Come pausa natalizia riporto qui la
Preghiera del pittore di Icone
Insegnami, Signore, ad usare bene il tempo, che mi dai per lavorare,
e ad impiegarlo senza perderlo.
Insegnami a far tesoro degli errori passati, senza cadere nello scrupolo che logora.
Insegnami a prevedere la stesura della mia icona senza che io mi tormenti,
ad immaginare la mia opera senza affligermi se nasce diversamente.
Insegnami ad abbinare la rapidità con la lentezza,
la serenità col fervore, lo zelo con la pace.
Insegnami ad iniziare la mia opera perché è qui dove io mi sento più debole.
Aiutami all'apice del mio lavoro a tenere stretto il filo della mia tensione
e soprattutto colma Tu i vuoti della mia opera.
Signore, nell'opera delle mie mani lascia una Tua grazia
per parlare agli altri e un mio difetto per parlare a me stesso.
Mantieni in me la speranza della perfezione,
senza la quale io perderei coraggio.
Mantieni in me l'impotenza della perfezione,
senza la quale mi perderei nel mio orgoglio.
Purifica il mio sguardo: quello che faccio male non è certo ehe sia male
e quello che faccio bene non è certo che sia bene.
Signore, non farmi mai dimenticare
che qualsiasi sapere è vano eccetto dove c'e' fatica.
Ogni lavoro senza amore si sperpera e ogni amore è vano se non mi lega
a me stesso, agli altri e alle altre.
Tu, Signore, insegnami a pregare
con le mie mani, le mie braccia e tutte le mie forze.
Ricordami che l'opera mia Ti appartiene
e che sono libero di restituirtela donandola.
Se lo faccio per profitto io marcirò in autunno come un frutto dimenticato.
Se lo faccio per piacere agli altri appassirò alla sera come un fiore.
Ma se lo faccio per amore del bene, io dimorerò nel bene.
E' già il momento di realizzarla nel bene per la Tua Gloria. Amen.
Credo che questa preghiera sia russa. Nei tempi in cui persino Dostojevsij viene censurato in quanto russo, che essa sia un monito ai superbi, orgogliosi detentori del potere. Tornate umili ed umani.