A VOLTE Mi SDRAIO SUL DIVANO E PENSO AGLI ERRORI CHE HO FATTO NELLA MIA VITA...

Vado un po' OT
parlo di finanza :D:D:D
divergenza ...okkio
 

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Succede anche questo.
Ricordo che quando dovevamo iscriverci alla scuola elementare dissero ai miei genitori in quale scuola avremmo dovuto iscriverci se non ci fosse stato posto in quella scelta.
Perchè oggi non si applica la stessa regola ?

«Serve un tetto al numero di stranieri a scuola»

Le maestre, in effetti, ammettono che lavorare in queste condizioni sarà «complicatissimo».
«Alcuni — spiegano — non parlano la nostra lingua».
«È chiaro che in queste situazioni — dice una di loro — l’insegnante svolge un ruolo diverso rispetto a quello tradizionale.
«È educatore, psicologo — spiega — e dopo insegnante».

I piccoli stranieri del Manzoni provengono da Cina, Sri Lanka, India, Pakistan, Moldavia e Filippine.
E alcuni sono in Italia da pochissimi mesi.

«È la prima volta che si verifica una situazione simile a Brescia», ammettono dall’Ufficio scolastico provinciale. Ma soluzioni al momento non ce n’è.
«L’unica — spiega il dirigente, Mario Maviglia — sarebbe quella di unire le scuole del centro città, dove il numero di stranieri è elevato, sotto un unico istituto. In modo da permettere ad un preside di evitare classi di questo genere».

la questione è questa.
Almeno in piemonte .
Per quanto riguarda le elementari la scuola di zona è obbligata a prenderti se hai la residenza nella zona di competenza. Se tu chiedi una scuola diversa in quartiere differente possono iscriverti oppure metterti in seconda fascia ...
Ovvio che ci possono essere quartieri in cui il numero di bambini stranieri sia nettamente superiori a quelli (italiani). A torino quartieri come barriera di milano o zona porta palazzo.
In realtà bisognerebbe poi distingure gli stranieri di prima generazione o di diversa generazione...
Poi spesso i bambini stranieri son molto piu istruiti dei cosidetti autoctoni. Soprattutto se essi son europei dell'est (anche se è sempre tutto relativo)...

Per cui eviterei di fare generalizzazioni ad azzum......
 
Allora mangia una stecca di cioccolata o un vaso di nutella, sei spacciata :(:help:
Già fatto... non basta :cry::cry:
Se c'è bisogno per le svolte........noi siamo qui :D:D:D
Valuterò la proposta :-o:D:D
sbaglio o vedo che ti so cresciute le tette:eek::eek: stai diventando donna:D:D

Giorno a tutti qui ad aosta sud alle 7.50 c'erano 27°:wall::wall::wall: da domani fino a venerdi sono previsti 36°:wall::wall:
il super push up di intimissimi fa miracoli :-o:yeah:
Vado un po' OT
parlo di finanza :D:D:D
divergenza ...okkio
:-o:-o:up:

Buongiorno a tutti :)
 

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Ciao Tat, non si tratta di fare generalizzazioni ad azzum.
Il problema è serio e non vorrei essere nei panni di quelle maestre.

Per cui accantoniamo il fatto che il discorso lo abbia aperto uno della lega.

Il problema vero è sempre lo Stato. Dirigenti che non sanno cosa fare. Succhia stipendi che non sanno gestire la materia.

Già il fatto che uno si debba iscrivere nella zona dove ha la residenza è una grossa stronzata. Anche qui capitano casi di istituti con classi mezze vuote ed altri strapieni.
Uno si deve iscrivere nella città di residenza. Punto

Ma a prescindere da ciò. Nel 2015, non mi sai incrociare due dati di anagrafe comunale e conoscere in anticipo quanti alunni si iscriveranno alla prima elementare ? Nel 2015 ? E predisporre - nei 3 mesi di vacanza che hai dal 15 giugno al 15 settembre - e con le pre-iscrizioni che si chiudono al 15 febbraio quanti alunni Italiani e Stranieri avrai ?

Per me la parola giusta è BUFFONI.
 
Una semplice domanda all'atto della pre-iscrizione.

Conosci già l'Italiano ? Oppure, quale lingua parli ? Meglio entrambe le domande.
Costruisci un data-base, lo ripartisci sulle zone o quartieri ed ottieni le classi.

Altra stronzata megagalattica. Inserire bambini che non conoscono una parola di Italiano in classi miste.
Non è classismo. Non è settarismo. Non è emarginazione. E' solo buonsenso.
Questi bambini, il primo anno di scuola, solo il primo, devono imparare l'italiano.
Dal secondo anno li inserisci in classi miste.
 
