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Stato
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ciao Agata

ogni tanto mi interesso anche di qualche titolo azionario, quando ritengo che ci siano buona probabilità che si stia avvicinando ciclicamente ad un minimo di medio/lungo periodo, per metterlo eventualmente in portafoglio e vedere se sia il caso di tenercelo un pò....

questo è il grafico ciclico di Amplifon....
.... gli puoi dare per favore un occhiata con il tuo candeliere, sia sul breve che sul lungo periodo?

p.s.: a come la vedo io, tra 1,50 e 1,80 poteva essere arrivata.... potrebbe subire un ulteriore approfondimento che comunque non dovrebbe andare oltre gli 0,85


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.... anche a livello di oscillatore ciclico il 2008 è facile che intercetti il minimo....


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Per domani sui mercati...

Il credito rischia la paralisi, la Banca d'Inghilterra prepara un piano d'emergenza

Dopo il dipartimento del Tesoro statunitense, anche la Banca d’Inghilterra si prepara ad un massiccio intervento per far fronte alla crisi dei mercati finanziari. Il piano della BoE, almeno 100 miliardi di dollari secondo le indiscrezioni, dovrebbe essere annunciato la prossima settimana e dovrebbe far fronte alla crisi del credito che rischia di paralizzare il sistema bancario inglese. Un sistema già colpito duramente dalla crisi: Royal Bank of Scotland, ritenuta prima della crisi una delle banche più solide del mondo, dovrebbe annunciare tra oggi e domani ulteriori perdite per 4 miliardi di sterline (poco più di 5 miliardi di euro), lanciare in tempi rapidissimi un aumento di capitale per rastrellare almeno 10 miliardi di sterline (12,5 miliardi di euro) e predisporre un piano di tagli e dismissioni di partecipazioni. La banca scozzese è l’ultima di una serie che ha visto le banche britanniche sono sotto pressione per i problemi di liquidità. La gravità della situazione, peggiorata dai segnali di ulteriore deterioramento del mercato immobiliare e dal boom dei pignoramenti, spinge dunque la banca centrale inglese a entrare in azione con misure di emergenza, sull’esempio degli Stati Uniti, mettendo mano al più grande intervento straordinario mai varato dalle autorità monetarie britanniche per assicurare liquidità al sistema bancario.

Il piano, da 50 miliardi di sterline (63 miliardi di euro, poco meno di cento miliardi di dollari) prevederebbe lo scambio di obbligazioni governative con prestiti immobiliari.

In questo modo si vuole garantire nuova liquidità al sistema finanziario, sollevando al tempo stesso gli istituti di credito dal peso dei titoli illiquidi ancorati al prestito ipotecario. Per i bond la scadenza sarà di un anno, ma potrà essere estesa a tre anni, raggiungendo così la durata più lunga mai fissata nell’ ambito delle aste di altre banche centrali come la Fed e la Bce. Il piano, se confermato, potrebbe anche non essere sufficiente. Secondo l’ex componente del board della Banca d’Inghilterra, Willem Buiter, l’istituto centrale inglese dovrebbe intervenire ancora e immettere un totale di 100 miliardi di sterline, perché si possa vedere «un reale cambiamento nella posizione di liquidità delle banche».

Per Royal Bank of Scotland, pronta a svalutazioni per 4 miliardi derivanti dalla crisi del credito, gran parte dei problemi derivano dall’acquisizione di Abn Amro - fatta con Fortis e Santander - da oltre 70 miliardi di euro. Un’operazione che prima della crisi poteva essere «digerita» grazie all’aumento della reddività per ripristinare i parametri patrimoniali, ma che con il brusco rallentamento dei mercati finanziari ha imposto ai vertici della banca scozzese un ripensamento. Rbs ha già registrato svalutazioni per 3,5 miliardi di euro, ma finora era stato escluso un aumento di capitale. Nel fine settimana, scrive il Financial Times, il Cda della banca scozzese si riunirà proprio per approvare le perdite e dare l’ok ad un aumento di capitale da almeno 10 miliardi di sterline che sarà interamente sottoscritto da un consorzio di banche, fra cui Merrill Lynch, Goldman Sachs e Ubs. L’offerta, scrive invece il Times, dovrebbe partire il 22 o 23 aprile in un piano da complessivi 13 miliardi di sterline. Rbs, sempre stando alle indiscrezioni, potrebbe anche mettere in vendita le attività del ramo assicurativo Direct Line - attivo anche in Italia - e Churchill per raccogliere circa 5 miliardi di sterline, National Insurance Guarantee per un miliardo di sterline, oltre alle azioni in Bank of China, Angel Trains e la banca regionale statunitense Citizens Financial Group. In cantiere anche una serie di tagli del personale, solo in parte derivanti dalla «razionalizzazione» delle attività in seguito alla fusione con Abn Amro. A rischio parte delle posizioni in alcuni desk delle attività finanziarie. In particolare, seguendo il trend degli altri grandi istituti, quelli maggiormente colpiti dalla crisi come le cartolarizzazioni e le attività di strutturazione di finanziamenti e real estate
 
Buon giorno bella gente

Lunedì 21 Aprile 2008, 7:00

Mercati Asiatici : Chi ha paura del petrolio cattivo ?


