(2) @@@ X gli amici di ettore_61 e non solo @@@ (26 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

luana71

Forumer attivo
BCE: INCUBO INFLAZIONE PER TRICHECO, TASSI INCHIODATI A 4%

Ieri : 8 APR - I tassi di Eurolandia rimarranno fermi al 4% attuale almeno fino all'estate. E chi si aspettava che la Banca entrale europea sarebbe venuta in soccorso delle economie più deboli di Eurolandia rimarrà a bocca asciutta anche questo mese, a causa dell'inflazione record e del petrolio che torna a viaggiare sopra i 109 dollari. Mentre il leader del Pdl Silvio Berlusconi promette di "intervenire sulla Banca centrale europea", rischia di essere una nuova doccia fredda per i politici europei il messaggio che il presidente della Bce Jean-Claude Trichet invierà ai mercati giovedì pomeriggio, dopo che - stando alle previsioni praticamente unanimi degli economisti e all'andamento dei futures - il board della banca centrale avrà lasciato i tassi fermi al 4%, livello cui sono inchiodati dallo scorso giugno. Nel loro incontro mensile a Francoforte, i banchieri della Bce - fra l'essi il governatore di Bankitalia Mario Draghi che a seguire sarà a Washington per il G7 e le riunioni di primavera del Fmi - faranno il punto sulla situazione economica, cercando di decifrare un quadro in chiaroscuro dal quale emerge però chiaramente che le tensioni sui prezzi non hanno alcuna intenzione di raffreddarsi. L'inflazione media nei quindici paesi di Eurolandia, il mese scorso, è infatti volata al tasso record del 3,5%, lasciando stupiti coloro che si aspettavano un effetto benefico sui prezzi dovuto all'euro sopra gli 1,57 dollari, ad appena due centesimi dal massimo segnato a gennaio sopra 1,59. Meno nitida la situazione economica dei Quindici. L'attività manifatturiera e dei servizi mostra chiari segnali di rallentamento, e la settimana scorsa il Fondo monetario internazionale ha tagliato all'1,3% le sue proiezioni per la crescita 2008 di Eurolandia, assegnando all'Italia un magro 0,3%. La fiducia delle imprese è però in in rialzo nei due pesi massimi di Eurolandia, la Francia e Germania. Mentre il membro del direttivo Bce Axel Weber ieri ha sottolineato i rischi per la crescita globale dovuti alle turbolenze finanziarie, ieri il presidente dell'Eurogruppo, Jean-CLaude Juncker, ha detto che l'Europa sta meglio degli Usa e che le stime del Fmi sono troppo pessimistiche. L'economia di Eurolandia - potrebbe essere dunque la valutazione del board della Bce giovedì - rallenta ma sta reggendo bene alla crisi globale e non rischia la recessione: proprio quello che ha detto oggi stesso il membro del direttivo Bce, Victor Constancio, sottolineando invece che l'inflazione "é un rischio molto importante". Lo stesso Trichet, a fine marzo, ha detto di aspettarsi un'inflazione sopra la soglia del 2% "per la maggior parte di quest'anno", raffreddando le speranze di un taglio dei tassi da parte delle imprese esportatrici europee. Gli economisti, però, non sono del tutto concordi sui prossimi mesi, e il quadro da qui all'estate potrebbe cambiare: secondo Holger Schmieding di Bank of America, la Bce quest'anno taglierà solo una volta, a settembre, complice anche l'accordo salariale tedesco con cui i lavoratori del settore pubblico hanno strappato i più forti aumenti degli ultimi 16 anni. Mentre Mark Wall di Deutsche Bank è convinto che ci sarà una gelata sull'economia e sui prezzi, che spingeranno la banca centrale a tagliare al 3% entro il primo trimestre.(ANSA).
 

luana71

Forumer attivo
si..si.. oggi...

