Se e' un buon prodotto chiunque si fionderebbe per poterlo avere. Dite la vostra
Da tempo, ormai immemorabile, io scindo la questione in due parti fondamentali: quella finanziaria e quella scientifica.
Non pretendo che tutti abbiano letto i miei interventi negli anni ma, forse qualcuno ricorderà, che quando CTI iniziò ad emettere comunicati stampa rivolti al mondo scientifico e alla comunità degli specialisti, io gridai che si era imboccata la strada giusta.
Infatti, Cell è un nome a noi noto ma completamente sconosciuto ai medici che giornalmente curano i pazienti. Quante volte ci siamo trovati, noi tutti, a parlare di Pixantrone con nostri amici o conoscenti medici e guardare le loro facce più o meno perplesse, come se si parlasse di kriptonite.
Il grande battage promozionale fatto ai grandi meeting annuali o su giornali, più o meno compiacenti, hanno solo fruttato qualche mega investimento da parte di gruppi istituzionali. Il mio scetticismo sull'approvazione "condizionata" europea è stato manifestato in tutti i modi e non c'è traccia di qualche esperienza raccontata da parte di chi ha usato il farmaco da noi, in Europa. Ecco perchè ho pure riso quando tutti, ancora oggi, aspettano di leggere di sostanziosi ricavi di vendita che, in mia opinione, saranno ben esigui.
D'altra parte, se ci fossero numeri "strepitosi" e risultati degni di nota, questi verrebbero sbattuti in faccia ai signori americani che hanno completamente bistrattato il farmaco.
Tuttavia, le mie sono soltanto opinioni che potrebbero essere contestate in qualunque momento e, come ho sempre asserito, io non sono il detentore della verità. Dunque, limitatamente al piccolo capitale investito, seguo ancora "la scommessa", nella speranza di stare sbagliando il mio giudizio.
Nel frattempo, scanso equivoci, il tempo passa. Dunque, occorre considerare due variabili e cioè la scadenza del brevetto (patent) e quello che stanno portando avanti altre aziende che si occupano di biotecnologie.
Si tratta di farmaci intelligenti di nuova generazione che promettono grandi svolte nel trattamento di alcune patologie tumorali. In ultimo, i nuovi macchinari ultra precisi ed ultra potenti stanno arrivando a grandi risultati.
Prima di scatenare reazioni inutili, si comprenda che parlo in generale e non necessariamente del linfoma NH.
I paragoni sono sempre spiacevoli ma, se sommiamo una X al simbolo CTI, scopriamo una piccola azienda con grande idee, la Cellceutix Corp., che si sta muovendo molto bene sul piano scientifico e che poco s'interessa del tam tam mediatico per apportare capitali nelle tasche dell'azienda o di chi per essa.
Noi, del parco buoi, siamo tutti più o meno incastrati in CTI. Le somme residue rispetto a quanto ci hanno bruciato non ci possono suggerire di uscire dal titolo. L'anno scorso io definii il nostro investimento/scommessa in Cell "dead money". Pensateci, il potere ritornare al valore della quotazione di un anno fa, ante assemblea annuale, sarebbe un miracolo e non avremmo ancora guadagnato nulla...
Come in qualunque gioco d'azzardo, continuare a giocare per recuperare la perdita è il preludio della "perdita totale".
Ieri ho pubblicato il comunicato Cell perchè finalmente l'azienda ha detto qualcosa. Non importa cosa... Rendetevi conto che non può restare arroccata nel suo silenzio a difesa delle fantasiose interpretazioni di chi non sa cosa sta accadendo.
Buona giornata, se possibile.