Crescere, non solo fisicamente, equivale a mettere in discussione tutte le proprie convinzioni e i modelli che muovono la nostra vita.
Va da sé che, in questo processo, sia inevitabile svecchiare le proprie radicate abitudini pratiche e mentali.
In altre parole, ed in realtà, noi rinunciamo continuamente alle nostre vecchie idee, ogniqualvolta che ci si pone davanti agli occhi qualcosa di nuovo, a cui non avevamo pensato e che, riflettendoci sopra, in qualche maniera ci cambia.
Abbandonare le nostre vecchie convinzioni, i nostri vecchi modelli di pensiero, cos'altro significa se non una rinuncia?
Non so se qualcuno di voi abbia, o abbia avuto, l'abitudine di scrivere su un diario le proprie riflessioni.
In tal caso, rileggendo nel passato, si accorgerebbe quanto profondamente sia cambiato il proprio modo di vedere ed affrontare le cose.
In verità, noi non siamo più quello che eravamo un secondo prima.
In ultima analisi, la vita è tutta una rinuncia.
Anzi, la vita stessa è la scuola per imparare la rinuncia.
Non dobbiamo forse imparare a rinunciare alla vita con la morte?