(2) @@@ X gli amici di ettore_61 e non solo @@@ (17 lettori)
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ariete22
Forumer storico
Re: sp mib
pioù giù, se sfondiamo i 31700 target dia rrivo previsto si va dritti a 31500, il nas100 deve fare stesso percorso grafico che abbiamo fatto noi stamane, i due si stanno muovendo all'unisino, fino a quando non facciamo incrocio macd su base oraria, cosa che farà anche nas, intanto per ora si va a fare la chiusura alta, sulla base dell'apertura e sfonderemo di qualche manciata di punti e questo grazie al recupero grafico del future sul nas, ma è posizione di brevissimomira ha scritto:
veilfast
Forumer storico
quanto sono bravi .....
non sò se mi devo commuovere ironicamente o incazzare ......scusatemi ...
CAROSIO: BANCHE SI DIANO REGOLE INTERNE ADEGUATE
La crisi dei mutui subprime deve indurre le banche a darsi un'organizzazione interna adeguata. L'invito arriva dal vicedirettore generale delle Banca d'Italia, Antonio Carosio, secondo cui "sarebbe sterile inseguire e cercare di regolamentare le singole fattispecie in cui il rischio puo' manifestarsi. Piuttosto", aggiunge intervenendo a un seminario, "come correttamente fa la normativa prudenziale bancaria, occorre insistere sull'adeguatezza dei meccanismi di governo aziendale e di gestione dei rischi degli intermediari". Carosio sottolinea che "il mondo della finanza e' immerso in turbolenze di cui non si sono ancora svelate tutte le implicazioni. Quel che e' certo", osserva, e' che il rapporto tra regole e comportamenti e' al centro degli sviluppi che stiamo vivendo". La crisi, aggiunge l'ex capo della vigilanza di via Nazionale, non e' derivata "tanto da eventi congiunturali avversi" o "da evidenti violazioni di norme", quanto "da una somma di comportamenti, ciascuno non particolarmente gravido di conseguenze, che hanno finito per creare situazioni rischiose, di ampiezza fuori del comune". Secondo il vicedirettore generale di palazzo Koch, "e' interessante notare che molti dei fattori all'origine della crisi finanziaria in atto erano stati identificati e analizzati da tempo". Eppure il modo in cui le turbolenze sono esplose "e' stato del tutto inatteso". In tale contesto, "una regolamentazione per obiettivi appare l'unica in grado di gestire la continua innovazione negli strumenti finanziari, spostando sugli intermediari la responsabilita' di individuare e valutare tutti i rischi impliciti nella loro attivita'". La crisi ha dimostrato anche che "la dipendenza dell'intero sistema dalle banche e' ben maggiore" di quanto fosse ipotizzabile. E, dunque, spiega Carosio, "sui comportamenti dei banchieri si appuntano aspettative molto elevate. Nonostante la cartolarizzazione e lo spostamento dell'intermediazione verso i mercati, le banche rimangono al centro del sistema finanziario e su di esse si conta per il mantenimento di condizioni di stabilita' complessiva". In definitiva, rileva il vicedirettore generale di Bankitalia, perche' l'impianto regolamentare "possa funzionare e' necessaria un'auto-organizzazione dei comportamenti delle banche che realizzi la finalita' della regolamentazione. Il problema", aggiunge, "e' che e' molto difficile che questo possa avvenire per iniziativa dei singoli intermediari". E dunque, conclude Carosio, occorre "pensare a una combinazione di iniziative del settore bancario e di continua interazione con le autorita' di supervisione" per trasformare "prassi comportamentali coerenti" in "standard professionali.-
non sò se mi devo commuovere ironicamente o incazzare ......scusatemi ...
CAROSIO: BANCHE SI DIANO REGOLE INTERNE ADEGUATE
La crisi dei mutui subprime deve indurre le banche a darsi un'organizzazione interna adeguata. L'invito arriva dal vicedirettore generale delle Banca d'Italia, Antonio Carosio, secondo cui "sarebbe sterile inseguire e cercare di regolamentare le singole fattispecie in cui il rischio puo' manifestarsi. Piuttosto", aggiunge intervenendo a un seminario, "come correttamente fa la normativa prudenziale bancaria, occorre insistere sull'adeguatezza dei meccanismi di governo aziendale e di gestione dei rischi degli intermediari". Carosio sottolinea che "il mondo della finanza e' immerso in turbolenze di cui non si sono ancora svelate tutte le implicazioni. Quel che e' certo", osserva, e' che il rapporto tra regole e comportamenti e' al centro degli sviluppi che stiamo vivendo". La crisi, aggiunge l'ex capo della vigilanza di via Nazionale, non e' derivata "tanto da eventi congiunturali avversi" o "da evidenti violazioni di norme", quanto "da una somma di comportamenti, ciascuno non particolarmente gravido di conseguenze, che hanno finito per creare situazioni rischiose, di ampiezza fuori del comune". Secondo il vicedirettore generale di palazzo Koch, "e' interessante notare che molti dei fattori all'origine della crisi finanziaria in atto erano stati identificati e analizzati da tempo". Eppure il modo in cui le turbolenze sono esplose "e' stato del tutto inatteso". In tale contesto, "una regolamentazione per obiettivi appare l'unica in grado di gestire la continua innovazione negli strumenti finanziari, spostando sugli intermediari la responsabilita' di individuare e valutare tutti i rischi impliciti nella loro attivita'". La crisi ha dimostrato anche che "la dipendenza dell'intero sistema dalle banche e' ben maggiore" di quanto fosse ipotizzabile. E, dunque, spiega Carosio, "sui comportamenti dei banchieri si appuntano aspettative molto elevate. Nonostante la cartolarizzazione e lo spostamento dell'intermediazione verso i mercati, le banche rimangono al centro del sistema finanziario e su di esse si conta per il mantenimento di condizioni di stabilita' complessiva". In definitiva, rileva il vicedirettore generale di Bankitalia, perche' l'impianto regolamentare "possa funzionare e' necessaria un'auto-organizzazione dei comportamenti delle banche che realizzi la finalita' della regolamentazione. Il problema", aggiunge, "e' che e' molto difficile che questo possa avvenire per iniziativa dei singoli intermediari". E dunque, conclude Carosio, occorre "pensare a una combinazione di iniziative del settore bancario e di continua interazione con le autorita' di supervisione" per trasformare "prassi comportamentali coerenti" in "standard professionali.-
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