Allora, visto che mi avete chiamato rispondo. Il padre del Pixantrone, il dr. Spinelli, è il vicepresidente esecutivo della CTI Life Sciences per le operazioni europee.
La storia professionale del dr. Spinelli la trovate qui:
http://investing.businessweek.com/r...pId=26241&previousTitle=CELL THERAPEUTICS INC
Bene, alla vigilia della settimana decisiva per la risposta del CHMP ho voluto rianalizzare quanto accaduto con l'ODAC e il conseguente ritiro della domanda NDA. Alla riunione dell'anno scorso la votazione fu negativa per 9 componenti su 9. CTI ha fatto il suo possibile ricorso ed è stato accettato. Uno dei motivi è stato quello che la FDA è stata accusata dal presidente Obama di tenere troppo a lungo sospesi farmaci che potrebbero aiutare la popolazione.
L'Odac ha pure riaccettato la vecchia documentazione di trial dove veniva definito inefficace il farmaco, sicché voleva prove radiografiche a sostegno di quanto scritto nelle cartelle cliniche.
L'avere anticipato la data di rivalutazione ha colto noi, piccoli azionisti, di sorpresa. Nel frattempo, giustamente, il mercato non rimbalzava come doveva. Già! Il motivo era quello che la notizia non era affatto buona. Nessuno si chiese per quale motivo CTI anticipava. Io per primo, che mi spaccio per uno che studia Cell, supposi che l'anticipazione fosse dovuta alle pressioni di una bigpharma.
Mi sbagliavo, l'anticipazione era dovuta a "togliersi il pensiero" il prima possibile e comunque prima del responso europeo del CHMP.
Una delle cose più infami nel settore finanziario del farmaceutico è quello che le agenzie non fanno comunicati ufficiali ma dialogano direttamente con le aziende.
Cosa sa CTI, informata da FDA, che noi non sappiamo?
Tutto quello che ci è noto lo conosciamo dalle Press Releases di Cell e Cell può raccontarci quello che vuole (o non raccontarcelo) purché non venga violata la legge federale americana.
Ho già ventilato, in un mio precedente intervento, che il mio sentiment su quanto apprenderemo (forse) il prossimo 17 febbraio è abbastanza incerto. Più giorni passano e più mi pare che sia difficilissimo che il CHMP si metta contro l'ODAC.
Il fatto non è così semplice come lo descrivo io. In casa Cell ci sono elementi concreti di positività che vanno tenuti di conto. I direttori non vendono azioni dal mese di aprile del 2009. Hanno affittato 2200 metri quadri di nuovi uffici e..., questa è nuova, stanno pensando di far esprimere il parere non più all'ODAC ma ad una commissione "terza", indipendente. Ma tutto ciò fa parte di un nuovo ciclo di operazioni che, ovviamente, richiede tempo.
D'altra parte c'è una cosa che è importante: i motivi per cui l'ODAC respinse il Pixantrone non sono gli stessi per i quali il CHMP ha richiesto alla CTI un chiarimento. Ne ho già parlato.
Inoltre, non deve sfuggire una notizia che proprio io ho divulgato e cioè quella che i maggiori centri di lotta alla sclerosi multipla stanno usando il pixantrone con successi incoraggianti. Tale ulteriore attività non è stata in alcun modo stimolata o finanziata da Cell, ma è "spontanea" dei centri che lottano la SM.
Questa ultima parte del mio pensiero va a sposare la tesi di TuccioTrader e cioè perché dovrebbe crollare il titolo in caso che fra una settimana "svanisca" il parere del CHMP?
Scanso equivoci, io mi auguro che venga espresso un parere positivo e che ciò provochi una sorta di rivoluzione finanziaria. Ricordiamoci delle cose che dormono, dalla megaCall al buyout e incrociamo le dita…
Per ora lasciamo perdere la Poison Pill.