Amara verità.
Ora l'Europa chiude i confini Ma noi restiamo un colabrodo

I primi a farlo sono gli austriaci, seguiti a ruota da slovacchi e olandesi e, nella serata di ieri, anche dai francesi: al valico del Brennero ieri mattina le guardie di confine di Vienna hanno fermato e rimandato in territorio italiano 60 migranti, nelle stesse ore in cui altri 80 raggiungevano la stazione di Bolzano diretti a nord; e il ministro degli Interni di Parigi Bernard Cazeneuve annunciava ieri sera l'intenzione di riprendere i controlli alle frontiere con l'Italia.

Se il generalizzato addio a Schengen è il segno più evidente dell'insuccesso della Merkel la crepe più pericolose per il suo futuro politico emergono dalla stessa Germania.

Una Germania improvvisamente terrorizzata davanti ad una marea umana difficilmente quantificabile.

Un terrore sintetizzato dal vice cancelliere socialdemocratico Sigmar Gabriel che annuncia, nonostante la sua matrice di sinistra, l'avanzata di «oltre un milione di profughi».

Un'implicita sottolineatura degli errori di una Cancelliera convinta fin qui di cavarsela con un massimo di 800mila accoglienze entro la fine del 2016.

Ancor più significativo è l'altolà di Horst Seehofer, leader della Csu, la formazione bavarese «sorella» della Cdu della Merkel. Non pago di aver liquidato il via libera ai profughi come «un errore destinato a venir scontato a lungo» Seehofer annuncia un incontro con Viktor Orbàn, il premier ungherese incarnazione di tutte le politiche migratorie antitetiche a quelle della Cancelliera.
 
Adesso che tocca anche a loro muoversi ....chissà.....

L'immagine più eloquente del disastro sono i giardini pubblici di Bruxelles.
Lì - intorno al palazzo Justus Lipsius, dove i ministri europei cercavano ieri un accordo sull'immigrazione - bivaccano da sabato un migliaio di rifugiati.

Domenica alle frontiere di Vienna se ne ammassano 14mila, arrivati dall'Ungheria e colti di sorpresa dalla decisione tedesca. E a quei 14mila se ne aggiungono, ieri, altri 7mila. Un'invasione che spinge il cancelliere Werner Faymann a mobilitare l'esercito per controllare i confini. L'epicentro del terremoto resta invece l'Ungheria.

E tutto questo perchè "il turco" sta svuotando i suoi campi profughi....ma nessuno dice bhe, meglio tutti a fare bee bee bee.....
 
Quando lo Stato si muove ...al contrario. Favoriti gli illeciti e le truffe.

Testimoni. C’è più tempo per indicare i testimoni.
Nella versione emendata c’è tempo fino alla lettera di richiesta di risarcimento del danno o dall’invito alla negoziazione assistita o alla richiesta esplicita dell’assicurazione.
Nel caso di richiesta della compagnia è previsto un termine di 60 giorni per l’invio dell’istanza e uno stesso termine per rispondere.
Se non si rispettano queste formalità, il teste non potrà essere ammesso a testimoniare.

Nella versione precedente i testimoni dovevano essere indicati già nella denuncia di sinistro.
 
:lol::lol::lol:
Mi sento obbligato a trovare un sostantivo che sostituisca la parola BUFFONI :D

Ogni anno verso l’autunno la Consip – società controllata dal ministero del Tesoro che si occupa degli acquisti del settore pubblico – scopre di quante macchine di servizio a noleggio (senza conducente) ha bisogno la Pubblica amministrazione e poi organizza l’asta.
La richiesta per quest’anno è aumentata perché il governo renziano, per dar seguito ai propositi mediatici del Capo, ha tagliato senza criterio e ha bloccato gli acquisti, tranne che per la sicurezza (volanti della polizia) e la sanità (le ambulanze degli ospedali).
Più Palazzo Chigi taglia, o simula il taglio, più s’impenna la quota di macchine a noleggio. È come il gioco delle tre carte.

Con le concessionarie che vincono la gara, Consip stipula una convenzione della durata di 12 mesi e fissa il limite di spesa (per il 2015, appunto, sono 106 milioni di euro), poi ciascuna amministrazione – inclusa quella centrale, cioè ministeri e governo – riceve l’auto che preferisce per un paio di anni o al massimo tre: modello utilitaria a benzina, berlina di media cilindrata a diesel oppure monovolume a metano o anche elettrica.

Consip prevede un esborso per il 2015 di 106 milioni, somma (esclusa Iva) che va ridotta di un 10-15 per cento se l’asta viene aggiudicata con un buon ribasso.
Rispetto al 2013 (gestione condivisa Monti-Letta), Consip pagherà 26 milioni in più – da 80,3 a 106 milioni – per quasi duemila vetture in più (5.900 anziché 4.075).
 

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