Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

Dio solo sa da quale cappello lo hai tirato fuori, carissima :eplus:
Io lo conoscevo come Roberto Iras Baldessari, ma solo come futurista.
Posto qui una sua firma. Non sembra lui, ma potrebbe anche aver cambiato, così come ha cambiato stile più volte.

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Mi hai dato la spinta per ricercare Roberto Nonveiller, che tu una volta avevi supposto autore di una acquaforte da me proposta.

Roberto Nonveiller nacque a Spalato nel 1917.[1]

Dopo aver effettuato studi classici a Spalato, si avvicinò alla pittura frequentando l'Accademia di belle arti di Venezia, dove dal 1944 diresse la Piccola Galleria che svolse attività di mostre d'avanguardia e di esposizioni dei migliori artisti italiani del periodo pre-bellico,[2][3] [4][5] spazio espositivo che presto divenne un vivace centro culturale veneziano.[6]

Quarantasei le mostre ospitate, la prima delle quali, in occasione dell'apertura, fu dedicata a Filippo de Pisis e Arturo Martini nell'aprile del 1944, con una serie di loro opere.[7]

La Piccola Galleria si propose inoltre come casa editrice e pubblicava un bollettino che oltre a contenere le informazioni sulle mostre comprendeva ricchi contenuti inerenti alla vita culturale veneziana, redatti con la partecipazione di Arturo Martini, Silvio Branzi, Filippo De Pisis, Paul Valéry, Irma Zorzi.[7] Nonveiller voleva che artisti, poeti, letterati, musicisti e critici collaborassero con la rivista per interessare così i più significativi esponenti delle discipline artistico-culturali della città.[7]

Una delle mete della galleria fu quello di scoprire e promuovere i giovani artisti locali, divenendo così in breve tempo «un luogo di ritrovo e di riferimento degli artisti veneziani, in particolare di quelli di nuova generazione, che avevano trovato uno spazio dove poter presentare i propri lavori».
[7]


Bene, potrebbe anche trattarsi di lui, ma le fonti sono avare. Firme solo su tela.
 
Buongiorno,
Ormai le cacce nei mercatini sono ormai un bel ricordo, vi seguo sempre e vi auguro una buona Pasqua.
Però dopo Pasqua potrei avere l'occasione di visitare il mercatino di Arezzo il 7 aprile ed il mercatino ligure del 13 14aprile. L'unico problema che avrò alle calcagna una certa tipa controllante, cercherò di seminarla 😁
 
Mi permetti un'aggiunta? Credo sia un piatto Satsuma (ma ho i miei dubbi sul fatto che sia da "parata"... forse da portata?)
Direi di sì, ho anch'io acquistato un paio di piatti e un portagioie dello stesso tipo.
Anch'io mercatino emiliano due quadretti a 1 Euro cad. presi più per prezzo e curiosità che per altro, entrambi incorniciati, uno credo acquerello sovrapposto a carta e cartone sigla ZN 1967, poi una stampa/lito painted Boxall engraved Thomson - L'incantatrice.
Infine per 5 Euro sceso da 8 una scatola/portagioie cinese Royal Satsuma con fanciulle che si pettinano i capelli. Almeno in parte parrebbe dipinta a mano.

Vedi l'allegato 618059
 
Direi in stile dato che il Satsuma è più scuro, cioè tendente al marrone e non al rosso, e con fasce dorate. Poi mi risulta che i Satsuma "veri", cioè prodotti qualche decennio prima dai laboratori specializzati, abbiano alla base un simbolo quadrato. Da portata sicuramente no.
 
Ultima modifica:
No, aspetta. Satsuma e' uno stile, quindi non e' che c'e' un colore vero e uno no, ne' tantomeno un solo simbolo che ne comprova l'autenticita' e annichilisce tutti gli altri. A meno che tu non ti riferisca ai prodotti di secoli fa. Diciamo, che Satsuma e' una sineddoche... Per intenderci, non e' come dire "Real Fabbrica di Capodimonte", forse e' piu' come "ceramica artistica d'Albissola" (volutamente non faccio l'esempio con ceramica di capodimonte che - purtroppo - e' diventato sinonimo di prodotto di bassissima lega, ahinoi)
 

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