CVD Equipment ed il grafene.
Il grafene è uno dei materiali del domani prossimo venturo.
Le sue apllicazioni vanno dall'elettronica alle scienze areospaziali, dalla medicina all'alimentazione.
Io ricevo ogni giorno bollettini dalle università, sparse per il mondo, con nuove applicazioni per questo materiale.
Farne un elenco è ormai impossibile: sarebbe troppo lungo.
Limitandomi ad un'applicazione su larga scala, pensate che tutti i televisori e qualunque display touch screen sarà in grafene (Samsung ha prodotto il primo display al mondo di un Km. quadrato!!!) e così pure i pannelli colari che realizzati con questo materiale avranno una resa di almeno 10 volte superiore a quelli in silicio, con il vantaggio di poter assumere qualunque forma.
La CVD (Nasdaq CVV) è l'azienda che attualmente dispone dei macchinari per farne fogli e distribuirlo nel circuito del supermarket del Grafene. Occorre capire che il materiale è ultrasottile (un atomo) e molto più resistente di una lamina d'acciaio.
CVD ha avuto seri problemi di spazio, non riuscendo ad evadere gli ingenti ordini che piovono da tutto il mondo. Adesso ha comprato un grande stabilimento e già si è trasferita, abbandonando i vecchi locali.
Trovare il locale adatto è stato molto impegnativo perchè CVV voleva allocarsi in una zona dove esistono altre fabbriche che si occupano di nanotecnologie, onde creare veri e propri rapporti di collaborazione.
Infatti, i nuovi processori (CPU) che saranno realizzate in grafene cambieranno la storia dei PC. Bassissimo consumo, dunque calore, e velocità di calcolo inimmaginabili.
Potrei continuare a parlare di grafene, fino a domani.
Pensate che se un condensatore elettrolitico viene fatto in grafene, riesce ad accumulare 10 volte più ampere di un ottimo condensatore attuale.
Se la Ferrari si mettesse in contatto con chi so io potrebbe avere un Kers pauroso per la propria vettura di F1 e batterebbe tutti. Ma non c'è modo di contattare i laboratori di sviluppo Ferrari!
Il titolo CVV ha già dato grandi soddisfazioni a chi comprò come me intorno ai 7 dollari e vendette poi a 18. Le vicende non legate alle capacità della società ma alle stravaganze della borsa, vedono il titolo schizzare e ritracciare, come venerdì scorso.
Sapendo che la fabbrica lavora a pieno ritmo e con profitti considerevoli io non riesco a trovare alcuna spiegazione che riguardi l'andamento delle quotazioni. Quando il titolo si avvicina agli 11 dollari compro e rivendo quando si porta a ridosso dei 14.
In momenti in cui si assiste a situazioni di borsa incredibili aggiungere altro sarebbe pleonastico.
Andando Off Topic, mi fa ridere sentire che il nostro governo è stato messo su per salvare le banche. Le quotazioni dei titoli bancari italiani sono fuori dal reale e, dico io, meno male che c'è il governo che le sta proteggendo...
Allora, se riflettiamo su questo paradosso, possiamo capire che non esiste più una regola oppure una logica. Quello che accade ci cade addosso come tegole che ci giungono da uno spazio così lontano che ci rende impossibile capire chi ce le tira.
Oggi, altra giornata di passione, con i bancari in picchiata e l'euro che si deprezza alla grande.