Quotazioni

HANG SENG

^N225


S&P/Mib
Mibtel: migliori e peggiori

Variazione degli indici rilevata alle ore 5:30 : Topix (Tokyo) +1.80% Nikkei 225 (notizie) +1.64% Hang Seng (notizie) +2.53% Csi 300 +1.48% Shanghai +1.75% Shenzhen +1.98% Taiwan Taiex +0.18% Kospi +1.69% Con il petrolio che ha toccato venerdì i 117 dollari al barile e con il dollaro, sempre moribondo, che scambia ora a 1.5830 contro euro lasciando prospettare nuovi rialzi per le materie prime, c'è da chiedersi per quale motivo i mercati europei e americani venerdì abbiano festeggiato e cosa abbia spinto i mercati asiatici questa mattina a proseguire con l'euforia. Gli analisti, sposano l'idea che la frenata dell'economia globale sarà meno decisa e duratura di quanto stimato finora, facendo quindi presagire una ripresa della domanda energetica. Io mi chiedo se qualcuno si sia mai illuso che una semplice crisi finanziaria potesse fermare la sete del energia del pianeta. Intanto, crisi o non crisi il segretario all'Energia Usa, Samuel Bodman, ha fatto sapere che Washington continuerà a comprare petrolio per ricostituire le Riserve Strategiche di Petrolio statunitensi anche se i prezzi rimarranno sopra i 100 dollari al barile. Bodman ha anche spiegato ai giornalisti che gli Stati Uniti necessitano di riserve di greggio per 90 giorni, mentre attualmente arrivano al massimo a 56. Poco prima Mahmud Ahmadinejad, presidente dell'Iran, quarto produttore al mondo di greggio dichiarava che il prezzo di oltre 115 dollari al barile raggiunto dal petrolio prima del nuovo massimo “non e' ancora troppo alto”, e che prendendo in considerazione il deprezzamento del dollaro e in generale l'inflazione mondiale, "il valore reale del prezzo del petrolio e' ancora inferiore agli anni 80". Non sapendo quindi come motivarvi ulteriormente il rialzo in Asia di questa mattina mi limito a segnalarvi due notizie : una riguarda il mercato azionario cinese e una riguarda il ritrovato orgoglio dei cinesi che hanno lasciato la madre patria. La China Securities Regulatory Commission nel fine settimana è intervenuta con nuove regole per cercare di dare respiro ad un mercato sempre più in difficoltà, quello delle azioni di classe “A” quotate a Shanghai e Shenzhen, che al momento cede ancora il 40% da inizio anno. Le nuove regole, a sostegno del mercato ma decisamente macchinose, riguardano il comportamento che gli investitori dovranno tenere dopo il periodo di lock up dal collocamento. Una manifestazione organizzata da cinesi residenti Germania a favore della Cina svoltasi sabato a Berlino, per la quale erano state preannunciate 800 persone, alla fine ha visto la presenza di 2.800 dimostranti. Sugli striscioni c'era scritto "No alla politicizzazione dei Giochi olimpici" e "La libertà di stampa non e' la libertà di mentire". Roberto (Pubblicità)










Malnati
 
Re: Buongiorno a tutti

ettore_61 ha scritto:
Noto che il forum prosegue con la sua attivita' e cio' mi rende molto contento...


:up:

Ettore



Ciao Ettore

in effetti la tua mancanza si sente, credo che tutti ti vorrebbero leggere più spesso.
Le SIGNORE :rosa: non permettono che la qualità del forum decada (come farebbero gli uomini senza le donne??)

Buona giornata

lorenzo

P.S. dimenticavo...............amche gli ometti fanno del loro meglio :D
 
energia

attenzione alla ricaduta sulle nostre
in Europa riparte il risiko dell'energia


53%

Da La Stampa: Appena il tempo di digerire la super-acquisizione di Endesa (Madrid: ELE.MC - notizie) da parte di Enel (Milano: ENEL.MI - notizie) in Spagna e già riparte il risiko europeo dell'energia elettrica e del gas. Un altro operatore spagnolo, Iberdrola (Madrid: ) , scatena la cupidigia il colosso francese Edf (Parigi: FR0010242511 - notizie) che vuole divorarla per completare la sua presenza pervasiva in Europa, pure la tedesca E.On che già si è fatta scappare Endesa, si appresta a lanciare un'offerta concorrente su Iberdrola. In Gran Bretagna si è scatenata una corsa internazionale a tre per accaparrarsi British Energy (Londra: BGY.L - notizie) , che vede in lizza la stessa EdF, la tedesca Rwe (Xetra: 703712 - notizie) e la svedese Vattenfal
 
Stato
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