prossima settimana prenderà il via ufficialmente la nuova earnings season, cui si guarderà con grande interesse per vedere se il rally delle ultime giornate sia ancora sostenibile nel breve.
Dal fronte macro sono arrivate indicazioni ancora in chiaroscuro, ma l'aggiornamento più negativo è stato senza dubbio quello odierno relativo all'andamento del mercato del lavoro. A marzo si è avuto un sensibile peggioramento, con un tasso di disoccupazione balzato al 5,1%, accompagnato dalla perdita di ben 80mila posti di lavoro, la maggiore flessione degli ultimi cinque anni.
Il mercato non si è lasciato sconvolgere da questo dato, dando una buona prova di forza, sostenuto in parte dall'attesa per un nuovo taglio dei tassi di interesse. La debolezza congiunturale confermata dal mondo del lavoro ha infatti aumentato le probabilità di un taglio dei tassi di interesse nell'ordine di mezzo punto percentuale in occasione del meeting della Fed in programma per fine mese.
Grazie anche alla buona reazione di oggi, i listini si lasciano così alle spalle una settimana decisamente positiva, a partire dal Nikkei 225 (notizie) che ha messo a segno un rialzo del 3,69%. Ancor più brillante il bilancio delle Borse europee, con il Ftse100 e il Cac40 (Parigi: notizie) in salita del 4,47% e del 4,36%, seguiti dal Dax30 che si è mosso un po' più lentamente, pur avanzando del 3,1%.
Hanno fatto altrettanto bene gli indici americani, con il Dow Jones (notizie) in crescita di oltre tre punti, preceduto dall'S&P500 che ha guadagnato il 4,2%, ma la maglia rosa viene indossata dal Nasdaq Composite (NASDAQ: notizie) che se ne va al week-end con un progresso del 4,8%, il migliore su base settimanale dall'agosto 2006.
Ad avere la meglio su tutti è stata Piazza Affari che ha mostrato una maggiore forza relativa rispetto alle Borse europee e americane. L'indice S&P/Mib ha infatti archiviato la settimana con un rialzo del 5,21%, avanzando di oltre 1.700 punti rispetto alla chiusura di venerdì scorso.
In apertura di settimana l'indice si è mantenuto a ridosso dei 31.500 punti, da cui ha dato vita ad un allungo che ha portato nelle due sedute consecutive a conquistare la soglia dei 33.000. Nelle ultime due giornate c'è stato un ulteriore tentativo rialzista, con il test dei 33.500 e una chiusura poco al di sotto, a quota 33.346 punti.
Il mercato ha mostrato una chiara volontà di riscattarsi dalla flessione registrata nelle ultime settimane, allontanandosi di oltre il 10% dai minimi dell'anno segnati prima di Pasqua. Di fatto l'S&P/Mib ha raggiunto già un primo importante target, quello dei 33.500 punti, che potrebbe anche momentaneamente contenere ulteriori velleità rialziste.
Secondo l'analista Edoardo Mosca, l'indice potrebbe ora lateralizzare tra i 33.500 e i 32.500 punti, realizzando un'accumulazione che porterà a superare in seguito i recenti massimi relativi. Per il momento sembra escluso il rischio di nuove flessioni che non dovrebbero in ogni caso spingersi al di sotto dei 32.000 punti. In caso di notizie particolarmente negative si potrebbe anche arrivare fino ai 31.400/31.500, ma secondo l'esperto difficilmente questi livelli saranno violati al ribasso.
Per Dario Daolio invece è possibile una prosecuzione del rimbalzo anche fino all'area dei 34.000, che però dovrebbe rappresentare il target finale del movimento in atto, almeno per qualche settimane. Nel caso in cui le quotazioni dovessero spingersi oltre, allora si potrà pensare ad una salita verso i 35.000/35.500 punti che rappresentano una resistenza molto forte per il nostro indice. Se ci si dovesse fermare al livello dei 34.000, allora si potrà avere per qualche settimana un movimento in range tra quest'area e i 32.500 punti. Di fatto per ora non si è avuta alcuna inversione di tendenza ed è da notare che ora è diventato piuttosto limitato lo spazio per un ulteriore apprezzamento dei mercati.
Non molto diversa l'indicazione che arriva da Massimiliano Romano, di Concentric Italy, il quale ritiene che sia difficile pensare per il momento ad una salita diretta verso i 35.000 punti. L'indice proverà a sfondare probabilmente anche l'area dei 33.500, testata oggi, ricordando che il supporto più importante ora è quello dei 32.000. L'abbandono di questo livello infatti, e ancor più dei 31.500, sarà da leggere come segnale fortemente negativo, anche se l'esperto esclude per ora un ritorno sui minimi dell'anno.
Sintetizzando possiamo dire che ci troviamo di fronte ad un mercato reduce da una corposa salita e questo potrebbe indicare la necessità di una pausa. L'indice infatti, prima di nuovi allunghi, potrebbe consolidare e riprendere fiato e non è da escludere che questo possa portare ad un ritracciamento dai livelli attuali.
L'idea è che l'eventuale correzione non dovrebbe essere preoccupante, né generare copiose vendite come quelle registrate nelle settimane precedenti. Con ogni probabilità di assisterà ad un mercato che potrà indietreggiare anche di 1.000/1.500 punti dall'area appena raggiunta. Un ritracciamento che però servirà solo a ricaricare le batterie per una nuova partenza verso l'alto. In questa direzione il consiglio è di sfruttare eventuali ribassi per impostare nuove posizioni al rialzo, senza affrettarsi ad inseguire questo rimbalzo, perché il rischio è acquistare titoli su livelli più elevati di quelli che si potranno vedere nelle giornate a seguire.