si...si.. Tricheco ... sapete cosa ci fa un tricheco davanti alla pasticceria?
eh..eh.. aspette che escano le focacce..... :V :V :V :lol:
 

dona46

Forumer storico
Nei giorni scorsi si è completato il quadro macroeconomico del primo trimestre. Le serie di dati ufficiali non lasciano molto spazio alla speranza di evitare la tanto discussa recessione americana. Se mettiamo in fila le tre rilevazioni mensili del 2008 per molti importanti indicatori di sentiment economico, otteniamo quasi sempre una successione di variazioni negative.
Facciamo un elenco non esaustivo: Il superindice anticipatore (negativo da 4 mesi); gli indici dei direttori degli acquisti ISM (al di sotto di 50 da tre mesi, sia quello manifatturiero che quello del settore servizi); gli ordini di beni durevoli (in calo da due mesi); venerdì scorso anche la creazione di posti di lavoro ha inanellato il terzo mese negativo.
Mancano ancora le vendite al dettaglio, che sono ancora flebilmente in crescita, per completare un quadro che non dà più alcun segno di speranza.
Ne è ulteriore testimonianza l'audizione di Bernanke al Congresso. Il Governatore della Fed ha dovuto ammettere che lo scenario del primo semestre per la crescita americana va verso la stagnazione o forse anche una “modesta recessione”. E' la prima volta che Bernanke usa la “parola stregata”, affermando subito dopo che tuttavia nel secondo semestre tutto sarà risolto.
Però ha anche aggiunto che rimane un notevole livello di incertezza nelle previsioni a causa della turbolenza dei mercati finanziari e del settore del credito ancora sotto pressione nonostante l'allentamento della politica monetaria. L'aggiustamento sui tassi ha del resto percorso ormai quasi tutta la strada possibile.
Faccio notare che nella successione del “qui lo dico e qui lo nego” tipica dei governatori della Fed (Greenspan era un maestro nel confondere gli ascoltatori) traspare il fatto che la Banca Centrale USA è rimasta con assai poche cartucce da sparare. Le sparerà, ma urge che i mercati si tirino su anche un pohino da soli. Inoltre tutto dipende da quanto il credit crunch fermerà l'economia, ora che stanno progressivamente venendo a mancare via via tutte le componenti che fino a tutto il 2007 hanno sostenuto la crescita.
Dopo il blocco dei beni durevoli e l'arresto dei consumi, sta prendendo piede anche il peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro. La maggiore incertezza nella stabilità del posto di lavoro potrebbe minare ulteriormente la fiducia degli americani ed incidere, oltre che sulle decisioni di acquisto di immobili, che già da un anno si stanno contraendo, anche sui consumi quotidiani, innescando la tipica spirale recessiva.
Sui mercati azionari in questi giorni si legge invece la versione ottimista di questo “bicchiere mezzo vuoto”.
Gli operatori stanno comprando, non perché non credano alla recessione. Anzi. L'hanno scontata nei prezzi in caduta libera durante tutto il primo trimestre 2008.
Semplicemente al momento si fidano di Bernanke ed accettano l'ipotesi che l'economia si riprenderà a fine anno. Se dovesse essere così, questo è il momento di comprare, a prezzi di saldo.Risultano del tutto ininfluenti i brutti dati che si susseguono, poiché se si riferiscono al primo trimestre sono già “scontati”.
Ma se le prossime settimane arriveranno dati di aprile in ulteriore peggioramento oppure se dalla stagione delle trimestrali, che comincia questa settimana, dovessero venire utili in calo più significativo delle previsioni degli analisti, che hanno limato gli utili attesi per le società di SP500 di circa un 20% rispetto alle stime fatte 6 mesi fa, allora sarà molto più difficile continuare a sostenere che il peggio sia ormai alle spalle.
 

