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Fiat torna al livello “investment grade”. S&P rivede al rialzo i rating
Di Alberto Susic
Buone notizie sono arrivate questa sera per Fiat (Milano: F.MI - notizie) , dopo la chiusura dei mercati, dall'agenzia americana Standard & Poor's. Quest'ultima ha infatti annunciato di aver alzato il rating sul debito a lungo termine del Lingotto da “BB+” a “BBB-“, promuovendo quello di breve termine da “B” ad “A3”. Il rating viene così elevato al livello “investment grade”, mentre nessuna variazione ha interessato l'outlook che è stato confermato a “stabile”.
Secondo quanto si legge in una nota, l'agenzia S&P ha spiegato che l'innalzamento del rating riflette il miglioramento registrato da Fiat negli ultimi tre anni sul fronte della performance operativa, della generazione di liquidità e anche in termine di riduzione del debito. A ciò si è accompagnato inoltre un significativo rafforzamento di tutte le principali attività del gruppo, con particolare riferimento ai risultati conseguiti dalla divisione Auto, dalla controllata americana CNH e da Iveco.
La divisione auto ha raggiunto un trading margini del 3,8% alla fine dello scorso anno, con un dato più che raddoppiato rispetto a quello conseguito a fine 2006. L'unità è riuscita a rinnovare con successo la gamma dei prodotti a marchio Fiat, raggiungendo i target fissati per le vendite dei nuovi modelli. Anche CNH e Iveco hanno migliorato le loro prestazioni operative, e per quanto il loro profilo sia definito soddisfacente, saranno necessari sforzi ulteriori perché si riescano a centrare gli ambiziosi obiettivi prefissati per questi due settori.
L'agenzia S&P ritiene che un elemento di forza per i rating sia proprio rappresentato dalla diversificazione delle attività del Lingotto. Gli analisti scommettono sulla conferma di una generazione di cassa forte, spiegando che il giudizio sul rating non tiene conto di eventuali rilevanti acquisizioni. Le previsioni di S&P parlano inoltre di una politica conservativa sul fronte dei dividendi, così come si prevede che Fiat limiti nei prossimi mesi l'acquisto di azioni proprie al di sotto della soglia di 1,4 miliardi di euro previsti dal piano di buy-back in atto.
La promozione annunciata oggi da S&P di fatto anticipa quella ventilata da Moody's che per il momento continua a mantenere su Fiat un rating “non investment grade”, pari a “Ba1”. A inizio anno però l'agenzia americana aveva fatto sapere che non sarebbe stato escluso un upgrade nel corso dei prossimi 6-12 mesi.
Intanto c'è attesa per vedere quale sarà la reazione del mercato alla riapertura delle contrattazioni, venerdì prossimo, considerata la festività di domani. Il titolo Fiat sarà sicuramente sotto i riflettori, in vista anche dei dati sulle immatricolazioni di auto in Italia, che saranno diffusi dal Ministero dei Trasporti in riferimento al mese di aprile.