baleng
Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Grazie, non conosco il catalogo, ma, come ho detto, conosco Cavicchini perché ho una sua acquaforte originale e due vedute in ristampa, sempre di Mantova, come di Mantova è la Casa del mercante che ho comprato, avevo dimenticato di specificarlo, e pure tutte o quasi quelle viste in fiera da cui ho scelto comunque quella che per me era la migliore, anche se speravo non fosse di Cavicchini, La madre alla macchina da cucire era forse l'unica altra interessante per un non mantovano. Va detto che i mantovani non prezzano particolarmente il loro autore: le due che ho le presi a 5 euro l'una, e avrei potuto appunto sabato prenderne a 10 incorniciate altre 6 o 7. Il punto è che, se ho ben capito, questa edizione tardiva non è molto considerata. Poii, non sapevo che lui fosse mancato giovane già nel 1942 il che poteva anche significare un maggiore interesse da parte del mercato.La parola sotto potrebbe essere Mantova? Quella sullo sfondo dovrebbe essere la Rotonda di San Lorenzo, andrebbero verificate coordinate stradali ma sopra leggo Arturo Tosi... Magari il resto è Cavicchini, una firma in lastra.
Non so se hai visto questo catalogo, riporta diverse delle incisioni anonime viste.
CATALOGO - IL SEGNO DEI RICORDI
Per il mio avevo guardato a Gudin E. ma non mi convince.
Infine, quando citano Cavicchini aggiungono al suo cognome anche "Tosi", non ho ancora indagato perché e se Arturo Tosi c'entra in qualche modo. Non ho capito dove tu lo abbia letto sulla mia.
La firma deforme (scusiamolo, la scrisse all'incontrario) era dunque qui, e la f in mezzo è invece una C. Sotto potrebbe anche essere Mantova. Ma dopo il terremoto
PS la ormai nota Collezione Sartori, che qui talora citiamo, ha sede proprio a Mantova, e cura particolarmente gli artisti mantovani (anche se non solo). In particolare ho e ho avuto molti lavori del Carbonati.
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