Però se vuoi mangiare qualcosa di succulento e casalingo, per 12€ ti devi fermare dove non trovi parcheggio fuori, e per quella cifra, soprassiedo alla forma.
Altrimenti ti do ragione, se dovessi spendere cifre importanti, pretenderei la perfezione o qualcosa ad essa approssimativo. Anche perché a me piace molto cucinare benchè non ne abbia mai tempo, e di sicuro, non mi metto a mezzanotte ai fornelli per cucinare una porzione. Però avendo fatto corsi di cucina, anche avanzati, e preparazione anche di dolci, se mi va di rompere il cazzo perché so valutare cosa mi servono, mi riesce bene.
La maggior parte della gente si riempie la bocca solo perché le mascelle di aprono meccanicamente per respirare, e quando è penetrato abbastanza ossigeno da riesumare il cervello, presume anche di valutare con l’accuratezza di uno chef, cosa sta mangiando. Quando in realtà, 95 individui su 100 non saprebbero distinguere se nel piatto gli hanno parcheggiato merda o cioccolata, e la valutazione la fanno sulla base di quello che pagano e per il vanto di quanto pagano.
Questo non significa che io sia Cracco, però un po’ me ne intendo. Ora vorrei trovare il tempo di fare anche un corso per sommelier, così completerei l’opera. Nel frattempo, mi alleno
))
Però, a dispetto dei soliti luoghi comuni, per la mia esperienza (a spanne, credo di aver mangiato di oltre 5000 ristoranti diversi in 25 anni, su 5 continenti), posso dire che:
a) La carne migliore l’ho mangiata a NY
b) Il pesce più buono e fresco, l’ho mangiato in Brasile.
c) La cucina vegetariana più fantasiosa e saporita, la mangi in Oriente, in particolare in Giordania e Iraq.
d) In Giappone hanno una cultura sul pesce crudo e una fantasia che non ha paragoni, ed in generale, sui piatti “liquidi”, che non ha niente a che fare con i ristoranti giapponesi europei.
e) I dolci più buoni sono mediorientali. In assoluto.
La cucina più particolare, per così dire, è quella libanese, ma come sempre, certi piatti vanno consumati sul posto perché fuori dal loro contesto cambiano completamente anche solo per il diverso clima nel quale vengono preparati.
Negli ultimi anni ci hanno frantumato i cojoni con i vari masterchef, nei quali scassano le balle su come preparare un uovo, quando la differenza in cucina la fanno quelli che conoscono la composizione chimica delle materie prime. E’ solo in base a quella che si è in grado di tirar fuori qualcosa di speciale. Tutto il resto è coreografia.