dona46

Forumer storico
MEDIO PERIODO
La formazione del nuovo bottom mensile di 22.918 di Mibtel e 29.124 di SPMib ha confermato in Marzo l'aspettativa di raggiungimento dell'angolo 1x1 tendenziale di 23.400\23.600 di Mibtel in qualità di esaurimento del movimento negativo direzionale dopo dieci mesi di tendenza ribassista. Il fortissimo setup di Marzo ha dunque generato un nuovo segnale di acquisto già confermato in Aprile dalla rottura rialzista di 32.550 e 25.570 di Mibtel, ma l'indicazione chiave riguarda la circostanza che il mercato italiano secondo il fattore tempo avrebbe registrato i minimi annuali attesi nel primo trimestre del 2008 sul nuovo angolo 1x1 raggiunto sugli indici di riferimento Mibtel e Comit. Non dimentichiamo che il quadro di medio periodo rimane caratterizzato dall'ultimo segnale di vendita generato dall'uscita ribassista dal forte setup del Dicembre 2007 sotto 38.200 di SPMib e 28.850 di Mibtel, evento che ha decretato il drastico peggioramento del mercato fino al doppio setup chiave di Febbraio\Marzo 2008 (P\T: 22.700 di Mibtel) e il raggiungimento dell'obiettivo P\T annuale di 25.060 ha avvalorato lo scenario di mantenimento del trend negativo fino a Marzo, mese accreditato come timing di esaurimento della forte pressione ribassista. Ma a rafforzare tale scenario c'è la conquista per la prima volta dal Marzo 2000 dell'angolo “0” di supporto a 23.700 di Mibtel, evento che pone il mercato italiano ad un bivio, concludere la stagione negativa a vantaggio della ripresa di un nuovo trend positivo nel secondo semestre dell'anno come da aspettativa o decretare un collasso dei prezzi e quindi del sistema finanziario ben oltre i minimi del 2003. Poiché trattasi di evento non atteso almeno per quest'anno, il mercato italiano ha dunque raggiunto in Marzo gli obiettivi naturali di tempo e di prezzo, tuttavia rispetto all'ultimo atteso scenario di ripresa della positività da Aprile e fino al prossimo setup di Giugno c'è una novità. Lo split del derivato SPMib alla scadenza Marzo a Giugno 2008 ha comportato lo spostamento del fattore tempo da Giugno a Maggio (P\T: 30.980) e ha individuato un forte setup di chiusura a fine Aprile (P\T: 31.200), situazione che suggerisce nei mesi di Aprile\Maggio sempre una dinamica di recupero ma contrastata tra andamento mensile e livello di chiusura specialmente in Maggio e con estremi di oscillazione di SPMib stimati tra 30.000\30.500 e 33.800\34.500. L'uscita in Giugno dal setup di Maggio sarà determinante per rafforzare la ripresa del trend positivo anticipata dal setup di Marzo in caso di nuovi massimi mensili così dare avvio alla riconquista nel secondo semestre dell'anno dell'angolo annuale di 39.100 di SPMib (Giugno 2008) o, in presenza della rottura al ribasso del setup di Maggio, riportare il mercato sui livelli angolari critici di 22.800\23.000 di Mibtel linea di confine tra salvezza e collasso strutturale.

BREVE PERIODO
Così come accaduto nel quadro mensile in cui lo split dal contratto Marzo a Giugno ha spostato la scadenza del setup mensile da Giugno a Maggio, così nell'ottica settimanale il setup weekly del 24-24 Marzo nella scadenza Marzo è stata anticipata al 17-21 Marzo nella scadenza Giugno e la perforazione al rialzo Giovedì 27 di 30.800 di derivato ha confermato il nuovo segnale di acquisto. Oggettiva dunque la ripresa della positività di breve tuttora in corso e la scadenza del prossimo segnale temporale il 21-25 Aprile (P\T: 31.000\37.100) delinea mantenimento della tendenza in atto ancora per due settimane pur in presenza di forte volatilità tra gli angoli di resistenza di magnitudine 33.400\33.700 e il pivot di 31.000. Il passaggio dell'angolo 1x1 daily di Mibtel dal bottom del Marzo 2003 passante a 25.400\25.600 fino al prossimo setup weekly rappresenterà una forte resistenza in grado di congestionare il mercato per diversi giorni e permettere potenzialmente il ritorno del derivato sul pivot temporale di 31.000.
 

dona46

Forumer storico
dj

Dall'inizio di marzo l'indice si e' riportato al test dei minimi di gennaio a 11650, toccando un minimo a 11732 il 10.03. Dopo ripetuti test di 11750 e' scattato un rimbalzo fino a un massimo a 12622 (il 24.03) per poi ripiegare verso il supporto a 12200/250. Sono quindi tornati gli acquisti che hanno spinto l'indice verso la resistenza a 12750 (max 12734 il 07.04): la tenuta di 12400 manterrebbe un'impostazione tonica, con possibile prosecuzione del mini-rally in atto oltre 12750 verso la forte resistenza a 13150, dove sono attesi ordini in vendita. Solo assestamenti sopra tale livello (prematuro) fornirebbero pero' un segnale distensivo convincente per i mesi a venire. Le vendite riprenderebbero su chiusure sotto 12050 e quindi sotto 11970 (improbabile), con rischio di perforazione dei minimi in area 11650/750 e conseguente accelerazione ribassista a 11300, con estensioni verso il supporto chiave a quota 10750, la cui tenuta (probabile) e' essenziale pena l'inizio di un mercato orso per i mesi a venire.
 

dona46

Forumer storico
fib

Nuovi massimi settimanali per l'S&P Mib Future salito nell eultime ore di scambi in area 32900. I prezzi si stanno dirigendo verso i l target a quota 33000, ma il rischio di improvvise e potenzialmente ampie correzioni resta elevato. Segnali in tal senso giungeranno in caso di discese sotto 32750 preludio ad un primo test a 32650 ed al successivo affondo in area 32400. Oltre quota 33000 (attendere almeno una chiusura oraria) probabile invece il test a 33300 circa
.
 

dona46

Forumer storico
Permettere al Tesoro Usa di emettere debito più di quanto ne abbia necessità, depositandone i proventi presso la Federal Reserve; mettere in condizione la stessa Fed di emettere debito i cui proventi verrebbe utilizzati per acquistare altri asset oppure effettuare prestiti.

Ottenere il via libera immediato dal Congresso per pagare interessi sulle riserve delle banche commerciali detenute presso la banca centrale. Sono queste, stando al 'Wall Street Journal', le opzioni al vaglio dell'istituto guidato da Ben Bernanke nel caso in cui la crisi del credito dovesse peggiorare. Misure, queste, che, stando al quotidiano finanziario Usa, «eliminano in larga parte il rischio di esaurire le scorte di titoli di stato in possesso della Fed, perdendo così la capacità di sanare il sistema finanziario». In agosto prima del credit crunch i Treasury in possesso della Fed ammontavano a 790 miliardi di dollari. Da allora la Fed ha venduto o prestato 300 miliardi e questo ha alimentato i timori che la Fed possa finire presto a corto di
munizioni.

La banca centrale Usa, spiega il Wsj, «potrebbe anche stampare una quantità illimitata di denaro, ma ciò spingerebbe i tassi di interesse al di sotto del livello considerato accettabile». «Dato che le riserve non garantiscono alcun interesse - prosegue il Wsj - le banche prestano il denaro che eccede dai requisiti minimi di patrimonialità. Ciò esercita una pressione al ribasso sui federal funds pari attualmente al 2,25%». «La Fed potrebbe acquistare asset finanziari ed effettuare prestiti illimitati ampliando così le riserve in suo possesso. Ma questo spingerebbe a zero il livello dei tassi interbancari. Tale pratica è conosciuta come 'allentamento quantitativò e verrebbe presa in considerazione solo in circostanze eccezionali, come la crisi giapponese». Da qui, conclude il Wsj, il tentativo della banca centrale di escogitare soluzioni che ampliano il livello delle riserve della Fed, senza però causare il calo dei tassi di interesse.
 

lorenzo46

Forumer attivo
La bara volante

Mercoledì 9 Aprile 2008, 15:54

Epifani: riprendiamo con Air France





(ANSA) - MILANO, 9 APR - 'Spero che riprenda rapidamente il confronto con il presidente di Air France Jean Spinetta'. Lo ha detto il segretario della Cgil, Epifani. 'Vogliamo contribuire a risolvere seriamente il problema di Alitalia - ha proseguito -dare prospettive ai lavoratori in un quadro di rilancio industriale'.E il ministro Bianchi rivolge un appello ai sindacati: 'Il tempo delle analisi e' finito, non facciamo mosse azzardate.Al di fuori della trattativa con Air France c'e' solo la prospettiva del fallimento'.


Questi sindacalisti :specchio: :specchio: :specchio: :specchio:
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto